Ieri pomeriggio, martedì 13 marzo, in comune è arrivato l’architetto Umberto Bloise del Politecnico di Milano. L’incontro finalizzato a conoscere le esigenze della città, in realtà è stato occasione per ‘mettere insieme le carte’ e comprendere le ‘richieste’ da sottoporre a Bloise. Oggi l’architetto sentirà l’avvocato Nino Matassa per procedere ulteriormente alla fase organizzativa. Nell’idea della maggioranza c’è quella di formulare l’ipotesi di variante in un mese e mezzo circa. Ma di cosa si tratta? Pare di una variante piuttosto ampia. Tra le richieste e gli indirizzi politici infatti ci sono le Fornaci, come urgenza, ma anche le zone C, le B e molte altre lettere dell’alfabeto. Insomma per accontentare tutti, considerato che esiste anche uno scollamento tra le idee dei tecnici e quelle dei politici, bisognerà procedere ad una maxivariante accontentatutti. Che tutti non accontenta, perché alcuni partecipanti si sono portati a casa già i primi dubbi.
Interessante rilevare però che qualsiasi variante deve passare da Bari, dalla stanza di Angela Barbanente, compagna di giunta di Elena Gentile. Nel Pd l’idea è rivalutare l’esistente e non colare nuovo cemento a pioggia, se non dove strettamente essenziale, tipo alle Fornaci. Se si optasse per la maxivariante, una bocciatura risulterebbe naturale, e sarebbe benedetta probabilmente anche da Franco Metta. Un solo dubbio. Visto che Bloise e Matassa vennero a Cerignola già a fine ottobre dello scorso anno, in tutto questo tempo cosa si è fatto? Contrattazione nelle segrete stanze o studio delle carte?
Ben venga la maxivariante, però perchè non “completiamo” o diamo inizio alla 167 di Santa Barbara? Quella zona fa parte anche di Cerignola ed inoltre ci sta una comunità che aspetta una Chiesa, non per farsi bella, ma per sedersi tutti durante la celebrazione.
Poi riguardo questo ampliamento, può andare bene, ma perchè non rivalutiamo i vecchi quartieri di Cerignola, visto che ci sono più case vicine (lotto) disabitate e in condizione di precaria stabilità, anche incentivando i propetari. Perchè se costruiamo espandendoci, arriveremo che cerignola sarà solo una “discarica” intesa come deposito di rifiuti e materiali da costruzione.
Variante di cosa? Qui si pensa a costruire palazzi quando è in vendita mezza Cerignola.
Pensiamo piuttosto a rendere più vivibile quello già esistente, con un occhio di riguardo al verde pubblico.
Una città che non ha un appezzamento di terreno recintato con alberi dove si possa fare jogging.
Inoltre cosa prioritaria per me sarebbe la realizzazione di una circunvallazione che si unisca alla 16 bis passando dietro i rioni Torricelli, pozzo carrozza, scarafone e fornaci, in maniera tale da creare un piccolo raccordo anulare che eviti l’ingresso di autotreni in città e il defluire del traffico cittadino.
Concordo con il Sig. Gianluca sia sulle aree verdi che su quella santa circunvallazione, che servirebbe come il pane!
Ma pensandoci…è meglio costruire altrove…si, in questo paese la classe dirigente pensa solo a costruire e costruire e costruire…e poi chi dovrebbe costruire??? Il privato cittadino…la piccola impresa edile…NO!!! I SOLITI NOTI!!!
Sono stanco di questa città…che peccato…pensare che ho fatto di tutto per ritornarci!
Grazie per lo spazio.
bella idea quella di Pasquale. Ma non dimentichiamo anche che ci sono quartieri ancora senza ADSL, tipo il rione fornaci, se vogliono costruire dovrebbero impegnarsi a colmare quel gap tecnologico, altrimenti le case costeranno di meno!
Andrea se dobbiamo dirla tutta, prima ancora di stabilire una solida rete ADSL, dovrebbero almeno sostituire i tralicci dell’alta tensione che sono sulle abitazioni, interrandole come previsto dalle norme vigenti, questo accade sia alle fornaci, a torricelli, e zona Madonna di Ripalta, perchè per legge non si può costruire nessun tipo di case, sotto i tralicci, però la gente ci abita. Quindi l’amministrazione farebbe bene a risolvere prima questi problemi, che sono più importanti della maxivariante.
Non ero a conoscenza di questa situazione, il problema sollevato da te è ben più grave! Spero si faccia chiarezza
con la scusa di dar la possibilità di costruire una casetta a chi viene preso in giro da 20 anni (vedi fornaci) si inseriranno i soliti speculatori che hanno ancora da incassare le cambiali elettorali (a chi cacchio le venderanno ste case bhoo’ …… )
la variante del magna magna…..
sono solo buoni a cementificare il territorio…alzare palazzi ke al pubblico costeranno da due a trecento mila euro…e al giorno d’oggi nessuna ha tale cifra da spendere, dalle banche non si è proprio considerati…costruite costruite quando 100 m di casa costeranno 50 mila euro forse io personalmente ci penserò
…
come dice qualcuno su questa pagina I SOLITI adesso si riempiranno il portafoglio anzi il conto che sicuramente hanno nei paradisi fiscali…e io non arrivo a fine mese….ke fat!!! spero un giorno cambino le cose noi giovani dobbiamo fare qualcosa, già scrivere dei commenti su questo giornale è positivo
Nn capisco serviva un arch di milano per decidere su certe cose?i nostri nn vanno bene?ma…