Ieri, mercoledì 18 Agosto, in Piazza Matteotti, si è svolta una delle serate musicali più interessanti degli ultimi anni. Armando Bertozzi, noto jazzista italiano, ha deliziato il pubblico del Safarà e la piazza intera con quasi due ore di musica. Jazz e Fusion, due generi di nicchia, si sono amalgamati con l’intero pubblico grazie alle sonorità dei tre giovani artisti che lo accompagnavano, un sassofonista, un bassista e un pianista, e alla grande capacità di coinvolgimento messa in atto da Bertozzi. Il batterista, ormai noto alla platea italiana e non solo, sia per le sue collaborazioni eccellenti (vedi per esempio il tour in America con Jaco Pastorius), sia per la sua grande tecnica, ha dato dimostrazione di alcuni elementi introdotti nel suo metodo di batteria. Stiamo parlando di studi di “poliritmia” applicata al jazz e alla fusion. I brani, tutti inediti, erano inframezzati da presentazioni e spiegazioni molto interessanti: insomma una sorta di excursus della vita dell’artista, che ha vissuto tra l’altro una decina di anni in America. Alla fine della serata, conclusa l’esibizione, Bertozzi non si è risparmiato e si è fermato a parlare con tanti giovani musicisti cerignolani, dispensando consigli e ricevendo molti complimenti. La curiosità ha spinto tanti a fare alcune domande e a una in particolare, che chiedeva all’artista quale fosse stato il momento più bello e formativo della sua carriera, lo stesso rispondeva “gli anni in America sono stati fantastici da un punto di vista formativo. Poi suonare con Pastorius è qualcosa di straordinario. Io ci ho suonato per due anni, proprio prima che morisse, nella sua ultima tournèe“. Infine ha dispensato un ringraziamento particolare a Nicola Lopane, proprietario del Safarà, per l’invito molto inusuale. Infatti, non era facile avere un’artista di questo calibro in una semplice serata musicale. Lui ci è riuscito grazie all’amicizia e la stima con alcuni dei componenti della band e Bertozzi ha rimarcato il suo gradimento e ringraziato a più riprese il locale, ricordando che lui era qui anche perché aveva scelto la nostra terra per le sue vacanze estive. Davvero una serata indimenticabile, un esempio di professionalità ma anche, e soprattutto, una ventata di cultura nella nostra città come non si vedeva da anni. Speriamo soltanto di non dover aspettare ancora tanti anni per apprezzare serate di questo tipo, con artisti internazionali che scendono nel pubblico per far fruire la propria arte a tutti. Bertozzi ieri sera l’ha fatto, lasciando tutti a bocca aperta, dai semplici clienti del locale, ai tanti musicisti, giovani e meno giovani, che affollavano il luogo. Prima di un meritatissimo riposo, ha dispensato autografi e fotografie con tutti.
Fusion al Safarà: Armando Bertozzi e la sua band deliziano la piazza cerignolana
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Davvero uno spettacolo unico,coinvolgente,di grande presa…artisti affiatati e bravissimi e trascinanti…
Facevn’ pagguorrr””’
Come mai un piccolo locale si permette un grande artista e il comune non riesce da anni ad organizzare eventi di questo calibro? Buonanotte cultura!
Perchè ci sta meglio il karaoke di teledauna evidentemente..!!
Sapete qual’è il problema? Si da la cultura a chi non ne capisce niente, come si da l’urbanistica e come si danno tutti gli altri assessorati a persone incompetenti. In più il comune è sempre indebitato allora dove tagliamo??????LA CULTURA….SULLA SCORTA DELL’ESEMPIO NAZIONALE…..SEMPRE E SOLO LA CULTURA!!!
Per questo non andremo mai avanti, ma sempre più indietro….noi siamo come gamberi!
Va’ vèta vrgugnèèèè!!!!!!!!
Questo bertozzi non mi sembra un gran che come batterista mi sembra una gagata.
Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr…..berto’ pigliti sta scorreggione.
Sto bertozzi se e cosi bravo ma perche non lo po’ vede nessuno? hehehe non sara che e un furbacchione?
che gagata