“Quella diffusa ieri, 6 settembre, da MARCHIODOC non è una bella notizia! Anzi. E’ una notizia pessima, per chi sperava che almeno i cosiddetti giovani portassero in Consiglio Comunale una ventata di passione disinteressata e di amore per la politica intesa come servizio”. “De Benedictis, consigliere comunale, elargisce – il merito mi preme poco – a De Benedictis, presidente di associazione, denaro pubblico! Non si fa. A giustificazione del giovane virgulto pidiellino aggiungo che, forse, non è tutta colpa Sua. Nessuno gli chiarisce che, dimissionario e no, non può prendere soldi dalla amministrazione che sostiene in Consiglio Comunale. Vogliamo battezzarlo: una ingenuità, e non una vergogna? E sia: generosamente ripieghiamo su una interpretazione molto benevola. Una ingenuità! Bene: ed allora, caro Peppiniello, molla l’osso. La Associazione che dirigi – caspita non riuscite a trovare uno che Ti sostituisca? – restituisca oppure non incassi; si tiri fuori da iniziative nelle quali è inevitabile la confusione di ruoli con l’Amministrazione Comunale. Lo so che sembra strano, ma è così che si fa, quando uno, in buona fede, si accorge di aver commesso una “ingenuità”. Attendiamo un gesto. Lo auspichiamo. Non è per riscuotere contributi che la gente Ti ha mandato in Consiglio”.
Franco Metta