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    Al Tatarella di Cerignola medici prorogati per altri due mesi. In consiglio anche Elena Gentile

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    Il provvedimento della Giunta regionale comunicato ieri durante il Consiglio Comunale monotematico sulla sanità. Martedì prossimo un incontro a Bari per scongiurare la chiusura definitiva di Ortopedia. Il Sindaco Giannatempo: “Un dovere di tutti noi garantire una buona sanità ai cittadini, a prescindere dalle differenze politiche”. Invito accolto dall’assessore regionale Elena Gentile, presente in aula: “Basta contrasti, è il momento di fare squadra”.

    Scongiurato il rischio della paralisi all’ospedale “Tatarella” di Cerignola. I numerosi medici precari con contratto in scadenza il prossimo 31 ottobre rimarranno al loro posto fino al 31 dicembre. Lo ha deciso la Giunta regionale, riunitasi ieri a oltranza per dare una prima risposta al problema della carenza dei medici degli ospedali della Capitanata. E martedì primo novembre, a Bari, gli assessori regionali alla Sanità e al Welfare, Tommaso Fiore ed Elena Gentile, incontreranno il direttore generale della Asl Foggia, Ruggiero Castrignanò, per capire come evitare la chiusura definitiva del reparto di Ortopedia nel nostro ospedale, che ha sospeso i ricoveri e l’attività chirurgica fino al 31 gennaio 2012, mentre proseguono gli interventi ambulatoriali. Due buone notizie di cui è venuto a conoscenza, ieri sera, un Consiglio Comunale incentrato completamente sulla situazione della sanità a Cerignola ma che non è servito a molto in termini operativi. Non si è votato, infatti, nessun documento programmatico, nessun ordine del giorno. Questo, dopo una discussione durata sei ore. La vera nota positiva è stata l’intervento dell’ospite più importante della serata, l’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile, che ha tenuto un discorso di altissimo respiro politico e civile, improntato alla massima collaborazione tra istituzioni guidate da schieramenti politici opposti, come sono la Regione Puglia e il Comune di Cerignola, per affrontare insieme situazioni delicate come quelle della sanità, e non solo, nel nostro territorio. E così, a mezzanotte, dopo gli interventi finali del vicesindaco Roberto Ruocco e del Sindaco Antonio Giannatempo, al presidente del Consiglio Natale Curiello non è rimasto altro che accertare la mancanza del numero legale e dare la buona notte a tutti.

    “Il futuro della nostra comunità dipende anche da una buona sanità. Garantirla è un dovere di tutti gli attori politici: qui non esistono né destra né sinistra”. Il Consiglio era cominciato con gli interventi di altri ospiti, l’assessore provinciale alla Salute, Matteo Cannarozzi de Grazia, il consigliere regionale Francesco Damone e il sindaco di Ordona, Rocco Settimio Formoso, e l’introduzione al dibattito da parte di Giannatempo, che aveva auspicato “una discussione incentrata da una parte sulla sottolineatura dell’importanza del diritto alla salute di tutti i cittadini e, dall’altra, sulla necessità di ribadire il rispetto del tetto preventivato per la spesa sanitaria locale e regionale”. Il primo cittadino ha poi posto l’accento sui danni provocati dalla mobilità passiva, “con i viaggi della speranza a cui sono costretti molti nostri concittadini per curarsi perché non possono ricevere un’adeguata assistenza nel nostro territorio. Tra gli interventi più significativi, quello di Rocco Dalessandro, consigliere del Pd, direttore sanitario dell’ospedale di Cerignola. “Il problema dei medici – ha ricordato – è legato a una norma precisa della Finanziaria 2011, che, in un comma, ha stabilito che la Regione Puglia non può assumere per il 2011 un impegno di spesa per il personale a tempo determinato superiore al 50% di quella che era la spesa consolidata nel 2009. Ciò ha legato mani e piedi ai direttori generali”.

    E’ stata poi la volta degli interventi di alcuni medici del “Tatarella”: Cannone, Ventrella, Scarano e Sgarro, e dell’assessore comunale al ramo, Michele Romano, per il quale il Comune dovrebbe offrirsi come interlocutore istituzionale per i problemi della sanità, avanzando alcune proposte, tra cui “la costituzione di una scuola infermieri a Cerignola; il rafforzamento della medicina del territorio mediante la creazione di un poliambulatorio polispecialistico; l’accorpamento di ambulatori specialistici; l’istituzione di un servizio di oncologia per pazienti sottoposti a protocollo chemioterapici; la razionalizzazione del personale paramedico e la separazione della gestione ospedaliera da quella più generale dell’Asl”. Per quanto riguarda Cerignola, ha proseguito Dalessandro, le carenze di organico nel reparto di Ortopedia si spiegano “con il fatto che nessun medico ortopedico ha risposto all’Avviso Pubblico fatto dalla Asl, né ha sortito alcun effetto la possibilità della chiamata diretta. La Asl ha poi indetto un altro Avviso Pubblico, a cui, per fortuna, partecipano tre medici”.

     

    A parlare è stata poi l’assessore regionale Elena Gentile, che ha messo da parte i numerosi contrasti degli ultimi mesi con la Giunta Giannatempo, invitando tutti “a far prevalere il senso di responsabilità politica per affrontare questa situazione di emergenza. Insieme dobbiamo recuperare molti ritardi per sanare molti errori del passato”, aggiungendo però che “l’ospedale di Cerignola è fuori pericolo perché grazie ad una programmazione intelligente siamo riusciti ad evitare il peggio. Cerignola può potenziare i suoi servizi; si può aumentare la dotazione organica nel nostro ospedale. Possiamo portare nella nostra città nuove professionalità e competenze, ci sono le condizioni per farlo, è una battaglia che dobbiamo intraprendere insieme perché è il momento di fare squadra, al netto delle differenze politiche”. “Ho accolto con grande favore l’intervento dell’assessore”, sarà poi il commento del Sindaco Giannatempo, che ha anche concordato con il vicesindaco Roberto Ruocco, intervenuto successivamente, sulla proposta “di non chiudere oggi la questione, ma anzi di chiedere un incontro ai vertici dell’Asl e della Regione, perché è necessario tornare a far valere efficacemente le nostre ragioni nelle sedi competenti”.

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