Un’ennesima partita da giocare che vale una gran parte della stagione, così come diverse volte accaduto in questi mesi: la finale playoff regionali tra Cerignola e Bisceglie ha il connotato di un possibile punto di non ritorno per i padroni di casa, chiamati ad una prova maiuscola per ribaltare lo 0-2 incassato all’andata. Non era prima di gara uno una passeggiata, ora se non affrontata con la giusta determinazione e cattiveria agonistica la sfida di domani potrebbe rivelarsi una impervia scalata, ad esempio il Mortirolo visto che è in pieno svolgimento il Giro d’Italia di ciclismo. Non ha vie di scampo l’Audace: deve vincere assolutamente ed almeno con lo stesso scarto subito sette giorni fa; ad innalzare l’asticella della difficoltà del match altri fattori.
Innanzitutto i due calciatori appiedati dal giudice sportivo, Papagno e Riontino, i quali nell’economia della squadra non sono imprescindibili certo, ma certamente alquanto importanti. Se per il centrocampista la preoccupazione è minore, in quanto il naturale sostituto Rosario Conte assicura esperienza e cuore da vendere nella mediana, altrettanto non si può dire per il terzino, uno dei protagonisti più presenti in questa annata calcistica. Il grattacapo più fastidioso che colpisce Sgobba è proprio chi inserire al posto del barlettano; in rosa non c’è abbondanza di terzini: Spartà ha ripreso a lavorare solo in settimana ed è comunque esterno basso destro, mentre l’unico che potrebbe candidarsi risponde al nome di Matera, il quale si adatterebbe in un ruolo che già ha ricoperto, ma che non rappresenta la sua posizione naturale in campo. In questa occasione è davvero difficile poter ipotizzare lo schieramento di partenza, perché alcuni elementi sono apparsi in calo fisico a Bisceglie e non si escludono novità anche clamorose. Diversi spingono per il rientro dal primo minuto di Piscopo, un brevilineo e scattante giocatore che farebbe ben al caso dei gialloblu vista la partita da impostare: ma si dovrà attendere fino all’ingresso dei ventidue sul prato del “Monterisi” per conoscere le intenzioni del mister barese.
Questione non irrilevante è inoltre la conduzione costante e continua della manovra: i nerazzurri adriatici, forti di un vantaggio di due gol, non si sprecheranno certo ad impensierire la difesa ofantina; aspetteranno l’Audace e, se ne avranno l’opportunità, utilizzeranno il contropiede come arma principale. Un po’ come successo nella gara di ritorno in stagione regolare, quando il 6 marzo la squadra di Pizzulli strappò un pareggio nell’unica chance concessa e Minenna rispose al vantaggio momentaneo di Giacco. Nulla di fatto (era la giornata numero 30) che costituì una delle occasioni non sfruttate, indicate come responsabili della mancata vittoria del campionato. Ecco perché il Cerignola deve giocare in maniera perfetta: propositivo e guardingo allo stesso tempo, veloce nelle trame di gioco ed abile a stoppare sul nascere le iniziative avversarie. L’impresa non è impossibile ed i tifosi ci credono, e riempiranno i settori dello stadio di casa sfruttando la mossa della società, che ha ridotto i prezzi dei biglietti (10 euro la tribuna, 5 per la gradinata prato). Non ci saranno i sostenitori ospiti: la Prefettura di Foggia ha infatti vietato la trasferta e la vendita dei tagliandi nelle province di Bari e della Bat. L’arbitro designato a dirigere la gara (ore 16.30) è il sig.Marco Cesaroni della sezione di Pesaro, assistenti Antonacci (Barletta) ed Azzaro (Taranto).