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    Caos mense: lunedì il giorno della verità? (il video)

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    Genitori arrabbiati. Erano in tanti, questa mattina, ad affollare una sala consiliare piena come un uovo. Molte le mamme, anche qualche papà. E in mezzo a loro, ovviamente, tanti bambini, loro figli. Si parla di Ladisa e del servizio mensa per i cinque circoli didattici della città, l’Opera Buonsanti e l’Asilo Evangelico Valdese. Le analisi dei giorni scorsi avevano sancito la “genuinità” dei pasti preparati dall’azienda sita in zona industriale, a due passi dall’inceneritore EcoCapitanata Srl, le cui attività sono state sospese il 4 agosto in seguito ad una ispezione condotta il 20 luglio dai tecnici dell’Arpa Puglia (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente), che avevano rilevato il superamento di oltre 16 volte dei limiti di emissione di diossine e furani al camino. “Evidenziata l’inconfutabile assenza di inquinanti in grado di alterare il normale svolgimento della funzione di preparazione dei pasti” – riportava il comunicato della Ladisa – con un servizio mensa riavviato, dopo un primo rinvio, proprio il 5 di ottobre. Riavviato si fa per dire. Perché dal 5 ottobre nei circoli didattici di cui sopra è bagarre completa: alcuni genitori i figli, all’ora di pranzo, se li vanno a prendere, altri sono tornati all’usanza del cestino con la merenda da casa, altri ancora i figli hanno cominciato a non mandarli proprio a scuola. “Delle analisi della Ladisa non ce ne facciamo niente – spiegano ad alta voce -. Noi continuiamo a non fidarci”.

    I motivi per non fidarsi Scettici di natura o San Tommaso per vocazione, resta il fatto che alcuni motivi per non “bersi” i risultati delle analisi ci sono e restano, per adesso, senza soluzione. Innanzitutto la natura stessa delle analisi. Analisi chimiche e batteriologiche, ma non tossicologiche. In molti sostengono che è rimasto fuori dai parametri di valutazione la diossina, quella, in sostanza, per cui è stata chiusa EcoCapitanata. Lo ammette anche il sindaco Giannatempo: “Quel tipo di rilievo lo può fare un solo laboratorio che sta a Taranto”. Analisi quantomeno monche, dunque. Secondo motivo di scetticismo: è la Ladisa ad aver commissionato le analisi chimico-merceologiche alla Samer di Bari. Insomma il controllato che si sceglie il controllore. Un problema di metodo che può anche trasformarsi in sostanza, soprattutto se, il controllore ha dei “precedenti” non proprio tranquillizzanti. La Samar infatti, è un laboratorio barese accreditato presso la Regione Puglia e presso Accredia, il Sistema Nazionale per l’Accreditamento dei Laboratori. Il punto sollevato in mattinata da Loredana Lepore è che lo stesso laboratorio “nel 2010 è stato rinviato a giudizio a Trani per certificati falsi”. La controproposta è quella di far effettuare delle nuove analisi ad un laboratorio pubblico, questa volta indicato dal Comune di Cerignola. Per farlo le mamme attiviste si sono prodigate in una raccolta firme che, fino a stamattina, contava 426 firme al proprio attivo.

    Ma lunedì che succede? E’ il punto più spinoso dell’intera questione. Il faccia a faccia di stamattina, in tal senso, si è rivelato un buco nell’acqua. Molti genitori hanno gridato la necessità, nell’attesa di ulteriori analisi, di sospendere il servizio offerto da Ladisa: “I miei figli quel cibo non lo toccano. O ci pensa qualcun altro a preparare i pasti, oppure se lo portano da casa”. Ipotesi da escludere quest’ultima, categorica in tal senso il dirigente del circolo Battisti, Giustina Specchio: “I cestini non li possiamo consentire, non possiamo controllare 27-28 pasti per classe”. Categorico anche il sindaco: “Non credo si possa risolvere con i pasti sigillati, ci sono delle norme e vanno rispettate”. Ed ecco che allora, con molta probabilità, come ci spiega Lucia Lenoci, dirigente del circolo Di Vittorio, “lunedì sarà la giornata dei genitori, saranno loro a doverci dire come intendono muoversi. Penso che si muoveranno attraverso i rappresentanti di classe, chiedendo un’assemblea generale. Non escludo che come forma di protesta in molti possano ritirare i propri bambini, non farli, cioè, più venire a scuola”.

    La circolare che ha fatto discutere Molti genitori presenti in aula, tra la sorpresa e la rabbia, hanno sollevato la questione di una circolare fatta girare nei giorni scorsi, all’interno della scuola V circolo. Una circolare dal contenuto forte che ha preso di petto la questione e in cui si legge che “…Qualsiasi azione volta ad interrompere la fruizione della mensa potrà configurare il reato d’interruzione di pubblico servizio…”. Viste le bellicose intenzioni dei genitori, lunedì sapremo se sarà davvero così.

    19 COMMENTS

    1. I genitori non sono arrabbiati ma strumentalizzati…e neanche se ne accorgono.Ma quando fanno la spesa dal fruttivendolo, dal pescivendolo, al supermercato, quando mangiano la pizza chiedono per caso informazioni sulla salubrità, genuinità e provenienza di quello che acquistano e consumano???E’ giusto e doveroso chiedere controlli, ma se poi non ci si fida…; a questo punto non ci fidiamo neanche delle analisi clinico-ospedaliere?Chi ci assicura del buon funzionamento dei macchinari e della formazione del personale addetto?E che dire del mare????Ma ci siete stati sicuramente.Ecco,io dico che questa è la vita e di qualcuno dobbiamo fidarci….ed io non mi fido di chi fa politichetta(si veda i Mettiani) sguaiata e in vernacolo.Fidatevi e non fatevi, cari genitori come me, invischiare in un gioco al massacro delle povere aziende prese di mira al momento. Ma non è che il disegno mira a far dare appalto della mensa a qualche amico del capo del movimento politico che tanto si interessa dei cittadini?

      • i genitori (almeno quelli presenti)non sono dei cretini.Pensano con la loro testa e chiunque lotta al nostro fianco e’ il benvenuto indipendentemente dal colore politico.Sinceramente avrei preferito che fosse stato il sindaco dalla nostra perte,ma ci accontentiamo anche di Metta.

      • povera azienda? ma ti rendi conto che stiamo parlando della Ladisa? Non mi sembra proprio l’ultima nata…Hi ragione ci dobbiamoo fidare in molti casi, ma quando non ci fidiamo chiediamo spiegazioni. e non vogliamo che sia la pelle dei nostri figli a subirne le conseguenze!!!!

    2. Spettacolo che ha dimostrato la capacità persuasiva di chi rema contro.Mi sa tanto che la paventata fuga di cervelli dall’Italia non c’è stata o sono approdati a Cerignola, tra le mamme e la nuova schiera di politicanti.Eh sì, perchè loro sanno tutto o hanno imparato a memoria quel poco che dicono.Bravo il sindaco, da sceneggiata napoletana la Lenoci e prevedibili il resto.Però a me sembrava più un convegno de La Cicogna, vista la massiccia presenza di adepti.

      • allora tu forse nn capisci il motivo per cui noi tutti genitori combattiamo per nn fare mangiare i nostri figli per salvaguardare la loro salute e soprattutto la loro vita,inoltre sicuramente tu nn hai figli altrimenti ti univi a noi e combattevi per far valere il diritto alla vita piu che a quello dell’istruzione xkè senza vita nn si puo parlare di nient’altro quindi mettiti una mano sulla coscienza e appoggia questa lotta perchè come si dice oggi a me domani a te e tu cm parli lotterai da solo

    3. quando sono belle le signore che stavano tra i banchi alla destra del sindaco…..che al minuto 5.12 vorrebbero far cacciare teresa lapiccirella che giustamente inveisce contro il sindaco che divaga su altre questioni invece di rispondere alle domande dirette dei cittadini…..

    4. Mi vergogno ad avere un Sindaco come questo!
      Lui e i suoi scagnozzi, che erano a fianco, se ne fregano della salute dei nostri figli. E che dire dell’Assessore all’Ambiente che, prima chiede ulteriori controlli e, poi, afferma di mandare tanquillamente i suoi figli a scuola. RIDICOLI!!!

    5. La verita’ e’ che finalmente questa citta’ si e’ svegliata ed e’ piu’ sensibile ai problemi della nostra citta’ rispetto agli anni passati e di questo la malcapitata amministrazione attuale ne deve prendere atto. Ieri il sindaco ha faticato non poco per “convincere” il “comitato delle mamme” che il risultato delle analisi effettuate dalla stessa Ladisa fossero veritiere. Adesso vedremo cosa succedera’ nei prossimi giorni ma sinceramente ritengo che da questa riunione l’attuale amministrazione ha dato prova di poca sensibilita’ nei confronti dei cittadini ma soprattutto ha sottovalutato il problema delle mense scolastiche tanto che alcuni cittadini gridavano alle dimissioni dello stesso sindaco.

    6. Vorrei tanto scrivere un commento cattivo e volgare contro tutti coloro he vedono la cicogna come “gruppo di terroristi che srumentalizza il problema”, ma se fossi volgare e scurrile non sarei più Cicero nel Link e me stesso nella vita, per cui LI BIASIMO. Attenzione amici, stiamo parlando di bambini, di alimenti controllati male, di controllori scelti dal controllato, di assenza di valore di diossina nei controlli, di campioni di terreno prelevati direttamente da Ladisa (dove? non si sa), di agenzai di controllo SAMER rinviata a giudizio per esami falsi e soprattutto di un’ amministrazione comunale che tutela la Ladisa e non i bambini, gli insegnanti, le mamme, i cittadini. Di fronte alla convinzione delle mamme e alla giusta e documentata rabbia, un sindaco trasparente e leale avrebbe bloccato il servizio, richiesto nuovi esami e richiesto il trasferimento immediato di LADISA dalla zona industriale. Tutto questo dal sindaco te lo puoi scordare, però chiedo: dove era la stragrande maggioranza dei consiglieri comunali del PDl ieri? eccetto Marro e DIstefano glia ltri dove erano? DOve erano, eccetto Conte, i consiglieri comunali dell’UDCAP e UDC? DOve erano tutti i consiglieri del PD? per quanto riguarda la maggioranza certi argomenti ti mettono contro il sindaco per cui meglio stare a casa, invece per quanto riguarda il PD cosa mai avrebbero potuto dire se la LADISA in zona industriale ce l’hanno messa loro? La cicogna non strumentalizza perchp oltre alla costante presenza sappiate che un sacco di gente ci viene a trovare chiedendoci aiuto e noi, rgogliosi, siamo in prima fila per rendere questa città poco poco più civile.

    7. Scrivo all’idiota incazzato che pensa di essere anonimo dopo che apostrofa un dirigente scolastico con il titolo di “personaggio” e quindi nel post le fa interpretare una sceneggiata napoletana…poco male…povero lui.
      Al Sindaco invece ragionevolmente vorrei chiedere di pensare a quanto sta diventando difficile la questione della mensa scolastica e quindi è necessario cercare di risolvere il problema nel migliore dei modi.
      Aumenta di giorno in giorno la dimensione della protesta dei genitori enoi operatori scolastici siamo veramente in difficoltà, basti pensare che ogni mattina siamo costretti ad impiegare gran parte della mattinata scolastica a ricevere delegazioni di genitori che chiedono alla scuola spiegazioni che la scuola non può dare.
      Questo chiedono i genitori che non hanno mai lamentato nulla riguardo al servizio offerto. Sono convinta che è un atto che richiede impegno, ma credo sia dovuto a 1500 alunni con le rispettive famiglie, a un centinaio di docenti che rischiano la mobilità lavorativa oltre a un numero che non conosco di operai impiegati nel servizio mensa.
      L’ultima preghiera che Le faccio è quella di impedire a certi Suoi assessori di oltraggiare il mondo della scuola, dal momento che nella riunione di ieri tutta la rappresentanza scolastica non era presente a titolo personale, ma identificava un’ Istituzione che non ha nulla a che vedere con fatti personali.

      • credo di aver omesso la parte del commento nel quale chiedevo al Sindaco di cercare benevolmente di convincere l’azienda Ladisa a trasferire l’attività in un’altra sede.

    8. io credo ke non si può organizzare un incontro cittadino per tranquillizzare noi mamma nonni e cittadini se si hanno solo risultati superficiali in quanto non è stato misurato il livello di diossina .Non si può rassicurare soprattutto noi genitori dicendo VISTO LE ANALISI FATTE ,PROBABILMENTE MA SENZA CERTEZZA( PERCHè QUESTA LO FA SOLO UN LABORATORIO DI TARANTO) LA DIOSSINA NON C’è. NOI GENITORI come dice qualcuno strumentalizzati e senza cervello vogliamo avere la certezzake i cibi ke mangiano i nostri figli siano sani e non un probabilmente.e per quanto riguarda le altre aziende circostanti behhh li siamo liberi di scegliere se comprare o no, invece per i nostri figli siamo costretti a farli mangiare solo quel cibo dubbiose vogliamo ke imparino qualcosa a scuola.

    9. Dopo aver visto il filmato, purtroppo ero fuori sede, l’unica cosa che posso dire, sono ……..allibito, deluso e incazzato anche come genitore. Ma il sindaco sin sin, dice prima una cosa, poi si contraddice…… l’assessore si vede che si è incartato……..mamma mia come siamo messi male.
      Che amministrazione abbiamo, fatta di gente che,non oso apostrofare, perchè sarebbe troppo comodo. Ma come si fa a rivotare un personaggio del genere alla carica di sindaco. Cittadini di Cerignola vi rendete conto che danno ulteriore avete dato alla nostra martoriata città votando sin, sin, che pensa solo alla sua poltrona?????

    10. Era chiaro fin dall’inizio che un’analisi commissionata dalla stessa azienda fornitrice dei pasti non avrebbe avuto nessun valore.
      Nel frattempo si perde tempo e si è arrivati a un caos totale.
      E’ l’ennesima conferma dell’incapacità totale del Sindaco e della sua giunta nell’amministrare il ns. paese.

    11. Non mi sembra il momento giusto per apostrofare nessuno, visto che la Società Ladisa opera a Cerignola da diversi anni, nello specifico ha avuto assegnata quella sede, i controlli dei NAS, degli Vigili Ispettori della ASL sia di gestione Troiano che del suo successore, gli Organi di controlo dell’ARPA hanno effettuato analisi e rilievi sin dal momento in cui si è parlato di inceneritore Ecodaunia,in diverse occasioni ritengo. Allora perchè togliere la fiducia a quanto si è fatto ieri? C’è un progetto ideologico con il quale si vuole colpire “altri” a spese di quello che fino ad ieri era regolare? Le iniziative partite con l’avvicinarsi del periodo previsto per l’apertura della mensa scolastica strumentale! Nel periodo non sospetto i controlli erano effettuati puntualmente da parte delle istituzioni preposte ASL, S.I.A.N., i pasti venivano approntati per Comunità come: Ospedali e Case Circondariali nello stesso posto (oggi incriminato), non ritengo che i consumatori di quei pasti fossero utilizzati come cavie di laboratorio. La strumentalizzazione al solo fine di mettere in difficoltà un sistema è ignobile, piuttosto, quanto succedeva negli anni passati era da ignorare?! Misteri della vita.

    12. Babalu, c’è solo un piccolo problema che fino a poco tempo fa nessuna sapeva che l’inceneritore situato a due passi dal centro di preparazione emetteva diossina a un valore ben oltre la soglia dichiarata.
      Ritengo che il danno economico per l’azienda che si occupa del servizio sia notevole, ma è giunto il momento di fare chiarezza.
      Fino a quando non si faranno tutti i controlli necessari, nessun genitore avrà il coraggio di dare da mangiare ai propri figli il cibo che proviene da quel luogo.
      Forse tu non hai figli in età scolare e non riesci a provare quella brutta sensazione di rabbia e malessere che avvolge le mamme e i papà dei bambini coinvolti in questa brutta faccenda.
      Cerignolani ora basta, è arrivato il momento di farsi rispettare.

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