“È vero, può non piacere la presenza di Enzo Pece in giunta, a causa della sua diversa appartenenza politica, ma questo non è il momento per gli ammutinamenti”. Il consigliere comunale del Popolo della Libertà di Cerignola, Gianvito Casarella, interviene sulla posizione critica dei colleghi Gerardo Defeudis, Savino Laguardia, Salvatore Morano e Nicola Netti, che, con la propria assenza, hanno determinato la mancanza del numero legale una settimana fa in Consiglio. “Al di là delle malelingue – prosegue Casarella – credo che le richieste dei 4 consiglieri siano legittime e condivisibili, se non si spiegano la presenza di Fli nell’Esecutivo e se chiedono che tra Giunta e gruppi consiliari ci sia più raccordo”. Mentre per il secondo aspetto, il presidente della Commissione Cultura giudica “urgente” un’inversione di tendenza, sulla questione-Pece invita ad un’analisi più fredda. “Per ripetuti quanto immotivati e gratuiti attacchi spesso diffamatori dell’Assessore al Personale – spiega Casarella – dovrei essere il primo a chiederne la testa. Ma capisco che la sua permanenza in Giunta sia legata al gradimento del sindaco Antonio Giannatempo, che aveva chiesto per sé la scelta di 2 collaboratori”. Decisione insindacabile, insomma, che non sfugge da valutazioni politiche ed amministrative. “Quando Pece attacca l’operato della Giunta di cui fa parte – prosegue – o attacca ed offende consiglieri eletti nella lista che non l’ha visto eletto, sbaglia politicamente, quasi come fosse obiettivo. Vera obiettività vorrebbe che si dimettesse lì dove non in sintonia con l’Amministrazione, giacché il suo è un incarico fiduciario, non elettivo”. In sostanza, non Giannatempo dovrebbe mandarlo via pressato da chicchessia, ma Pece stesso dovrebbe essere consequenziale alle proprie scelte. Amministrativamente, poi, “è un assessore come gli altri, che quindi non può agire di testa propria, senza la condivisione con i gruppi consiliari”. Il momento, per Casarella, è troppo importante per indugiare sull’affare-Pece: “Un anno di amministrazione – spiega – ci ha visti soffrire, programmare e seminare. A breve la città raccoglierà. E penso all’urbanistica, al fotovoltaico, ai Piani Sociali di Zona. Quando sento parlare di crisi, sorrido, perché è improponibile lasciare proprio quando le cose iniziano a girare per il verso giusto”.
sono sicura che le dimissioni del fli arriveranno presto e la crisi verrà superata
Io sono sicura che comunque vada, ciò che è capitato, a nemmeno un anno dalle elezioni, è gravissimo, tenendo in debita considerazione che questa crisi è stata la più eclatante, ma che anche in passato i mugugni, le lamentele e le insofferenze non sono mancati.
Quest’amministrazione è iniziata con il sistema dei contentini e così continuerà, fin quando resisterà.
Il Sindaco è ostaggio dei consiglieri come degli assessori.
Pece forse andrà via, ma non sarà tutto risolto perchè al momento rimane acora aperta la questione UDC, altrettanto pesante e perchè sarà ormai sancito che basterà minacciare dissenso o dimissioni per essere ascoltati e magari accontentati dal punto di vista politico o amministrativo.
In tutto questo ci rimettono solo i cittadini di Cerignola.
I 4 consiglieri?????????? Anche le pulci adesso fanno la tosse!!!!!!!!!!!!
………….fra poco vedrete il sig. Tergicristallo politico (Gino Borraccino ) assessore …per accontentare il Mennuni …….
fiera di aver votato per il consigliere casarella! continua cosi
Evitiamo di apostrofare le persone. Grazie