Il toto-Natale è ormai una moda a cui nessuna società che si voglia dire consumistica può sottrarsi. Perché rinunciare, allora, ad anticipazioni, rumors o semplici sensazioni su quello che ci riserverà il 25 dicembre e i suoi dintorni? Del resto neanche la crisi economica può togliere sapore e gusto ad una ricorrenza che, purtroppo o per fortuna, vive ormai quasi esclusivamente d’immagine. Ormai si gioca d’anticipo e così, almeno da inizio novembre, negozi ed attività commerciali hanno cominciato ad addobbare vetrine, lanciare iniziative annesse e connesse al rito di Santa Claus, mentre pacchetti e paccottiglie diventeranno l’attività quotidiana di chi il prossimo mese e mezzo lo vivrà con l’incubo del regalo da fare…o da riciclare. Ve lo ricordate il Natale scorso? Nemmeno la santa ricorrenza seppe mettere il silenziatore alle polemiche politiche, con al centro del dibattito le luminarie e gli alberi. Luminarie al led e 60 abeti rossi finirono sul banco degli imputati, vituperati da Metta e difesi da Palladino. Una spesa totale superiore ai 40 mila euro. “Mi si contorcono gli intestini nel constatare che si spendono così lautamente 48.000 euro per inutili luminarie natalizie” – attaccava l’avvocato –, al quale rispondeva piccato l’assessore all’ambiente: “L’iniziativa degli addobbi ha registrato l’apprezzamento di tutti i negozianti”. Punti di vista…divergenti, con tanti saluti al clima di concordia e del “volemmose bbene”. A distanza di un anno molto probabilmente le luminarie saranno riproposte, lo stesso Palladino, già all’epoca, ventilò l’ipotesi: “Basti pensare che – dichiarò l’assessore – se per ipotesi il prossimo Natale si volessero riproporre le stesse luminarie basterebbe una spesa di circa 16.000,00 euro”. I grandi assenti saranno loro, invece, gli abeti. Molti dei 60 originari, 2 dei quali normandiani, non hanno trovato fortuna nel loro viaggio in terra dauna. Morti o rinsecchiti, una buona metà venne piantata nel quartiere Fornaci, alle spalle del campetto di calcio della Chiesa di San Trifone. E che questo Natale sarà sprovvisto degli amici normandiani lo confermano anche le parole del consigliere Franco Conte, presidente della Consulta Cultura, che da più giorni ripete che “quest’anno ci saranno solamente tre alberi per tutta Cerignola, uno in zona Convento, l’altro al Duomo ed uno verso il Castello. Viste le polemiche dell’anno scorso spero che nessuno si lamenti per l’assenza di questa decorazione. Anche perché comunque avremo un Natale pieno di iniziative, tra cui l’inizio di una stagione teatrale di livello”. Insomma la versione “green” del “white Christmas” in salsa cerignolana non ha attecchito. Proprio come gli abeti.
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Quello da fare al momento è scrivere al neo Ministro Politiche Agricole
Mario Catania, oppure chiamare il V.Q.A.F. Federico Padovano di Foggia Via Trinitapolitel. 0881-773554-708747 fax 0881-708747.
Chiedendo al dirigente la disponibilità di qualche altro albero di Natale per la Comunità Cerignolana. Per gli addobbi una spesa sobria, ma quello che più interessa ai concittadini credo che sia il programma degli intrattenimenti. Del Presidente della Consulta abbiamo una triste esperienza, che il Signore ce ne scampi, quanto ad organizzare e preparare spettacoli. Io personalmente preferisco il gioco dell’oca in famiglia, mentre con gli amici una serata a rubamazzetto. Il divertimento è assicurato.
adesso vedrete che la civica che critica tutto dirà: non ci sono luminarie!
polemico…….ma ve fe’……
per cerignolano: NON SO F’E’ . ahahahhah
Forse in cassa non ci sono soldi per luminaria ed alberi per le festività di Natale.. tutto questo stride e non poco con il contenuto di altro articolo in virtù del quale ad un dirigente del comune (già molto ben retribuito) hanno erogato una gratificazione di 28.000 euro. (avete capito bene… ventottomila euro)
mi sembra fuori dal mondo.
Pare sia stato avvistato l’assessore all’ambiente Palladino in terra nordica. Sta provvedendo lui stesso ad abbattere e portare nella nostra terra gli alberi con cui allieterà il popolo cerignolano e gli farà vivere nel miglior modo possibile questo Natale.
Con ciò si giustifica la sua totale assenza dagli uffici al Comune di Cerignola, così come si esenta da qualsiasi decisione inerente i temi dell’inceneritore, della discarica, e della zona industriale: al momento le priorità sono ben altre!!
ma invece di pensare a ste puttanate pensate a fare qualkosa di buono ma vi rendete conto di qaunto sn gonfiate le spese per fare ste kose, solo xkè devono mangiare loro ke diriggono tt qst cose mi fate pena , pensate a qualkosa di giusto buono e genuino esempio io rinuncierei a qst alberi o per lo meno diminuirei il numero x qualkosa nel sociale
DACCORDISSIMO CON LEONARDO… SEI UN GRANDE!!!!!!