A Manfredonia non si passa: il Cerignola perde malamente il secondo derby consecutivo in programma nel campionato di Eccellenza. Il 2-0 finale è lo specchio di una partita onestamente brutta, un derby molto al di sotto delle attese (fermo restando che questo genere di partite concedono spesso poco allo spettacolo) nel quale i padroni di casa meritano per maggiore lucidità e capacità di organizzazione, controllando poi agevolmente nella ripresa il doppio vantaggio costruito nei primi 45’. Rivoluzione nello schieramento iniziale per l’Audace: mancano innanzitutto gli avanti Di Pinto e Rossi Finarelli, con Torres punta unica sostenuto da Nunziata e Mazzanti; Riontino torna a centrocampo affiancato da Millan, difesa abituale comandata da D’arienzo e Colangione. Il primo quarto d’ora racconta di un gioco spezzettato dai molteplici falli: Ballarino fa subito sentire i tacchetti sulla caviglia di Rocco Augelli (rientrato a tempo di record dalla distorsione), l’arbitro toscano Capezzi cerca di arginare le scorrettezze distribuendo cartellini gialli (quattro in quindici minuti, appunto). La prima conclusione è proprio di Augelli, troppo debole per impensierire Vurchio, ma al 21’ il Manfredonia sblocca: Riontino sbaglia il rinvio che carambola su un avversario, la sfera finisce a Trotta che si invola in area tra le larghe maglie della difesa ed indirizza con un chirurgico diagonale nell’angolino basso alla destra del portiere gialloblu. Gli ospiti non si scuotono, si gioca prevalentemente a metà campo e non accade nulla fino al 33’, minuto che segna il raddoppio biancoceleste. Bella azione corale tutta sulla corsia di sinistra, palla che viaggia da Rizzi a Rocco Augelli, poi a Romito che pennella giusto sulla testa di Trotta per un comodo e perfetto stacco che vale la doppietta personale. La frazione termina qui, se si eccettua l’ingresso di Piscopo per un frastornato Ballarino: sipontini davvero in forma atletica smagliante, pimpanti e sempre primi sulla sfera; ofantini molli, abulici e mai pericolosi, tant’è che non si conta un solo tentativo indirizzato dalla parti di Della Torre.

La ripresa, complice anche il caldo, è ancora più scarna di cenni di cronaca. Al 51’ Millan si inserisce bene in area per una buona occasione, ma per due volte il navigato portiere di casa respinge; c’è una sterile supremazia territoriale della formazione di Di Corato che non impensierisce gli uomini di Cinque, i quali controllano agevolmente. Al 64’ cala definitivamente il sipario per il Cerignola con l’espulsione di Millan per aver detto qualcosa di troppo all’arbitro. Il Manfredonia va vicino al tris con due conclusioni in mischia in rapida successione, senza esito; e così la gara si trascina stancamente fino al termine, decretando la giusta e meritata vittoria dei “delfini” e la festa sulle tribune del “Miramare”. Da segnalare piccoli tafferugli avvenuti prima del fischio d’inizio, senza particolari conseguenze. Un brusco risveglio per l’Audace: una sconfitta (la prima nel torneo) che non ammette repliche di fronte ad un avversario che sarà sicuramente candidato ad un ruolo da protagonista. E il calendario non aiuta, perché domenica prossima arriva al “Monterisi” la corazzata Liberty Monopoli.