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    F. Tatarella su Mantovano: “un buon Sottosegretario, però…”

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    Pubblichiamo di seguito una nota dell’esponente di Fli, Fabrizio Tatarella, su Mantovano e sul vertice tenuto a Cerignola dal Sottosegretario. Ecco il documento completo.

    “Non si può non voler bene ad Alfredo Mantovano, integerrimo magistrato passato poi alla politica e al Governo come Sottosegretario agli Interni: il suo impegno per la legalità e la difesa dello Stato di diritto è meritorio ed incessante, e non è certo colpa sua se, proprio nel giorno in cui presiede a Cerignola un vertice anticrimine, rapinatori non privi di senso dell’umorismo perpetrano un colpo in banca coronato da successo. La verità è che, malgrado i tagli alla sicurezza, gli stipendi lesinati alle forze dell’ordine e quant’altro, il Ministero degli Interni sta facendo un buon lavoro, non tanto contro una microcriminalità ormai endemica, ma contro le mafie. I latitanti catturati e i beni confiscati parlano chiaro, e dicono che Maroni è un buon ministro e Mantovano un buon Sottosegretario. Ma come si fa ad ignorare la contraddizione per la quale, appena finito di incoraggiare i cittadini a non temere il potere mafioso, Mantovano voli a Roma a votare la fiducia a un ministro indagato per associazione mafiosa? Non è tutta colpa di Alfredo, per dirla con Vasco Rossi. Certo che anche lui, però…”

    10 COMMENTS

    1. Dopo aver letto quanto ci si affanna a scrivere e descrivere per screditare un qualsiasi personaggio, non del mio credo politico, allora ho voluto informarmi e portare un contributo epistolare da sottoporre a tutti i lettori della notiziaweb.
      Spero di non offendere nessuno dei lettori e della redazione, ma giusto perchè qualcuno abbia a seguire le vicende della nostra Repubblica, mi è sembrato doveroso fare un po’ di ricerche ed ottenere i seguenti risultati.
      Non esiste quartiere a rischio, o periferia metropolitana in cui un abitante su dieci sia stato condannato o sotto processo.
      In Parlamento sí, tant¹è che forse varrebbe la pena dirottare i presunti “poliziotti di quartiere” lontano da quelle zone ingiustamente screditate, per impiegarli al pattugliamento delle aule parlamentari, dove statisticamente si rileva la presenza piú massiccia di devianza criminale.
      Un tempo i condannati si dedicavano a lavori socialmente utili, come intrecciare cestini di vimini, per reinserirsi nella società. In Italia, da un certo censo in su, i condannati entrano in Parlamento.
      Spesso ci raccontano che “abbiamo la classe politica che ci meritiamo”.
      Può darsi che sia cosí, anche se le elezioni dovrebbero servire a selezionare il meglio che c¹è in giro, non il peggio. Altrimenti i parlamentari, anziché eleggerli con gran dispendio di denaro e di energie, varrebbe sorteggiarli. Non c¹è nulla di peggio che l’avere visto le Camere messe all¹asta al miglior offerente (dal caso Parmalat al caso Fiorani-Fazio, dalle leggi ad personam di Berlusconi & C. ai tanti scandali di Tangentopoli, Falk, Cliniche d’oro, Traghetti d’oro, Lenzuola d’oro, Ricostruzioni, Autostrade, Case Oltralpe, Depositi Esteri, Stampelle d’oro, Veline, Pedofilia, Escort, Privilegi e Prebende, Off Shore,……..) per ottenere leggi su misura. Parafrasando una fortunata campagna della nettezza urbana a Milano,
      “il Parlamento è anche tuo: aiutaci a tenerlo pulito”.
      Quindi non sarà stato certamente l’ultimo Milanese o Romano che ci faranno storcere il naso. Ma ancora più vicino alla punta del nostro naso ci sono delle realtà che meritano di essere rimosse e annientate, la volontà e la determinazione per farlo bisogna ancora oggi “inventarla”. Non pensiamo solo a quello che avviene a Roma, mobilitiamoci per quello che succede a casa nostra.

      • Cortesemente , se può dare informazioni precise su come e dove poter iscriversi per l’azione della mobilitazione popolare quì a Cerignola, le sarei molto grato.
        Grazie

    2. Scusate ma a noi cerignolani cosa ci importa se in Italia hanno arrestato il primo mafioso o il primo camorrista, penso che il problema principale della nostra citta’ e’ la micro criminalita che purtroppo colpisce il ceto medio-basso della societa’ nonche le nostre coscienze,non credete?

    3. @felice: scusami, ma è allucinante quello che dici! Se ci sono mafiosi perfino in Parlamento come pretendi che non ci siano a Cerignola, Canosa, Trani ecc…? Questo menefreghismo è assurdo!

    4. per il sig. Bluunas o come cavolo si chiama prima di darmi dell’ottuso legga bene e capisca bene il senso del mio post.

    5. Salve,
      ho scoperto solo da poco questo sito, ma mi sembra dinamico e cerco di dare il mio modesto contributo. Applaudo a Preambolo per una disamina puntuale, ed ironica. Da Cerignolano doc, assisto con tristezza ad un deperimento ed un avvilimento di ogni atteggiamento civile all’interno di questa città.
      Avendo la fortuna di viaggiare molto per lavoro, scopro sempre più spesso che noi, pur amando questa città, in realtà facciamo sempre meno per difenderla.
      Mi spiego meglio..
      L’indifferenza che ogni giorno dimostrano i tutori e gestori di quello che dovrebbe essere l’ordine, di fronte a tutte quelle forme di controllo normale e spontaneo che il moderno vivere civile impone ha due conseguenze.
      – Una, intrinseca: a fronte di una sanzione non applicata, il reato di fatto diventa inapplicabile (chiunque gira senza casco, non pulisce le feci del proprio fido, non rispetta lo stop, non fa la differenziata, sporca senza pensarci due volte ecc. ecc -la lista è lunghissima-) perchè sa di non rischiare nulla;
      – l’altra, peggiore se vogliamo, ha un aspetto anti-pedagogico: risulta difficile spiegare a mio figlio che è necessario indossare il casco quando nessuno lo indossa, e soprattutto quando -in questo esempio-, il vigile urbano finge di guardare dall’altra parte di fronte al motorino che impenna e quant’altro (con tutto il rispetto per la classe dei vigili, ma questo accade).
      Nasce in questa maniera tra gli adolescenti e non solo, una sorta di moda verso il proibito. Tutto è permesso. ed il confine è sempre più largo -basta guardare qualsiasi parlo pubblico di cerignola per farsene una idea-.
      L’eccessivo permissivismo (per usare un eufemismo) con cui le forze dell’ordine e sopra di loro la classe politica gestisce questo territorio non può portare a bene.
      Ma non dobbiamo dimenticare che la classe politica è al palazzo perchè noi l’abbiamo messa li. E se è li, DEVE GARANTIRE il funzionamento dei servizi e delle istituzioni.
      Quindi ben venga una mobilitazione, ma che coinvolga tutti e che sia diffusa pubblicamente (e non in privato su face) portando anzi OBBLIGANDO la classe politica a tener conto delle osservazioni e del malcontento dei cittadini.
      Aperta qualsiasi strada in questa direzione (Una possibile strada per far alzare la voce del “cittadino medio” troppo impegnato a lavorare per trovare il tempo di andare in comune a protestare, può passare proprio da siti internet di raccolta dei disagi del cittadino e di trasmissione di tali disagi alla classe politica. Con obbligo di risposta.. di soluzione).
      Certamente così non possiamo andare avanti.
      Buonasera

    6. Alamo ha perfettamente ragione! La mobilitazione, ma continua e ripetitiva, deve puntare anche a risvegliare le coscienze della moltitudine di persone che lavora per la comunità perchè non tutte sono prive di amor proprio! Bisogna spingerle a denunciare tutti i comportamenti e gli inividui che pregiudicano la sana e giusta gestione della cosa pubblica! Bisogna spingere anche tutti i cittadini a comportarsi con maggior senso di responsabilità e senso civico nei riguardi della comunità partendo dall’interno della propria famiglia! Non è più tempo di dormire ma di adoperarsi per il bene comune!

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