Nella mattinata di oggi, venerdì 9 Settembre, nella sala del Sindaco Antonio Giannatempo, si è tenuta una conferenza stampa per rendere pubblica la firma dell’accordo tra Comune e Acquedotto Pugliese. Si è parlato del Plesso sito in via dei Mille, di proprietà di AQP, valutato 2,5 milioni di euro. La società di erogazione idrica non è riuscita ad ottenere una simile cifra e ha chiesto aiuto al comune per poter attuare una manovra che portasse, nelle tasche della società, liquidità. In un periodo di forte crisi economica, all’orlo della recessione europea e mondiale, era quantomeno difficile, a detta del Primo Cittadino, poter acquistare direttamente l’immobile. Perciò si è pensato di attuare un piano di rivalutazione conveniente per entrambe le parti. L’accordo durerà tre anni e prevede la seguente dinamica: il comune s’impegna a cambiare la destinazione d’uso del palazzo in zona B2, cioè area residenziale, commerciale e terziario, mentre l’AQP garantisce il 50% della plusvalenza realizzata sui 2,5 milioni di euro al comune, per la futura vendita dell’immobile. Chiaramente saranno sottratti dal guadagno, le spese sostenute. Inoltre, sempre la società pugliese, eroga immediatamente 152.327 euro al Comune per la realizzazione del servizio idrico presso alcune zone della città. Si tratta nello specifico del tronco su via Cremona e via Mantova, di quello sul prolungamento di via Falcone, e sulla strada Torre Quarto. Una manovra che evidentemente soddisfa tutti, a giudicare dalle parole di Giannatempo: “era l’unica cosa possibile da fare, per realizzare subito gli interventi nelle zone della città, con una liquidità che non sborsa il comune. Inoltre, con la rivalutazione dettata dal cambio di destinazione d’uso, il comune si garantisce la possibilità di guadagnare dei fondi utili per le casse comunali, specie in un momento di crisi come questo”. Presente per la firma, anche Alessio Alfonso Chimenti, responsabile area logistica e acquisti dell’Acquedotto Pugliese, il quale non nasconde una moderata soddisfazione per la firma. Ai microfoni de Lanotiziaweb rivela: “dire che siamo soddisfatti è un po’ azzardato. Certamente non avevamo molte strade percorribili e inoltre dobbiamo cercare, proprio per la politica aziendale che stiamo attuando, di creare quanto più possibile liquidità dai vecchi plessi di nostra proprietà. Potremmo dirci soddisfatti quando avremo concluso la vendita dell’immobile, speriamo nel minor tempo possibile. Al momento non ci sono ancora offerte ma siamo fiduciosi”. Una riunione davvero breve ma intensa per quanto emerso. La crisi delle casse comunali ha permesso una manovra conveniente, se considerata nel breve periodo. Una soluzione più azzardata avrebbe consigliato di acquistare il plesso dall’AQP per poi attuare una manovra di rivalutazione e rimpinguare le casse comunali con una plusvalenza di oltre il 100% dell’investimento, nel medio periodo. Per il momento il comune prende questo anticipo e si avvia a dare un servizio necessario ad alcune zone della città. Per il futuro sarà solo il tempo a dirci se la manovra è stata intelligente oppure no.