Sabato notte la Scuola Media Padre Pio sita nel rione Fornaci è stata vittima di un furto. L’ennesimo in una scuola. Fatto strano è che si tratta di una zona frequentata, poichè proprio dinanzi alla scuola in questione spesso rimangono ferme diverse auto in stile “drive in”. Nell’accaduto sono stati portati via cinque computer per la postazione linguistica, una lavagna elettrica e diverso altro materiale. Non si tratta del primo furto alla Padre Pio, come non è la prima volta che si ruba in una scuola. Resta da chiedersi se queste cose possono essere evitate e magari come.
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E’ strano che non ci siano commenti a una notizia fastidiosa e deplorevole come questa. Rubare in una scuola e magari trovare anche qualcuno disposto ad acquistare il materiale rubato e necessario all’educazione dei nostri figli… O forse non è è proprio del tutto strano, considerato che nel nostro “povero” e “malandato” paese forse la maggioranza dei cittadini si è abituata a tali notizie e pensa che sia ormai normale rubare e sottrarre ad altri, depredare, rovinare…. E’ anche difficile pensare che una scuola non riesca ad adottarsi di un corretto e moderno impianto d’allarme.
Mi rivolgo al dirigente della scuola Padre Pio e dò uno spunto: si faccia sponsorizzare da qualcuno, noi (di Prisma) lo abbiamo fatto all’asilo di Via PO, visitato dai ladri per decine di volte, per decine di volte aggiustato, riparato, riaggiustato, per tante volte ignorato da chi, con responsabilità pubblica, avevo l’obbligo di provvedere e non lo ha fatto.
Nel 2010, noi di Prisma abbiamo omaggiato, insieme alla ditta Aucello, la scuola di Via PO, di un impianto d’allarme di ultima generazione.
Non aspettate più che il sitema pubblico vi aiuti, provate a guardarvi in giro e forse, vi auguro risolverete il problema con tempestività.
C’è tanta gente oggi dotata di ricchezze inutili e fine a se stesse. Che si cominci, un pò tutti e quando se ne hanno le possibilità, a essere un pò più generosi.
In fondo l’obiettivo da raggiungere e “solo” una città migliore di quella attuale. Oggi davvero brutta.
Pietro Ruocco
Purtroppo sig.Pietro ciò che ha fatto lei è un gesto utilissimo, ma che non trova riscontro da (credo) nessuna altra parte. Gli stessi dirigenti scolastici dovrebbero capire che in un territorio difficile come il nostro devono destinare parte dei finanziamenti che ricevono per i vari PON nel potenziare i propri sistemi d’allarme, ma invece non lo fanno. Perchè? Hanno troppa fiducia che la gente possa cambiare? Speranza vana, ahimè
E’ giusto sponsorizzare una scuola, ma quante altre aziende nel nostro territorio sarebbero disposte a spendere dei soldi per qualcosa in cui non c’è un tornaconto? Mi auguro che qualcuno raccolga questo spunto per darsi da fare come ha fatto lei…le cose in città non possono cambiare se il popolo non si rimbocca le maniche e comincia a dare una mano
Gentile sig. Francesco, La ringrazio dell’apprezzamento, ma vorrei anche dirle che l’operazione fatta presso la scuola di Via PO è assimilabile a ciò che oggi molte azinede fanno. Si tratta di interventi nel campo del sociale, definiti di “marketing sociale”.
Il marketing sociale è profondamente diverso da quello commerciale per valori e finalità. Nel marketing commerciale si ricerca un vantaggio economico per chi vende (ovvero per chi attua l’iniziativa), mentre nel marketing sociale l’obiettivo primario è ottenere un beneficio – sociale, di salute – per i destinatari del progetto. (definizione di Philip Kotler)
Dunque l’obiettivo è dare beneficio ad una moltidudine di persone. E questo non è poco… Il vantaggio che l’azienda riceve è l’apprezzametno sociale, ed anche questo non è poco….
Oggi, specie al nord Italia è frequente vedere l’adozione di piazze, rondò, parchi e monumenti da parte di aziende.
Molto si potrebbe fare nel campo della scuola. Basterebbe unirsi e definire dei progetti “fattibili”, ove il pubblico (spesso) non riesce o non vuole….
Cordiali saluti.
Pietro Ruocco.
VIGILANZA ARGO SOC. COOP.
La nostra Cooperativa di Vigilanza nel suo piccolo per l’asilo di Via Po ha collegato l’impianto di allarme con la sua centrale Operativa e il relativo servizio di Vigilanza è stato fatto sinora a titolo gratuito.
Scusami Caro Peppino, per non aver citato te e la Coop. Argo, della quale sei responsabile, nel piccolo, quanto utile progetto di “protezione” della scuola di Via Po. Peraltro, il vostro compito sembra non dover avere scadenza e pertanto è quanto mai utile. E’ davvero incredibile come ormai il sistema pubblica non riesca più a dare servizi a noi cittadini. In una logica di “problem solving” ben vengano queste iniziative.
Pietro Ruocco.
La verità è che fino a quando ci sara un solo Cerignola disposto ad acquistare merce rubata i furti continueranno.
Intendevo scrivere Cerignolano.
Bisogna saper dire di no quando qualcuno propone “falsi affari”. Dietro quelle offerte a prezzo conveniente, spesso proposte nel chiuso di garage e abitazioni, si nascondono spesso furti, ricettazioni e truffe.
Non è solo abitudine “cerignolana”. E’ che speso si confonde il risparmio che può venire da un acquisto incauto di merce rubata, con la possibilità (che si ritiene legittima e necessaria) di poter ottenere un risparmio.
Purtroppo così facendo si commette un reato e si consente a chi ruba di chiudere proficuamente il circuito delittuoso.
Pietro.