«Un’altra giovane vita immolata per una guerra di cui ormai abbiamo smesso di contare le vittime. Mario, un soldato, un giovane lavoratore della nostra terra che non farà più ritorno nella sua Ortanova tra i suoi affetti. Al cordoglio, al sostegno ai famigliari e a tutti i suoi cari voglio aggiungere – afferma Elena Gentile – l’auspicio mio personale affinche’ sia messa rapidamente fine a questa interminabile storia di morte e di dolore che ha colpito piu’ volte la nostra Regione e il cui senso ormai è diventato drammaticamente in comprensibile e quindi insopportabile».
Il primo pensiero è rivolto per il militare,, nostro conterraneo, che ha perduto la vita a causa di un fatale incidente in una zona dove svolgeva la sua attività.
Unirsi al dolore della famiglia per l’immatura perdita è un doveroso atto di cristiana è solidale umanità. La scelta di rispondere alla chiamata in una zona di operazioni militari deve essere considerato un alto e nobile impegno, che si è trasformato in una missione di morte, che avrebbe potuto verificarsi in altro luogo della terra. Onore al giovane che ha perso la vita, suo malgrado, nell’adempimento del dovere. Nessuna strumentalizzazione dovrebbe essere concessa a nessuno. Viva l’Italia.