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    Giannatempo: “EcoCapitanata non lo faccio riaprire. Su Tressanti vigilerò come non mai”

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    Non molla la presa Antonio Giannatempo sulla questione ambiente. Anzi vede e rilancia. Assente durante il sit-in di sabato per motivi personali, il primo cittadino non ci sta a lasciare la palma da “ambientalisti duri e puri” in mano ad opposizione o a consiglieri e assessori di maggioranza in ordine sparso. Le affermazioni del Sindaco Antonio Giannatempo, raggiunto in esclusiva da lanotiziaweb.it, spiazzano per chiarezza ed intransigenza. «EcoCapitanata non la faccio riaprire – afferma perentorio il primo cittadino -. Ho chiesto alla Regione di ricontrollare tutto l’iter autorizzativo. Se ciò non dovesse bastare e se, cioè, EcoCapitanata otterrà il nulla osta definitivo, non mi fermerò qui. Per legge, infatti, nessun inceneritore può essere installato in zone industriali di secondo tipo. E la zona industriale di Cerignola, che all’epoca non lo era, oggi è di secondo tipo». Dichiarazioni importanti, alla luce di quelli che sono e che potrebbero essere i problemi ambientali in terra di Capitanata, soprattutto nella prospettiva dell’accensione prossima dell’impianto del gruppo Marcegaglia. Ed anche sull’ecomostro impacchettato e regalatoci dalla lady di ferro di Confindustria, e in merito al quale in molti cominciano a mormorare che il vero affare sia stato quello di costruirlo piuttosto che di metterlo in moto, Giannatempo decide di scoprire le carte: «Da amministratori dobbiamo essere pragmatici. In tema di inceneritore il Comune non ha poteri. Le autorizzazioni le hanno date Manfredonia, la Provincia e la Regione, nonostante il nostro parere negativo alla conferenza dei servizi. Noi – continua il primo cittadino – tra le accuse di tutti, abbiamo inoltrato il ricorso e abbiamo proposto una commissione di controllo che rappresenti il comune di Manfredonia e quello di Cerignola, oltre ad un ambientalista. Attraverso i controlli, se, come si è verificato per EcoCapitanata, non si rispettano i parametri consentiti per le emissioni, c’è la possibilità di bloccarlo. Allo stato attuale delle cose però possiamo solo vigilare e controllare».

    Un primo cittadino in versione ‘barricadera’, dunque, che, lontano dal populismo di “ambientalisti last-minute”, decide di metterci la faccia. Il tema, quello ambientale e quindi quello della salute, è delicato. Fino ad adesso non ha mobilitato masse di cittadini, ma è pur vero che in tema di responsabilità politiche, la ‘questione inceneritori’ rappresenterebbe una clava perennemente in mano alle opposizioni, da tenere sempre pronta e da agitare al momento giusto contro il primo cittadino. Ma c’è anche una questione tutta interna alla maggioranza che ha spinto Giannatempo a metterci la faccia. Sembrerebbe, infatti, che al primo cittadino non siano andate giù alcune iniziative isolate e non concordate prese da alcuni rappresentanti della maggioranza (come ad esempio la raccolta fondi pro Comitato organizzata da Moccia e Palladino), giocatori in solitario di una partita che, invece, Giannatempo vorrebbe più “di squadra” e soprattutto combattuta più sul fronte istituzionale che non su quello meramente di piazza. Proprio domani, intanto, il Consiglio Comunale sarà chiamato ad esprimersi sull’O.d.G. sull’emergenza rifiuti proposto da Partito Democratico, Cicogna e Moderati per Tonti. Anche sul punto Giannatempo si gioca la carta “green”: “La strategia ‘Rifiuti zero’ avrà tutta la nostra attenzione”.

    6 COMMENTS

    1. Questo è quindi il modo con cui il primo cittadino!!! di Cerignola ha inviato le lettere di licenziamento ai dipendenti di Ecocapitanata…che tatto e che umanità.Ma è giusto fare questi tipi di comunicati senza pensare neanche per un secondo che si mina la serenità di intere famiglie?Invece di comunicati per salvare faccia e facciate, non sarebbe stato civile contattare le parti interessate per un dibattito più serio e meno propagandistico?????Al sindaco la palma d’oro per inciviltà e scorrettezza.

    2. Giannatempo, non sapendo come uscire da questa situazione, spara cavolate a non finire.
      1) Dice che Ecocapitanata non la fa più aprire; poi ammette che la decisione non spetta a lui ma alla regione;
      2) dice cha la nostra zona industriale è di secondo tipo e quindi per legge non è possibile installare inceneritori; poi afferma che quando Ecocapitanata fu costruita, la zona ind. non era di secondo tipo.
      CONFUSIONE, IMBARAZZO ED INCAPACITA’ TOTALE !!!!!!

    3. sì, ma non sapete di cosa parlate e sparate voi sentenze a raffica.
      Oggi per riaprire Ecocapitanata avrebbe bisogno del permesso delComune, dopo l’ok di Arpa e Regione, se arriva.
      Quanto alla delicatezza, quando dice che l’azienda non riaprirà, intende chiaramente come inceneritore, giacchè più volte è stato ribadito che sarà convertita in altro, quindi salvando le forze lavoro.
      Basta che parlate a cavolo voi, mica capite o vi informate

      • a natale ci si aspetta un regalo o se sei cattivo un pò di carbone ma ci si aspetta direttamente il veleno.

    4. Per stm acces che sarà senza ombra di dubbio un addetto all’Amministrazione, considerando il contenuto ed il borioso modo di porsi. resta comunque un dato che il comune denominatore che non sta nella quantità di persone o istituzioni sono intervenute sul caso Ecocapitanata, ma il becero modo di gestire tutta la questione. Come primo cittadino spettava e spetta il compito di salvaguardia della salute pubblica, per mezzo delle funzioni esistenti sul territorio, che devono essere chiamate in causa in presenza di un contenzioso o un “pubblico allarme”: inquinamento!
      Materia per la quale questa e quella Amministrazione sono sempre state MOLTO SUPERFICIALI. Oggi si è nella completa amnesy, non si riesce più atrovare una soluzione in grado di “non ignorare” il problema con il classico atteggiamento “la testa dello struzzo nella sabbia”, ma consideri a 360° tutte le parti in causa. Da primo cittadino, per una volta applichi quella buona porzione di materia contenuta nella parte alta e che risulta delimitata da due orecchie: il cervello; penso che ne abbia a sufficienza!

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