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    Il Comitato di via XXV aprile interpella il Sindaco a proposito dell’area verde

    Pubblicato il

    Ci è giunta in redazione una lettera, firmata dal Comitato di Via XXV Aprile, già indirizzata al sindaco Antonio Giannatempo. Nella corposa missiva, che si riporta integralmente, il Comitato formula delle proposte tese a recuperare l’area verde sita nella zona, restituendo decoro ad un parco che è diventato, si sostiene, invivibile a causa di escrementi animali, insetti ed una più generale incuria. Si sollecita il primo cittadino ad intervenire: in caso contrario si richiede l’autorizzazione per l’adozione del verde pubblico di interesse per recuperare il citato parco.

    AL SIGNOR SINDACO
    Dott. Antonio GIANNATEMPO

    Il Comitato di cui sopra, visto il degrado che veste ormai da anni il “parco pubblico” sito in via XXV Aprile, le chiede di accettare il presente progetto architettonico. Trattasi del progetto di sistemazione a verde della area di via XXV Aprile, che Lei vorrà far suo con l’emanazione di un Regolamento da sottoporre all’esame del Consiglio Comunale.
    Tale Regolamento si basa sulle seguenti premesse:
    1. Il verde è un patrimonio comune, è un valore fondamentale da tutelare per preservare e migliorare la vivibilità presente e futura della città e del suo territorio.
    2. Le aree verdi, i parchi e i giardini accompagnano il vivere quotidiano nelle nostre città ed assolvono importanti funzioni: contribuiscono a regolare gli effetti del microclima, incidono favorevolmente sulla depurazione dell’aria e delle acque, fanno da barriera ai rumori, hanno un’azione antibatterica, di difesa del suolo e di conservazione della biodiversità. In più, rappresentano spazi gradevoli per sostare, passeggiare, giocare e riflettere.
    3. Il presente regolamento è uno degli strumenti prodotti nell’ambito di un processo complessivo che, sotto il nome di “CERIGNOLA, CITTÀ GIARDINO”, definisce la volontà dell’Amministrazione comunale di progettare e realizzare, anche attraverso la definizione di un PIANO DEL VERDE URBANO, un modello di gestione del verde efficace, efficiente e partecipato.
    4. Le norme contenute nel testo disciplinano il verde urbano pubblico e privato e le aree incolte, al fine di garantirne la protezione e la piena valorizzazione con interventi di conservazione, progettazione, sviluppo e promozione attuati nel rispetto della vegetazione e degli habitat in cui questa si sviluppa>>.

    Infatti, codesto Comitato ritiene che il “giardino pubblico” di via XXV Aprile dovrebbe, in particolar modo, per i BAMBINI che ci vivono, diventare un’area verde, attrezzata o meno, la cui funzione primaria è quella del riposo e dello svago. Altre funzioni compatibili saranno indicate su cartelli posti all’ingresso dell’ area; gli escrementi degli animali dovranno essere prelevati dal diretto proprietario in caso contrario sarà oggetto di sanzione amministrativa, come avviene in tutte le città civili d’Italia. Si ritiene, che codesto Comune debba effettuare uno sradicamento o abbattimento di alberi di alto fusto con circonferenza maggiore o uguale di 40 cm o valutate caso per caso, visto che allo stato dei fatti, ormai le radici hanno modificato sia i marciapiedi che la viabilità ed hanno di fatto oscurato l’illuminazione esistente. Riteniamo che Lei, signor Sindaco, debba avviare ogni utile Iniziativa per la tutela del patrimonio arboreo cittadino e delle aree a verde. A tal riguardo, sottoponiamo alla sua attenzione quanto segue. Il patrimonio verde di cui dispone la nostra Città, è sempre più al centro di considerazione ed attenzione da parte dei cittadini e non da amministratori e politici che nel tempo si sono succeduti. Volendoci occupare direttamente di tale patrimonio, in modo particolare dei patrimoni arborei, è necessario ricordare che essi contrappongono alla loro innegabile valenza estetica, una serie di problematiche, non indifferenti, legate alla tutela della pubblica incolumità che rendono veramente articolato e specializzato il lavoro di chi è incaricato al loro governo. In linea generale, molto schematica, si può affermare che la tutela di un “elemento verde”, inteso come giardino, viale alberato, parco o semplice albero, può essere posta in atto in modo prevalentemente emotivo oppure razionale. Emotivo nel momento in cui dà libero sfogo ad azioni di tutela dettate più dai sentimenti del momento che da un’analisi critica delle circostanze: si pensi all’incatenamento ad un albero per impedirne l’abbattimento. Razionale, nel momento in cui si tende a prendere in considerazione ogni elemento prima di procedere verso una determinata decisione operativa. La tutela emotiva può essere accettata, seppure non condivisa, quando posta in essere dal cittadino e da figure carenti di nozioni tecniche specifiche, è però fondamentale che i preposti alla gestione dei patrimoni arborei pubblici, esercitino una tutela razionale, in pratica, ricca d’elementi di valutazione e di scelte aggiornate e tecnicamente valide. Per questo la nostra emotività speriamo venga letta con positività dalla S.V. Nel corso degli ultimi due, tre anni e oltre il “Verde Pubblico” non è stato, in particolare per la citata via XXV Aprile, dall’’Assessorato all’Ambiente, sottoposto ad una seria e fattiva analisi tesa al raggiungimento di quei naturali obiettivi da conseguire per assicurare alla Città il governo qualificato ed adeguato del patrimonio verde. Tale Assessorato non ha prodotto ne individuato soluzioni che prevengono o almeno limitino eventuali danneggiamenti. A tal proposito l’Amministrazione Comunale attraverso il PRG all’art. 21 – al punto 21.1.4 – F1/V: Verde Pubblico Attrezzato, ha previsto aree destinate a giardino pubblico attrezzate per la ricreazione ed il tempo libero, prevedendo anche manufatti idonei a migliorare la funzione dell’area stessa, che cosa è stato fatto? Nulla. Infatti, il citato Assessorato Nulla ha previsto e fatto, e negli anni ormai, tale zona è diventata una pattumiera di feci, dove, fino al 13 luglio 2011, nemmeno gli animali osano entrarci. Infatti oggi, con il lavoro dei ragazzi dei bambini della zona, tale parco è stato veramente ripulito, sono stati applicati diversi volantini che chiedono, in particolare, ai possessori di animali di prelevare con apposite bustine gli escrementi e buttarli nell’apposita pattumiera per rendere praticabile agli stessi bambini l’utilizzo di tale parco. Che ne pensa la S.V. di inviare i vigili urbani a far rispettare tale norma? Tornando al citato Assessorato, questi non ha previsto nessun controllo degli interventi in prossimità degli apparati radicali al fine di normalizzare i controlli fitostatici degli stessi. Oggi e facilissimo in via XXV Aprile trovare marciapiedi sovraelevati, mattonelle mancanti, ecc… tutto a causa delle radici degli alberi che ormai sono a pochi centimetri dall’uscire allo scoperto, con gravissimo pericolo per i passanti che, in caso di incidente, il Comune è tenuto a risarcire. Per tali considerazioni, questo Comitato ritiene che la S.V. deve attivare il citato Assessorato per raggiungere il primario obiettivo della tutela del “Verde Pubblico”. In altre parole quello di gestire e tutelare, nel tempo, il proprio considerevole patrimonio, prevenendo, per quanto possibile, ogni forma di degrado o danneggiamento, appare non più rinviabile. Il verde orizzontale (prati, fiori, tappezzanti, …) può essere rapidamente reintegrato nella qualità e nelle dimensioni volumetriche, non può dirsi così per il verde verticale: infatti, il patrimonio arboreo è l’unico elemento, fra quelli impiegati in ambiente urbano, non subito reintegrabile. Se non si interviene con celerità gli alberi di questa via sono desinati a morte sicura. Inoltre, l’ambiente urbano è notoriamente inquinato da numerosi fattori che limitano le naturali capacità di difesa delle alberature, rendendole, estremamente, soggette a malattie e fisiopatie e tali alberi ormai sono ad un passo da tale fine. In aggiunta a ciò, i vari lavori e di scavo, effettuati su sopraservizi e sottoservizi, in prossimità di filari alberati, di frequente, vanno ad interferire con la chioma e con gli apparati radicali dei soggetti arborei. I traumi alla parte ipogea di un albero sono particolarmente difficoltosi da controllare e valutare, non solo nel momento in cui si verifica il trauma, ma anche e soprattutto nel tempo. Pertanto, essendo il compito d’istituto prioritario quello della tutela della pubblica e privata incolumità, diviene importante sviluppare ogni iniziativa realizzabile e concentrare ogni sforzo sulla tutela e salvaguardia delle parti aeree, ma soprattutto degli apparati sotterranei delle alberature, ciò in giusta ragione, per il duplice danno, che può riguardare gli apparati ipogei danneggiati o addirittura recisi:
    1. La stabilità fisico/meccanica risulta decisamente compromessa nell’ipotesi di recisione delle radici primarie, con l’indiscutibile rischio immediato, ma soprattutto futuro, della tutela della pubblica incolumità, a cagione del probabile, o comunque possibile, improvviso schianto anche di soggetti interi;
    2. Lo stress fisiologico, successivo e conseguente alla recisione e mutilazione dell’apparato ipogeo assorbente, fa conseguire in linea diretta ed ineluttabile il rallentamento, anche accentuato, dell’attività di crescita dell’albero.
    3. Ne consegue che, in particolare modo, nel periodo estivo le alberature così compromesse, accusino sintomi diffusi d’appassimento della chioma, che può, ragionevolmente, determinare un avvizzimento cronico, quindi irreversibile, con la conseguenza della morte della pianta. Comunque se pure non dovesse, il danno, spingersi all’estrema conseguenza, l’aspetto estetico – ornamentale, e quindi funzionale, dell’alberatura, risulterebbe fortemente compromesso. Da tali concrete considerazioni e valutazioni, trova scaturigine la necessità di disciplinare opportunamente ed adeguatamente le attività di scavo che vanno ad interessare nella loro prossimità le alberature e le aree verdi della Città.

    SONO QUESTE LE RAGIONI CHE HANNO PORTATO QUESTO COMITATO NEI GIORNI SCORSI A PULIRE LA CITATA AREA PUBBLICA CON IL FATTIVO AIUTO DEI BAMBINI DEL LUOGO (VGS FOTO E VIDEO SU VARI SITI INTERNET QUALI You Tube . Dalla S.V. non ci aspettiamo una risposta negativa, ma se la risposta fosse: “NON CI SONO SOLDI” questo Comitato Le chiede di rilasciare apposita autorizzazione per l’adozione del verde pubblico di interesse per poter attuare ogni utile iniziativa per la salvaguardia ed il recupero del verde. La preghiamo, a titolo di legge, di dare fattiva risposta, in assenza di tale risposta questo Comitato riterrà il silenzio/assenzo come autorizzazione per eseguire i citati lavori. In virtù di una sua fattiva risposta, che Le chiediamo un’autorizzazione che contenga: durata degli interventi, le misure di tutela della vegetazione e degli arredi. A margine, si sottolinea che, in questi giorni sono stati effettuati degli scavi per il ripristino della rete fognaria. La ditta appaltatrice durante gli scavi, vista l’impossibilità di evitare la rimozione di radici, non ha minimamente avvisato e chiesto all’ufficio che gestisce il “Verde Pubblico”, come operare in tal senso. Anzi la citata ditta a disatteso i normali standard di asporto di tali radici che prevede che queste devono essere asportate: taglio netto (e non a strappo) con motosega o cesoie, provvedendo alla tempestiva disinfettazione delle superfici da taglio per mezzo di opportuni anticrittogamici che devono essere distribuiti più volte sulle superfici interessate dai tagli e lasciati asciugare il tempo necessario (3 ore circa). Di tutto questo nessuno del Comune, come farebbe un buon padre di famiglia, non ha controllato stato dei lavori e modalità di esecuzione. Tali alberi, ormai al degrado assoluto, richiedono un limitato numero di tagli annuali avente destinazione in prevalenza ornamentale e non solo.
    IL COMITATO DI VIA XXV APRILE

    6 COMMENTS

    1. incrediibile….ormai i cittadini si sostituiscono ad una Amministrazione attenta solo a “pochi”! Ottime proposte nell’ottica di quel principio disussidiaretà che deve ispirare il governo partecipato della città.
      Di questo principio ne avevo parlato anhe io in tempi “sospetti”, ossia durante la scorsa campagna elettorale. Ora sono davvero felice che queste proposte giungano dai cittadini sempre più convinti della necessità di organizzarsi in comitati di quartiere per il bene della città.

    2. Il Sindaco mi ha girato la vostra lettera.
      Mi farebbe piacere incontrare i componenti del comitato direttamente in via XXV aprile.
      Purtroppo non ho nessun recapito, cortesemente attendo un riscontro.

      L’assessore al verde pubblico

    3. Buongiorno rubo un minuto per soli tre punti:

      1) è bello vedere la gente che si “sostituisce” all’Ente Pubblico ma non dovrebbe funzionar così!!! altrimenti ognuno si costruisce il suo feudo e poi … ritorniamo nel medioevo!!!! E’ importante anzi importantissima la politica dal basso ma l’amministrazione faccia il suo dovere altrimenti chi amministra andasse a casa!!

      2) Assessore prima dell’incontro vada da solo, con i vigili, i pompieri, con chi vuole lei e faccia sentire l’amministrazione comunale presente iniziando anche a far vedere l’interessamento e poi si pensa agli incontri. La gente vuole fatti e non bla bla bla!!

      3) qualcuno, pensate, ha bruciato le piante secche del posto per sanificare la zona dalla “cacca” (escremento) dei cani e con loro sono andate a farsi friggere anche le belle palme (ecco perchè è l’Ente che deve intervenire)!!! al posto di spendere soldi per una campagna pubblicitaria al vento (quella sul recupero dei resti organici “cacca” dei cani) si poteva spendere quella somma per qualche intervento in città!!!

      dimenticavo: ricordatevi di una parola dello Zingarelli che si chiama manutenzione e che spesso viene dimenticata!!

      saluti ed un mondo di bene!!!

    4. All’assessore Stefano Palladino.
      sono un componente dell’istituendo Comitato di Via XXV Aprile, gentilissimo assessore se anche oggi pomeriggio si fa una passeggiata dalle 17 in poi oltre a trovare i bambini che ormai da oltre 5 giorni stanno ripulendo il giardino, troverà facilmente tutti i componenti del Comitato. comunque posso inviarLe il numero di cellulare, se richiesto, al mio indirizzo mail: reml@libero.it.
      cordiali saluti

    5. bravi, benissimo, i cittadini fanno il loro dovere e lo fanno con passione, e non si stanno sostituendo a nessuno, perchè l’amministrazione, come lo stato, sono loro, e siccome sono molto intelligenti, a differenza di qualche politico “avventuroso”, sanno che non sarà possibile manutere una città senza senso di responsabilità e civico da parte di tutti, nessuno escluso. d’altra parte basta sapere (e tutti lo sanno) come noi cerignolani ci comportiamo quando visitiamo le città del centro-nord. di nuovo bravi, complimenti.

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