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    Il coordinamento contro gli inceneritori: “…e Cerignola smette di fumare!”

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    Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato stampa giunto in redazione, firmato dal Coordinamento cittadino contro gli inceneritori. Nel documento si affrontano la chiusura temporanea dell’inceneritore in Zona Industriale e gli scenari futuri anche per il termovalorizzatore Marcegaglia, confermando e riproponendo la totale e ferma opposizione all’entrata in funzione di tali metodi di smaltimento rifiuti.

    E’ arrivata, come una ventata d’aria fresca nella calura estiva, la notizia della diffida e sospensione dell’attività dell’inceneritore nella zona industriale di Cerignola. Notizia quanto mai attesa dal COORDINAMENTO CITTADINO CONTRO GLI INCENERITORI e da tutta la popolazione di Cerignola, che nei mesi scorsi, durante gli incontri nelle parrocchie e per le strade, aveva ripetutamente richiesto al nostro coordinamento di intervenire su questo grave problema. Si tratta d’un impianto gestito da Ecocapitanata Srl che secondo i rilevamenti dell’Arpa Puglia del 20 luglio scorso, emetteva dal suo camino quantitativi di furani, diossine e pm10 di 16 VOLTE superiore ai limiti consentiti!!!

    Si aveva da tempo il sospetto che la gestione dell’impianto non avvenisse nel rispetto delle normative vigenti, ma la gravità di ciò che si evince dai controlli ci lascia ancor più amareggiati. “La prima d’una serie di richieste, di controlli dell’Arpa, risale ad Agosto 2010”, dichiara l’assessore all’ambiente S.Palladino, mentre ci mostra i documenti che lo attestano. Sembra che in quell’occasione l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente fece sapere che non aveva sufficienti fondi per effettuare i controlli. Così, mentre aumentavano i sospetti e lo sgomento di noi tutti, per la consapevolezza del perpetuarsi d’un grave inquinamento da parte dell’inceneritore, l’Arpa si concedeva 11 mesi prima d’intervenire!!! Considerando che, probabilmente, non sono mai stati effettuati corretti e costanti monitoraggi, quanti e quali gravi danni alla salute pubblica sono stati perpetuati negli ultimi anni dai gestori di questa impresa? Questo inceneritore, vicinissimo al centro abitato e a campi coltivati, è un impianto obsoleto, e probabilmente non a norma, che brucia rifiuti speciali e sanitari, dal ‘94!!!

    L’Arpa con l’atto di diffida e sospensione del 4 luglio, stabilisce che l’impianto dovrà rimanere spento per 2 settimane, durante le quali Ecocapitanata si impegnerà a ripristinare le condizioni che riportino l’inceneritore a funzionare nel rispetto delle norme stabilite dalla legge. Intanto per noi del coordinamento le perplessità sull’iter di questa vicenda sono molte: come ha potuto la regione nell’ottobre scorso concedere l’AIA (autorizzazione d’impatto ambientale) all’impianto, e con questa consentire anche d’incrementare il quantitativo di rifiuti da bruciare? Sembra che in quel momento tutto fosse stato rimesso nelle mani dell’Arpa che avrebbe dovuto effettuare dei controlli a sorpresa entro 6 mesi, che sono poi scaduti ad aprile, senza un niente di fatto. Ed ancora, come potette Antonio  Giannatempo, consapevole come cittadino e come sindaco di Cerignola, dei molti sospetti che gravavano sulla scorretta gestione dell’impianto, rilasciare all’Ecocapitanata, il 5 luglio 2010, l’autorizzazione sanitaria che avrebbe consentito anche un considerevole aumento della quantità di rifiuti da incenerire? Chi s’è macchiato di queste gravi colpe ai danni della collettività, ne risponderà legalmente e penalmente? Così mentre i guadagni per i gestori dell’impianto sono cresciuti, è aumentato a dismisura il danno per la salute pubblica!

    Qualcosa è cambiato, lo dichiara anche l’assessore all’ambiente, da quando si è diffusa la notizia dell’importante manifestazione del 18 giugno a Cerignola, che ha visto quasi quattromila persone, provenienti anche da altri centri della provincia e della regione scendere in strada contro la pratica dell’incenerimento dei rifiuti e la presenza di questi impianti altamente inquinanti, in zone agricole e abitate. Da quel momento alla regione si fanno più attenti, le pressioni sull’Arpa più insistenti. I controlli vengono finalmente effettuati. La conclusione di questa vicenda, per noi del Coordinamento, non può che essere una: l’inceneritore deve restare chiuso definitivamente, non solo fino a ferragosto! Solo questo riuscirà definitivamente a garantire la tutela della salute pubblica! E’ ormai evidente che solo la definitiva chiusura di tali impianti può assicurarci che questi terribili inquinanti non vengano prodotti e rilasciati nell’ambiente a totale ed indiscusso pericolo per la salute di tutti.

    Tutto questo accade mentre all’orizzonte incombe una nuova minaccia: la sagoma tetra del “nuovo” inceneritore di rifiuti nelle campagne popolose vicino Borgo Tressanti. Anche questo, un impianto insalubre di classe 1, che si appresta ad entrare in funzione già nei prossimi mesi stravolgerà l’equilibrio ambientale con le sue emissioni altamente inquinanti, contaminando campi e colture anche di pregio. Una sola certezza per noi: VA FERMATO! I cittadini di Cerignola e della Puglia sono sempre più consapevoli che, uniti nell’indignazione comune, possono operare un cambiamento. Al gruppo Marcegaglia, cui fa capo questo nuovo e pericoloso impianto, ci preme sottolineare di non sottovalutare la contrarietà popolare. Il rischio è alto, per una impresa che ha investito tanti milioni di euro. Quella costruzione potrebbe rimanere lì inattiva per anni a monito delle generazioni future d’imprenditori e politici che vogliano illudersi di trovare in Capitanata e in Puglia un territorio sprovveduto e appetibile sul quale metter le loro avide mani!

    4 COMMENTS

    1. Anche Ecocapitanata e di classe 1!
      Classe 1: impianti che nn posso essere dislocati in zone popolate!

      Il resto leggetelo voi studiando! Grandi scienziati dell ambiente! O politici dell ambiente (vedi la cicogna AL) studiate e meditate

      Cordialmente
      CDR-Q

    2. Il Coordinamento Cittadino contro gli inceneritori ha ripreso le attività a contatto con la cittadinanza con presidi informativi la sera nelle piazze e nei quartieri di Cerignola. Questa sera, invece, siamo a Stornarella, in Piazza Umberto, dove il Comitato ambientale permanente dei cinque reali siti, ha organizzato una doppia manifestazione che inizia oggi è avrà il suo seguito domani sera ad Orta Nova. Interverranno il dott. Giuseppe Mancino, pediatra ed immunologo, e Nicola Abbiuso, portavoce del comitato “Diritto alla salute” di Lavello.
      L’obiettivo delle serate è contribuire alla campagna d’informazione sui danni alla salute pubblica e all’ economia, che arrecherà, qualora entrasse in funzione, l’inceneritore di rifiuti costruito dal gruppo Marcegaglia in località “Paglia”, nei pressi di Borgo Tressanti. VI ASPETTIAMO!

    3. alla luce di quanto accade è necessario sapere con che modalità il comune rilascia le autorizzazioni; la scorretta gestione di ECOCAPITANATA deve essere bene indagata, se l’arpa non ha fatto i controlli chi li ha fatti? in base a quali analisi il comune ha rilasciato l’autorizzazione? il comune gestisce alla stessa maniera anche la discarica?

    4. adriano………..” in base a quali analisi il comune ha rilasciato l’autorizzazione?” ti voglio ricordare che un consigliere comunale del pdl, senza fare nomi, ma che i occupa di agricoltura…..disse che dovevano aspettare a pioggia, poi raccoglierla dalle pozzanghere e farla analizzare, ecco come siamo ridotti…….

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