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    Ladisa: alla Commissione straordinaria si affiancherà quella dei consiglieri

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    I capigruppo si riuniranno lunedì per scegliere i componenti di un organismo che dovrebbe muoversi parallelamente al primo e che svolgerebbe funzioni di controllo e garanzia. Giannatempo: “Anche in questa vicenda si è assistito alla speculazione politica della Cicogna, ancor più grave perché ha alimentato la paura dei genitori dei bambini. Ma se pensano di poter bloccare l’Amministrazione e la città hanno fatto male i loro conti”

    Una commissione consultiva straordinaria deciderà il tipo di analisi che si riterrà necessario eseguire sull’area circostante il centro di cottura della mensa scolastica “Ladisa Spa”, sui pasti forniti e sulle derrate destinate alla ristorazione scolastica, individuerà il laboratorio incaricato di procedere ai prelievi necessari e realizzare l’indagine ambientale e sarà presente a tutte le operazioni di prelievo di campioni del terreno. Lo ha comunicato ieri sera il Sindaco, Antonio Giannatempo, al Consiglio Comunale, spiegando che “è un obiettivo comune garantire agli alunni delle scuole che usufruiscono del servizio mensa, ai loro genitori, ai dirigenti scolastici e a tutti i cittadini, la massima tranquillità sullo stato ambientale dell’area e sulla salubrità dei cibi preparati per i bambini”. La Commissione, che al termine dei lavori presenterà una relazione al competente organo comunale, sarà formata da: Custode Amato, dirigente del settore Ambiente del Comune, che la convocherà e presiederà; Francesco Casamassima, dirigente del settore Politiche Sociali; Angela Paradiso, avvocato addetto all’Avvocatura del Comune; Luigia Distaso, dirigente del II Circolo Didattico, e dai presidenti dei Consigli dei cinque circoli didattici interessati, vale a dire Angelo Dispirito (I° Circolo); Mario Liscio (II° Circolo); Antonio Grieco (III° circolo); Maria Altomare Clori (IV° Circolo); Rosa De Monte (V° Circolo). La commissione sarà coadiuvata dall’ingegnere Nicola Iungo, tecnico esperto in materia ambientale. E’ necessario, per i ben noti motivi, che i lavori procedano celermente. Un’istanza evidentemente non recepita dalla maggior parte dei consiglieri comunali, per i quali è necessario integrare la composizione della commissione con l’indicazione dei nominativi dei rappresentanti dei gruppi presenti in Consiglio. Il miglior modo per perdere tempo utile e rendere farraginosa l’azione della commissione stessa, come ha fatto capire lo stesso Giannatempo.

    Il risultato della discussione è che lunedì 17, alle 9, si riunirà la conferenza dei capigruppo, che proporrà i nomi dei consiglieri della “Commissione di controllo e garanzia sulla mensa scolastica”, un organismo parellelo al primo. I nominativi saranno resi noti al Consiglio Comunale convocato per il giorno successivo. Ieri sera Giannatempo ha ribadito “la validità delle analisi sul terreno commissionate dalla Ladisa. Quando dico che i dati dell’indagine ambientale sono inoppugnabili, lo dico con cognizione di causa. Ma i genitori non si fidano, e per questo abbiamo istituito una commissione ad hoc in cui loro sono rappresentati”. E’ la scuola a dettare l’agenda politica cittadina di questi giorni, tra preoccupazioni reali, reiterati tentativi di strumentalizzazione politica operati sulle mamme e continue sovrapposizioni di ruoli. “I soliti noti speculano su tutto – ha dichiarato il Sindaco – un conto è nutrire timori per i propri figli, un altro è impedire fisicamente ad altri genitori di far entrare i loro bambini a scuola o di prendere i bollini per la mensa. E’ scandaloso, intollerabile giocare con la paura delle persone. Se qualcuno, come Franco Metta, pensa di poter utilizzare a suo piacimento l’emotività della gente bloccando l’attività di quest’Amministrazione, ha fatto malissimo i conti. Siamo qui per produrre, non siamo più disponibili a servire chi non vuole far crescere questa comunità presentando ricorsi e denunce senza senso. Non si può mobilitare tutto il personale del Comune, con le carenze di organico che abbiamo, per esaudire le richieste di chi vuole la paralisi totale per poi addebitarla a quest’Amministrazione. Invito il segretario comunale ed il Consiglio Comunale a rivedere il regolamento riguardante l’accesso agli atti. Non sono possibili né perdite di tempo né ulteriore spreco di denaro pubblico causato dal continuo ricorso alla magistratura da parte della Cicogna”. L’invito alla “parte responsabile dell’opposizione e della città” è “a muoversi in un altro modo, in un momento di grande difficoltà per Cerignola”.

    23 COMMENTS

    1. Non credo che la Cicogna abbia speculato su noi genitori, anzi ha preso a cuore le nostre preoccupazioni a differenza di chi ha concesso permessi non idonei! La ladisa non doveva MAI spostarsi e mettersi accanto ad un inceneritore, e se vogliamo dirla tutta, chi ha permesso di far sorgere un mostro come Ecocapitanata così vicini al paese e per di più nell’agroalimentare, fateci i nomi! Vigliacchi chiunque sia stato a danneggiarci così tanto la vita. Una cosa è certa: non è stato Franco Metta!!!!!!!!!!!!

    2. mentre l’attuale maggioranza senza nessun controllo dell’arpa o di altri enti aveva dato l’ok per aumentare le quantita’ di rifiuti speciali che ecocapitanata poteva bruciare…….e mo si sciacquano la bocca……domenica in piazza duomo alle ore 20……

      • non hai capito: l’aumento della produttività, scientificamente, non coincide con maggiori emissioni dannose. E’ il procedimento di combustione che provoca le emissioni, non la quantità di roba bruciata. ma che ne sai tu… tu parli e basta

    3. Inizio a dare ragione e Metta quando afferma che Giannatempo è ossessionato da La Cicogna.
      Quest’uomo è strano, ormai qualsiasi cosa succede ci ficca sempre in mezzo La Cicogna e Metta.
      Forse non si rende conto in quest’ultimo caso della Ladisa che i genitori si sono mossi autonomamente.
      Come caspita faceva La Cicogna a far confluire 200/300 persone, o anche di più, preparate e documentate, sabato alla riunione indetta fra i genitori e il sindaco?
      Il sindaco non capisce che dietro all’immobilizzo della sua amministrazione c’è un Movimento che invece lavora e si adopera e che sta diventando il punto di riferimento della popolazione.
      Purtroppo è lui che cerca in ogni modo e maniera di far sfigurare La Cicogna inventandosene di tutti i colori e strumentalizzando tutte le situazioni
      Sindaco cerchi di riacquistare un minimo di dignità.
      Come ha fatto ad andare a stringere la mano, complimentandosi per la scelta, a coloro i quali le hanno detto pubblicamente di prendere le distanze dal suo modo di amministrare?
      E su, e basta!!!

    4. Una scelta, quella della Commissione che ha pochi riferimenti storici, ma a quanto ammonta il costo di predetta Commissione? L’ingegnere esperto è un dipendente Comunale? Se è lo stesso che collaborava in Nomisma-FG un esterno! Ma ben venga questa sovracommissione che poi dovrebbe relazionarsi con l’altra Commissione che sarà istituita, ma non si faceva prima a mandare in avanscoperta la Commissione Sanità, che provvedeva insieme a quelli della Commissione Tecnica a monitorare la zona e l’area interna del Centro Cottura. Ai genitori vorrei far notare che le derrate arrivano da Bari siggillate, quindi la “manipolazione” viene effettuata solo ai primi da cuocere a temperatura almeno di 100°. Dal 2005/2006 che la Ladisa cucina in zona Industriale, è vero che bisognava fare i rilievi molto prima, ma quello che più inquieta è che da almeno 10 anni prima si continuano a preparare alimenti a poche centinaia di metri dall’Ecocapitanata (non è l’unico) e solo oggi “per Metta” ci si accorge che non andava bene??????????????

    5. Io penso solo che queste commissioni siano la strada più sicura per non far niente. Ma l’Amm.ne non ha un ufficio tecnico che dovrebbe provvedere a commissionare analisi ad un ente riconosciuto (ARPA, NAS, NOE, Ist. Zooprofilattico); e l’ente riconosciuto non sa quali analisi eseguire? E poi, se c’è questa commissione di cui fa parte anche un dirigente scolastico, significa che occorrono verifiche sulla salubrità dei cibi e che si è autorizzati a non fidarsi delle analisi già eseguite; ma allora, perché quello stesso dirigente scolastico impedisce che da lunedì i bambini possano uscire prima,obbligandoli ad usufruire di una mensa sulla quale si sta indagando? Io non ci capisco niente: cari amministratori, comitati di super esperti, di esperti dell’ultim’ora, smettetela di perder tempo: o ci dite che tutto è sicuro,supportando le vostre affermazioni con serietà e non con prove fornite …dall’imputato o cercate di muovervi in fretta, adottando soluzioni serie e coerenti. Se c’è anche un minimo dubbio sulla salubrità dei cibi (e la costituzione della commissione ci comunica proprio questo) sospendete il servizio mensa, altrimenti tornate a svolgere il vostro lavoro e smettetela di disorientarci.

    6. Per Silvia e Mariarosa, consentitemi di dubitare un po’ di tutto questo baillame che si sta consumando alle spalle di tutti noi. Certamente la salute dei nostri figli è più importante di qualunque iniziativa politica, strumentale, fatta di ammiccamenti e consensi da esigere. Le analisi del cibo e di quant’altro si debba analizzare un controllo alla fonte possono riceverlo direttamente dai tecnici dell’ASL che sono preposti e pagati da noi contribuenti tutti. Quegli stessi tecnici che intervengono quando denunciamo che si sentono miasmi o odori provenire dagli esercizi sottostanti le nostre case, i quali intervengono, senza fare rumore e chiudono l’attività di quella pizzeria o del bar o del negozio che è stato segnalato. I controlli sono eseguiti con puntuale scrupolo, ma forse c’è bisogno di un biologo, analista di laboratorio, quello dall’ARPA o ZOOPROFILATTICO è sufficiente. Ma ripeto che gli alimenti per quello che mi consta provengono da Bari e sono ermeticamente chiusi. Il contatto con il centro cottura avviene all’interno per il cibo in cottura, quindi all’interno dell’area di cottura si può effettuare un controllo circostanziato. Alimenti coltivati nell’area retrostante o ritirata dai contadini della zona non nè esistono.
      Le particelle “volatilizzanti” dovrebbero “presiedere” dietro la porta di qualunque attività: alimentare- agro alimentare- distribuzione- sostanze inquinanti trasportate da autoveicoli- automezzi- dipendenti delle attività circostanti l’Ecomostro o Ecomostri fatti insediare quando quell’area era desertificata. Tutti coloro che si recano nella zona industriale dovrebbero sottoporsi a controllo, in quanto portatori “sani” di polveri sottili, diossina e di quant’altro. Mentre consentiamo la commercializzazione di prodotti alimentari in ogni angolo della città, ad altezza di cassetta, che espongono: Pomodori, verdura (foglie larghe o strette), frutta etc. etc. della quale non conosciamo la provenienza e di come sono stati irrorati. IGIENE PUBBLICA?

      • Sono d’accordo con te: le tue affermazioni coincidono con le informazioni che ho acquisito io. Ma mi disorienta molto il comportamento delle istituzioni: il Comune che non è in grado di fornire argomenti tecnicamente credibili; e la Scuola con i suoi comportamenti incoerenti.

      • non tutti gli alimenti sono ermeticamente chiusi. Come si disse nell’incontro di sabato scorso, per legge gli alimenti devono essere monoporzione e SIGILLATI, per questo motivo noi mamme non potremmo portare noi il cibo ai bambini. Peccato però che non sia così in quanto, almeno i primi, vengono serviti direttamente dai contenitori nei piatti dei bambini…………Mi sembra che non sia proprio la stessa cosa di “monoporzione sigillata”!!!11

    7. domenica sera andiamo a sentire il comizio della cicogna in piazza duomo…..non ci facciamo fregare da quattro olive e due castagne piene di vermi.

    8. ….capisco tutte le motivazioni di tutti, ma la mia domanda è lecita e indispensabile: che ci fa un inceneritore vicino ad una azienda di preparazione dei cibi? qualcuno avrà anche sbagliato! e perchè gli altri non sentono il dovere di riparare? allora sono come i primi!

      • è l’azieda di cottura che si è collocata vicinissimo ad un inceneritore, e se volessimo dirla tutta, perchè non ci informano delle motivazione di queste collocazioni e di chi le ha concesse e non parlo solo del centro cottura ma soprattutto di Ecocapitanata, che darei per vedere chi ha firmato dando il via a tutto questo danno ambietale, rovinando sia la nostra salute che la nostre terre, tutti sanno che i nostri prodotti agricoli non sono più accettati all’estero e vengono svenduti a quattro soldi, fateci i nomi!!!!!!!!!!!!!!!!!

    9. Nessuno ha la verità in tasca! Quello che bisogna fare è evitare le facili strumentalizzazioni. Ricordarsi che da quando è nata la zona industriale, la collocazione dei vari “ecomostri”, la produzione e trasformazione di prodotti agroalimentari che non si lavorano a tenuta stagna, lo stoccaggio di grano; la produzione di olive, uva, grano; la trasformazione di uva ed olive, in olio e vino;
      la produzione di pane. Questi sono solo alcuni dei tanti problemi che attanagliano la mostruosa zona.
      La verità non è depositata nelle mani di nessuno, non servono sermoni e proseliti, occorre agire e tranquillizzare tempestivamente.

    10. Intervengo anche in questa questione, visto ancora la fantascienza che viene inserita nelle notizie di questo bellissimo sito “Lanotiziaweb”.
      ma qualcuno crede che l’inceneritore riaprirà???
      Non pensate che in questo modo non solo la Ladisa ma anche tutto il comparto agroindustriale sia penalizzato, morto, chiuso.
      Ormai la storia fa eco da perttutto, pensate che un consiglio comunale possa decidere di farlo riattivare?
      Se così fosse l’intero comparto industriale agroalimentare farebbe causa a chi ha dato questa autorizzazione.
      Ancora una volta, come nell’argomento della differenziata in agricoltura del signor – dott- ing- Lionetti (non abbiamo ancora capito il titolo e le competenze,)
      “ma questi scienzati che scrivono queste notizie, conoscono la normativa??????”
      Roba da pazzi, da denuncia penale per allarme provocato.
      L’inceneritore non può più aprire!!!!!!!
      Ma a Cerignola quanti genii della lampada ci sono?????
      Strumentalizzate tutto, la guerra su tutto.
      Eppure e così semplice. La norma dice che l’inceneritore lì non può stare. Basta finito, chi avuto avuto avuto chi ha dato a dato a dato (logicamente ironico) scurdatv u passat sit d Cergnoul paesà
      (chi avuto avuto ha avuto, chi ha dato ha dato scordatevi il passato siete di Cerignola …..)

      P.S.
      Ancora clo stesso onsiglio per lo staff di Lanotiziaweb

      Create un coordinamento tecnico prima di far pubblicare le notizie. Logicamente se volete pubblicare notizie a sfondo tecnico e di importanza così ampia.

      Scusate l’intrusione
      Staff
      CDR-Q

      • Prendiamo la prima parte del commento come un complimento sincero e non ironico. Per quanto riguarda il resto, sappiamo perfettamente in cosa incappiamo pubblicando tutto quello che ci arriva. Corriamo questo rischio perché siamo convinti che sia giusto dare voce a tutti per permettere a ogni lettore e cittadino di formarsi una propria idea sui molti argomenti. Ad esempio questo articolo è un comunicato dell’Amministrazione comunale, inviatoci direttamente dall’Ufficio Stampa del Comune di Cerignola.
        Grazie per il tuo intervento e per averci ricordato cosa rischiamo ogni giorno, ne siamo più che consapevoli… Staff!!!

    11. Informazione tecnica per Giacomo:

      Per una garanzia di combustione con poche diossine (cioè sotto il limite consentito da legge), la temperatura deve arrivare almeno a 800 gradi.
      Se una fornace e i suoi annessi e connessi ha una capacità di 10 ed io gli butto 15, il rischio è che prima che si raggiunga la temperatura di 800 gradi ci sia roba non ben bruciata che potrebbe uscire per logica di pressione.
      Anche perchè i bruciatori ausiliari (quelli a olio combustibile-nafta-gasolio-metano) non riuscirebbero a chiudere il ciclo di ben conmbustione.
      Ma attenzione se vai oltre una certa temperatura che normalmente è circa 950-1000 gradi il problema sono i furani.
      Questa è la logica.
      Domanda ma che tipo di inceneritore è quello della Ecocapitanata?
      A forno rotativo, a letto fluido, ecc…

      ma ripetiamo se la preoccupazione è l’inceneritore Ecocapitanata, è un allarme assurdo, non può più aprire.

      Lo staff
      CDR-Q

    12. Comunque i complimenti alla redazione che pubblica quello che gli arriva, così da modo ai lettori di seguire e “commercializzare” il giornale.
      Per CQR-Q è un sollievo sapere che qualcuno dall’alto ci legge.
      Il garante delle pubblicazioni?
      Ma forse qui dalle nostre parti siamo un po’ caserecci ed abbiamo sempre fatto con quel poco che abbiamo “potato”, forse considerati villici e bucolici, in alcuni casi anche un po’ terroni. Chiaro il principio che politicizza gli interventi che si fanno con “comunicati stampa” che poco hanno di professionale della Comunicazione d’Impresa ed Istituzionale, ma credo che Lei o Tu abbiate capito quale sottile e perverso gioco si è insinuato nella nostra “tranquilla” cittadina. Grazie per i suggerimenti, letti nei due interventi.
      L’allarme sociale “Al Lupo al Lupo” è stato innescato.
      Le Commissioni saranno sul territorio per far cessare l’allarme; mentre le strutture Eco-Capitanata e similari saranno collocate altrove, con il consenso del “Grande Vecchio”, che ha la possibilità di mettere la parola fine alla querelle. Grazie per lo spazio riservatomi

    13. E nella commissione non c’è quel genio di Lionetti???????? Nooooooooo non è possibile!!!!!

    14. Perdonaci, siamo in due a scrivere mentre stiamo in pausa,
      Chi è il grande vecchio????

      Inoltre, a Cerignola non avete capito di aver vinto una grande battaglia. Quella dell’inceneritore.
      Ma vediamo, come dici dall’alto, che non lo avete compreso.
      Continuate a far capire che l’inceneritore deve stare in questo luogo dove oggi è presente (per legge può rimanere lì come rottame, sempre che qualcuno dica ai proprietari di fare pulizia del sito) e togliere tutto il resto Centri cottura, agrindustria, che non sapete ma nei loro processi hanno la cottura, ecc.

      Cerignola non sembra proprio piccola da google heart. Poi Cerignola è famosa per la sua unica e sola Oliva venduta ovunque. Ma vi rendete conto, voi fate una lotta contro chi???? L’INCENERITORE NON PUO’ PIU’ APRIRE I BUROCRATI LO SANNO. Forse solo l’assessore ombra e il suo partito politico non lo ha capito.

      Ecco perchè dall’alto sembra tutto una messa in scena politica.
      L’inceneritore apre solo se voi decidete di togliere le aziende dalla zona agroalimentare e di cottura. Ma di questo passo riuscirete nell’intento, visto gli assessori ombra e le stronzate che si leggono.

      Ancora una volta ringraziamo per l’attenzione che dedicate.

      Lo Staff
      CDR-Q

    15. Consentitemi di dubitare fortemente sulla figura dell’ingegner Nicola Iungo, tecnico esperto in materia ambientale, un ragazzo molto vicino agli ambienti dell’UDC…Che furbata di Giannatempo!!! Far passare per neutrale un tecnico dell’UDC, sarà anche preparato, ma che fa parte della maggioranza…Per intenderci…Il marito della proprietaria dell’immobile che ospita la Ladisa, alle ultime elezioni, era candidato nell’UDC…Non trovate qualcosa di molto STRANO e PARZIALE????????????????????? Giannatempo…beccato!!!
      DIFFONDETE LA NOTIZIA!!!!!!!!!!!!!!

    16. Io vorrei dire una cosa in merito alla situazione Ladisa, anch’io sono un genitore e mio figlio usufruisce del servizio mensa, ora come ora penso che è più sicuro far mangiare mio figlio oggi che ieri, sicuramente vanno fatti dei controlli nostri ovvero del comune e confrontarli con quelli fatti dalla Ladisa se i risultati non sono uguali allora li denunciamo, la questione è un’altra che la burocrazia nel nostro paese è lenta anzi lentissima(intendo Italia), per tanto io sono convinto che passerà un’anno prima che inizieremo ad avere delle risposte concrete, volevo ricordare a tutti che la Ladisa ha un contratto con il Comune di Cerignola che scade a Maggio del 2012, per tanto ricordiamoci nel momento in cui andremo a rinnovare la convenzione con la Ladisa o qualsiasi altra azienda che prenderà il servizio della mensa che la lavorazione degli alimenti deve essere fatta da un’altra parte, e questo lo possiamo inserire come requisito fondamentale… dopo di che penso che ormai quel mostro di Inceneritore posizionato nella Z.I. abbia già fatto i suoi danni non solo per noi genitori, per la Ladisa stessa ma anche per tutta la Z.I. stessa considerando che la nostra Z.I. e prevalentemente composta da aziende che trasformano prodotti alimentari del territorio…di chi è la responsabilità non lo so ma so solamente che le normative in materia vengono aggiornati quasi ogni anno, pertanto penso che nel momento in cui attribuiti dei servizi, questi per poterli erogare devono rispettare le normative vigenti in materia del momento, invece il compito di far adeguare le aziende alle nuove normative che escono ogni anno o quasi lo ha la ASL con i suoi Ispettori della Prevenzione… in collaborazione con la Regione Puglia con L’ARPA…

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