Favoritismi e figure sanitarie vicine ai gruppi di potere dell’Asl. La denuncia, che getta ancora una volta ombre sull’attuale gestione dell’Azienda Sanitaria Locale, investita già da polemiche e tagli per la crisi economica, viene dall’Usspi di Foggia. Secondo il segretario provinciale Massimiliano Di Fonso, la Pianta Organica della Asl Fg fù già rideterminata nel 2008 dall’allora Direttore Generale Troiano con 4060 dipendenti, misure modificate poi da Castrignanò e che secondo i sindacati avrebbero favorito la “movimentazione di posti precedentemente non esistenti verso i presidi di Cerignola e Manfredonia con aumento della dotazione amministrativa assolutamente non preesistenti”. La nuova pianta organica estinguerebbe figure professionali regolarmente assunte a tempo indeterminato, come dirigenti medici, collaboratori professionali, infermieri ed ausiliari. “Ciò per consentire un processo di stabilizzazione che antepone “ ultimi arrivati “ a personale già in servizio da anni e regolarmente assunto con procedure concorsuali con rispettivi posti in organico”. L’Usspi è perplesso e si chiede cosa possa nascere da un progetto dove la spesa del personale è al di sotto della media nazionale del 20% e la spesa di beni e servizi apparentemente copre 80% del bilancio. “La Regione Puglia dovrebbe meditare sulla validità di questi strumenti forniti all’occasione, di dubbia validità giuridica e di sicura strategia contabile, alla fine pagano sempre i lavoratori e i cittadini”, afferma Di Fonso.