Pubblichiamo di seguito una lettere del Consigliere UdC Marcello Moccia, sui rifiuti in Zona Industriale. La nota, indirizzata a Sindaco, Presidente del Consiglio e Assessori alle attività produttive, ambiente e sicurezza, arriva dopo un mese dall’ultima segnalazione dello stesso esponente. Ecco il documento completo.
rifiuti abbandonati in Zona Industriale.
Nella precedente lettera aperta, del 21 settembre c.a., chiedevo a tutti i consiglieri “di un maggiore impegno e di dedicare più tempo alla cura della città” agli assessori chiedevo “l’intervento urgente in ogni settore di competenza” e in particolare “di effettuare più controlli da parte della Polizia Municipale in campo ambientale”. A distanza di un mese, e precisamente il 21 ottobre, insieme all’Assessore Palladino abbiamo effettuato una verifica sulla situazione in zona industriale e abbiamo amaramente riscontrato che il lavoro effettuato dalla SIA non è servito a nulla poiché una notevole quantità di rifiuti di ogni genere e certamente non classificabili come urbani o assimilabili sono stati nuovamente depositati intorno ai cassonetti presenti nella zona.
Ritengo che l’amministrazione debba rispondere a questo scempio in modo incisivo poiché si sta perdendo il rispetto civico nelle istituzioni e dell’ambiente e non essendo sufficiente la sola repressione ritengo utile anche una campagna comunale di sensibilizzazione nelle aziende presenti in zona industriale “la nostra città è un pò la nostra casa”. Oggi chiedo all’amministrazione di non aspettare la convocazione del prossimo Consiglio Comunale per la discussione della mozione già presentata il 22 settembre, avente per oggetto l’istituzione di un nucleo di Polizia Municipale Ambientale con competenze in materia di igiene e salute pubblica, ma provveda a portarla in giunta e se necessario, apportando modifiche e/o integrazioni, approvarla in tempi brevi. La popolazione vuole delle risposte immediate, ed è nostro dovere dare delle risposte immediate. Infine, sempre per motivi di igiene e salute pubblica e al fine di evitare pericolose epidemie di malattie infettive, ritengo necessario ribadire che si debba valutare la fattibilità di un’ordinanza sindacale con la quale si vieta a chiunque di rovistare nei cassonetti dei rifiuti.
Certo di una Vs. attenta valutazione, ringrazio.
mi pongo una domanda……ma questi si parlano tramite lanotiziaweb? con tutto il rispetto per il sito, ma non farebbero prima a “tozzilare” alla porta del sindaco e chiedere se e’ una cosa fattibile? che modo strano di amministrare…..da la sensazione che la giunta e’ di una coalizione e i consiglieri di maggioranza di un altra…….ma che fosse veramente cosi? praticamente i consiglieri che contano vanno direttamente e chiedono quelli invece solo addetti a fare numero chiedono tramite “posta”……e tengono faccia?
Personalmente penso la “letterina” presentata su questo sito dal sig. Moccia conferma l’incapacita’ politica da parte dello stesso. Modestamente ritengo che diversi esponenti di maggioranza e di opposizione utilizzano questo sito per fini personali che non aiutano a migliorare il degrado socio-economico in cui versa il nostro paese negli ultimi anni.
Infatti il presidente della Commissione Ambiente Consigliere Moccia e l’assessore all’Ambiente Dott. Palladino parlano come qualsiasi consigliere di opposizione non si direbbe facciano parte del Governo della nostra Città ……..
sembrerebbe che con queste lettere vogliano “lavarsi le mani” e a me sembrano dire (ovviamente è una mia sensazione personale): “noi vogliamo questo e quello ma le nostre proposte non vengono accolte dalla giunta ……….
e grazie…….non collaborano……..sono sfaldati.
Ripresa di un commento già scritto altrove da me stesso.
Una proposta che sia una proposta non si riesce ancora ad avere, se non la solita presa di posizione e proselitismi allarmanti e convenzionali. La proposta che si potrebbe fare è questa:Se differenziare “a regola d’arte” fa bene all’ambiente, a trarne beneficio possono essere anche le tasche dei cittadini. Il Conai riconosce ai Comuni corrispettivi economici a copertura dei maggiori oneri derivanti dalla raccolta differenziata.
Il contributo, secondo il sistema di premialità adottato, aumenta in misura proporzionale alla purezza dei rifiuti di imballaggio conferiti (omogeneità, presenza di materiali estranei non riciclabili): in base all’accordo di programma quadro Anci/Conai 2009-2013, un Comune di 100mila abitanti che raggiunge una raccolta differenziata complessiva intorno al 45%, può ottenere dal Conai corrispettivi economici importanti: da 232mila euro l’anno se il materiale conferito è classificato in terza fascia di qualità (materiali molto sporchi) ma circa un milione per materiale classificato in prima fascia (materiali puliti).
Quindi, risorse preziose tanto più in questo momento di difficoltà per le finanze locali che i Comuni possono destinare al progressivo miglioramento del servizio di gestione dei rifiuti da imballaggio.
L’impegno del singolo diventa dunque determinante per il benessere della collettività. Non sempre però è facile capire come fare la differenziata per conferire in modo corretto i rifiuti provenienti dai sei principali materiali che compongono gli imballaggi ((carta, plastica, vetro, acciaio, alluminio e legno).
L’articolo 192 del d.lgs. 152/2006 legittima l’autorità amministrativa a ordinare la rimozione dei rifiuti e il ripristino dello stato dei luoghi nei confronti di chiunque viola il divieto di abbandono dei rifiuti medesimi e ciò, in solido con il proprietario e con i titolari dei diritti reali o personali di godimento dell’area, ai quali tale violazione sia imputabile “a titolo di dolo o colpa”.