Il Partito Democratico in una nota di oggi manifesta diversi dubbi circa la farmacia di Torricelli. Già nei giorni scorsi c’era stato uno scambio di battute tra Metta (MPC) e Ruocco (MpT), ma oggi il Pd puntualizza su tre questioni importanti, esprimendo forti dubbi circa la bontà della soluzione prospettata per la farmacia nel quartiere Torricelli.
Tempistica. Pare che «la raccomandata della Regione Puglia con la quale si invitava il comune a delibera sulla questione è, infatti, datata 25 febbraio 2011 e il termine ultimo previsto per la presentazione della delibera è sessanta giorni dalla data d’invio della raccomandata. Bisognava quindi deliberare entro il 25 marzo e non il 29 di maggio e la lettera interlocutoria del sindaco non interrompe i termini fissati dalla regione: la delibera, perciò, non può che essere ILLEGGITTIMA». E il Pd preannuncia anche un ricorso proprio in relazione a tale irregolarità.
Ricorso al T.A.R. I democratici ricordano che esiste «un ricorso al T.A.R. sul legittimo interesse del farmacista di Borgo Libertà e sarebbe stato opportuno aspettare la deliberazione del Tribunale amministrativo, che si esprimerà in merito il 13 luglio, rinviando la decisione fino a questa data. Questa è stata proprio una delle richieste fatte dal Pd, che rammenda come «l’ambito territoriale comprende oltre a Torricelli anche il territorio della Borgata e, quindi, probabilmente il proprietario della farmacia – dott. Santoro – non dovrà chiedere nessuna autorizzazione, come la giurisprudenza vuole, per spostare la farmacia nel quartiere».
Farmacia comunale. L’ultimo aspetto riguarda la scelta, ovvero l’opzione della società pubblico-privato. Infatti, come si legge nella nota, «se l’amministrazione avesse voluto seguire un percorso lineare avrebbe dovuto già indicare i criteri per l’istituzione di questa società pubblico-privato che si vuole creare». Dietro questa mossa il Pd mette in guardia da un possibile «affare privato nell’ interesse di poche persone» (e circola già come vox populi un possibile trio ben imparentato), perchè «se il comune avesse voluto dotare la città di Cerignola di una Farmacia comunale avrebbe potuto acquisire la farmacia gestendola in economia e assumendo giovani farmacisti cerignolani». Il partito democratico assicura infine che con tale atteggiamento non si vuole assolutamente osteggiare la possibilità di dotare Torricelli di una farmacia, ma solo evitare che si continuino «a fare affari privati sulle spalle dei cittadini di Cerignola».
Mi dispiace e non capisco come mai i colleghi del PD sono addirittura determinati a fare ricorso affinchè il comune di Cerignola non si doti di una Farmacia Comunale… Sono allibito e non capisco quale sia la strategia politica che sottende una tale decisione… Per bacco! proprio oggi la gazzetta riporta la vendita della seconda farmacia Comunale di San Severo con un introito per le casse di quel Comune di oltre due milioni di euro… Si deve avere proprio una voglia masochista di farsi del male per rinunciare così “a priori” a questa occasione. Attenzione la società e ancora da costituire ebbene io sono d’accordissimo nell’affermare che bisognerà essere più che attenti a ciò che si scriverà nello statuto e nel bando di gara. Ma questo sarà un ulteriore passo in consiglio comunale dove anche il PD potrà avere la sua voce in capitolo senza ora rinunciare ad arricchire la città di un bene ( la farmacia varrà pure qualcosa) che gli viene fornito praticamente a gratis. Devo ripetermi: quanto è lontana questa sinistra da quella che nei primi anni 50 apriva, prima in tutta la provincia di Foggia, una farmacia comunale a Cerignola. E vero: i sindaci di allora si chiamavano Specchio, di Virgilio, Dalessandro, Gammino… e il partito si chiamava PCI… Solo un’ultima curiosità la farmacia di allora venne chiusa e dichiarata decaduta ( il comune non ricavò neanche un centesimo ) alla fine degli anni 70 e sapete come era gestita… in economia ! ossia come PD e Cicogna vorrebbero gestire la farmacia di Torricelli che, speriamo, sia comunale…
Auguri Cerignola
Gianni Ruocco
Questa posizione del PD non fà altro che confermare la situazione di completo sbando politico e di subalternità a Metta che bisogna riconoscergli il merito di aver trasformato la politica locale in una grande aula giudiziaria, con tutte le conseguenze che questa situazione ingenera.Popolo del PD se ci sei batti un colpo altrimenti il tempo per quella specie di partito inesorabilmente terminerà.