“Un atto di responsabilità all’Assessore al Personale, Enzo Pece, dimettendosi, ravvisando che non ci sono le condizioni per un’ulteriore permanenza nella Giunta di Antonio Giannatempo”. Queste la parole di Arcangelo Marro. “L’anomalia politica della componente di Fli in un Esecutivo che si è presentato alle urne con le insegne di Pdl e Udc – continua Marro – esiste e sta creando fibrillazioni reali”. Per questo Marro fa appello a Pece, la cui “distanza” non è solo rappresentata da posizioni su scala nazionale, ma soprattutto “da scarsa sintonia con l’intero progetto di questa maggioranza”.
Per Vitullo invece “il gruppo consiliare condivide il problema politico della presenza di Futuro e Libertà nella Giunta comunale di Cerignola. Sia a livello locale che provinciale è noto che il Pdl si sia espresso chiaramente. La lettera al sindaco Antonio Giannatempo, da parte del coordinatore dei circoli di Capitanata, Gabriele Mazzone, giunse già all’indomani della nomina di Pece, lo scorso ottobre. Nell’occasione venivano sollevate tutte le perplessità di cui oggi continuiamo a dibattere”. Secondo Vitullo il problema sta nel fatto che Pece ha “irritato” più volte la maggioranza pidiellina. “Ripetute ed inopportune esternazioni – fa presente il capogruppo – non hanno fatto che peggiorare la situazione, irrigidendo le posizioni. E poi, ci pare che Pece sia stato più volte in disaccordo con l’Amministrazione della quale, nostro malgrado, fa parte. Prenda lui stesso le sue serene decisioni”. (dichiarazioni da cerignola.it)
“Siamo convinti che a questo punto Giannatempo prenderà atto della situazione – incalza Vitullo – garantendo una rapida e condivisa soluzione. Già dal Consiglio comunale della prossima settimana, si deve procedere con la maggioranza al completo, approvando tutti i provvedimenti di carattere amministrativo non discussi l’11 marzo”. Ma quale sarà la “soluzione” per uscire da questa crisi? E’ certo che Giannatempo, Pece e “i quattro” non hanno ancora trovato l’accordo.