Nel rispondere alla nota di Sinistra e Libertà, l’assessore alla Sicurezza annuncia l’intenzione dell’Amministrazione Comunale di sostituire in futuro gli impianti con rotonde a raso, che verranno finanziate con i proventi delle multe.
Gli impianti semaforici verranno sostituiti da rotonde a raso. Questa è l’intenzione dell’Amministrazione Comunale, esplicitata dall’assessore alla Sicurezza, Franco Reddavide, che risponde alla nota di Sinistra e Libertà. “Se gli impianti semaforici sono spenti – spiega Reddavide – è perché ci siamo resi conto, nel momento in cui li abbiamo riattivati, che comportano a questa città più danni che benefici. Dopo un’attenta valutazione delle dinamiche del traffico urbano, ci siamo convinti che la costruzione di rotonde, che pensiamo di finanziare con i proventi delle multe, potrebbe dare una risposta più efficace in questo senso, costituire una sorta di deterrente alla formazione degli ingorghi stradali”.
L’assessore non si rimangia quel che aveva detto il 3 giugno 2010, quando aveva affermato testualmente: “Il ripristino degli impianti semaforici in via Borsellino, via Melfi, via Ausiliatrice e via dei Mille consentirà di disciplinare più efficacemente il traffico e creare condizioni di maggiore sicurezza per gli automobilisti e i pedoni”. Dichiarazioni a cui aveva fatto effettivamente seguito la riattivazione dei semafori, funzionanti praticamente per tutta l’estate. “Dunque – chiarisce Reddavide – il segretario cittadino di Sel, Giuseppe Schiavone, non dice una cosa esatta quando sostiene che, dallo scorso 3 giugno, i semafori sono rimasti sempre spenti. Sono stati riaccesi e poi nuovamente disattivati, perché abbiamo verificato che, anziché risolvere i problemi del traffico, stavano producendo soltanto un aumento del livello di inquinamento atmosferico, peggiorando la situazione invece di migliorarla. Un fatto testimoniato anche dalle numerose proteste di gruppi di cittadini residenti nelle zone più direttamente interessate, in cui le emissioni inquinanti avevano toccato livelli preoccupanti”. A ciò va aggiunto che anche i semafori, in una città in cui gli atti vandalici non mancano, erano stati fatti oggetto in più occasioni delle attenzioni di chi non sa come divertirsi in modo più intelligente. “Insomma, considerando anche i costi che l’Amministrazione deve affrontare per far funzionare i semafori, abbiamo capito che il gioco non vale affatto la candela, optando per una soluzione alternativa, della cui bontà siamo assolutamente persuasi”.