Prosegue senza sosta il tentativo del PdL di ricompattare una maggioranza ormai sfaldata e di riordinare le idee per dare un senso di coerenza soprattutto al proprio elettorato. Dopo quanto accaduto nella riunione provinciale, con i quattro dissidenti in aperta contestazione col coordinatore provinciale Mazzone, è di pochi minuti fa, infatti, la notizia del rinvio a data da destinarsi, della conferenza prevista per oggi. Oggetto era la discussione di punti programmatici per il futuro del partito. Quindi per il futuro dell’attuale maggioranza. Ebbene il rinvio è stato confermato proprio a margine di una riunione tra i vertici locali, cosa che forse andava pianificata prima di indire la stessa conferenza. Nelle parole del comunicato ufficiale si legge: “La conferenza stampa del Popolo della Libertà di Cerignola è rimandata a data futura, che sarà comunicata entro poche ore. L’esigenza di posticipare è maturata dopo un confronto tra i vertici locali e quelli provinciali”. Nulla di strano fin qui, se non ci fosse la questione dei quattro dissidenti e la palese cattiva organizzazione. Difatti, si prosegue nella nota “da Foggia, è stata espressa la volontà di presenziare alla manifestazione nella quale saranno esposti 8 punti prioritari, rivenienti dal programma che portò alla elezione di Antonio Giannatempo Sindaco, nel 2010“. Evidentemente ai vertici di Foggia la comunicazione è arrivata in ritardo. Anche nelle parole del coordinatore cittadino del PdL Michele Distefano, si legge una certa preoccupazione per il futuro “Quello è, e resta, il paradigma dell’azione amministrativa – riferendosi al programma di Giannatempo – ma occorre stabilire una scala di urgenze dettate dalla situazione sociale, economica e finanziaria del Comune”. Sicuramente i problemi sollevati dal coordinatore sono reali e vanno affrontati, ma ci chiediamo: al momento della convocazione non si conoscevano? Il comunicato si chiude con l’approvazione di Gabriele Mazzone, il quale “si dice anche d’accordo a coinvolgere nella conferenza stampa le altre forze politiche di maggioranza, così come chiesto pure dal gruppo consiliare del Pdl“. Ma tutto questo non era pianificabile a tempo debito? Cosa non ha funzionato nella prima convocazione e invece, presumiamo, funzionerà perfettamente nella prossima data da definire? La delicatezza del tema (il futuro del PdL) crediamo richieda una ottima organizzazione nel più breve tempo possibile, per il bene della città.
E’ stato un grande sforzo, quello fatto dai vertici del PDL provinciali e cittadini, se dopo alcuni momenti di panico e terrore, si sono precipitati a prendere il programma elettorale utilizzato per “carpire” la buona fede di tanti “beoti”, mettendolo su di un tavolo e dopo averlo aperto hanno poggiato i gomiti sulle estremità dello scritto, solo a quel punto ci si è accorti che era uguale a quello presentato nelle ultime tra legislature, l’unica differenza: le date.
Un brivido di freddo ha attraversato tutta la navata della segreteria, il buon Mazzone ha dovuto rendersi disponibile per una giustificazione “imbarazzante ed infantile”: per la convocazione della Conferenza Stampa Cittadina era mancate colui che apriva la discussione. Il pensiero è subito corso verso C.so Aldo Moro, ma all’appuntamento è stato trovato un cartello che riportava: fuori per poco. I quattro a questo punto sono sembrati minacciosi come i Fantasmi di Notre Dame, così mancando anche quello che avrebbe dovuto provvedere alla chiusura dell’incontro, si è pensato bene di lasciare un cartello con: scusate il disguido, ma stiamo lavorando per noi!
La solita storia? Cosa ve ne sembra??????????????????
Con quel sindaco starete sempre sotto schiaffo. Compresi voi dell’UDC
Capisco il numero esiguo dei commenti; tutto ciò è assolutamente incommentabile….passatemi il neologismo.
Restiamo in trepidante attesa di sapere cosa Giannatempo & Co. proporranno, anzi, propineranno, alla abulica cittadinanza Cerignolana, per giustificare una loro permanenza a Palazzo di Città……perchè non stendere un velo pietoso e pensare ad una nuova attività? La politica, ormai, “Non è un paese per vecchi!!” (politicanti).