Pubblichiamo di seguito una lettera di replica, inviataci dal Dipendente comunale protagonista giorni fa di uno spiacevole episodio alle Poste. Ecco il documento completo.
Con la presente non voglio giustificare l’episodio accaduto, alla sede centrale delle poste, venerdì scorso e che mi ha visto protagonista. Certamente ognuno di quanti hanno commentato penseranno di essere nel vero, e di sicuro il mio gesto, di qualunque reale portata fosse, non mi assurge a rango di offeso né vittima. Eppure tale mi sento e ancor di più quando sento di venire attaccato da chi, non presente, e non conoscendomi, esprime giudizi, seppur legittimi. I fatti sono ormai noti. Sono quelli che tutti hanno visto, per chi c’era, e che hanno sentito, per chi ha ottenuto la notizia da fonte in fonte.
Eppure nessuno era con il sottoscritto quando, legittimamente assente dal lavoro, come risulta da regolare permesso in uscita, si è recato a fare la trafila, da bravo cittadino, come tutti voi, e non, per prima, alle poste. Prima lì dove credevo potessero e dovessero darmi spiegazione, cioè alla Ge.Ma., quindi di lì, su suggerimento degli stessi impiegati, alla Publysys e di qui, infine alle Poste. Con il pensiero fisso di dover pagare quella somma, nel giro di poco, perfettamente come gli anziani pensionati, citati da qualcuno. Dipenda dalla rabbia covata dentro per situazioni difronte alle quali ti senti preso in giro e completamente impotente, dipenda dal carattere di una persona che, per quanto possa non piacere, non si può cambiare a 50 anni, è accaduto lo spiacevole episodio. A prescindere da chi abbia torto e chi ragione, a prescindere dalle spiegazioni quarkiane al mio gesto, vorrei solo dire che spesso ci si dimentica che la violenza può essere fatta con parole e fare male alla pari o più di quella fisica. Grazie per la disponibilità.
A prescindere dalla ragione o dal torto ( sinceramente non mi interessa ) spero che quanto ti sia accaduto alle poste ti ritorni sempre in mente quando svolgi il tuo lavoro di dipendente Comunale.
Qualsiasi cosa succede non si deve mai reagire con la violenza.
Si usa solo per difendersi. Ciao..
Alcuni giorni passati, la mia banca mi ha chiesto di rientrare di circa €.3000 nell’immediato, in quanto non poteva mantenere un affidamento su di un conto per circa 8 mesi inutilizzato, per mancanza di “lavoro”. Per questo motivo, il mondo mi è crollato sulla testa, ma questo non era la giustificazione idonea per le forze dell’ordine, quando mi acciuffavano dopo “la rapina” che avrei dovuto commettere (unica soluzione). A buon intenditore poche parole!
Buongiorno,
stanchezza, carattere, fila, caldo, contesto alquanto incivile in cui si vive può influire ma mai andare oltre le parole per una simile vicenda…se ci si sente esausti è meglio ritornare un altro giorno, farsi accompagnare…se usiamo la violenza per un problema del genere siamo veramente e definitivamente……