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    Taglio vitalizi a 200 parlamentari. Forse si comincia a far sul serio

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    Dal 2012 si passa al sistema contributivo per le pensioni dei parlamentari. “Dal 1 gennaio 2012 per i parlamentari cessati dal mandato sarà possibile percepire il trattamento di quiescenza non prima del compimento dei 60 anni di età per chi abbia esercitato il mandato per più di una intera legislatura e al compimento dei 65 anni di età per chi abbia versato i contributi per una sola intera legislatura”. E’ un passaggio della nota congiunta di Camera e Senato dopo l’incontro dei presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, con i rispettivi collegi dei Questori e il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero sui vitalizi dei parlamentari.

    Effetto immediato sarà il taglio ai vitalizi di 200 deputati circa, che dovranno aspettare il compimento dei 65 anni per avere diritto alla pensione. Tra questi, riferiscono fonti della Camera, anche l’ex presidente della Camera Irene Pivetti, che avrebbe potuto andare in pensione al compimento dei 50 anni, il 4 aprile 2013. La decisione dei presidenti delle Camere dovrà essere ratificata dagli uffici di presidenza, ma le presidenze di Camera e Senato non si aspettano sorprese.

    Inoltre vi è “la volontà di procedere entro la fine dell’anno, nell’ambito dell’autonomia costituzionale riconosciuta alle Camere dal nostro ordinamento, ad una radicale modifica della disciplina in tema di assegni vitalizi”. “In forza di tale modifica dal 1 gennaio 2012 – spiega la nota congiunta – sarà introdotto il sistema di calcolo contributivo, in analogia con quanto previsto per la generalità dei lavoratori. Tale sistema opererà per intero per i deputati e i senatori che entreranno in Parlamento dopo tale data e pro rata per quanti attualmente esercitano il mandato parlamentare. Sempre dal 1 gennaio 2012 per i parlamentari cessati dal mandato sarà possibile percepire il trattamento di quiescenza non prima del compimento dei 60 anni di età per chi abbia esercitato il mandato per più di una intera legislatura e al compimento dei 65 anni di età per chi abbia versato i contributi per una sola intera legislatura”.

    9 COMMENTS

    1. Questo paliativo non porta nessun beneficio alla Cassa delle Stato ed all’abbattimento del debito pubblico.
      Le privatizzazioni, l’eliminazione di prebende e compensi fuori dall’ordinamento del lavoro, i privilegi di tutte le caste con i tantissimi Enti Inutili circa 150, la sovrapposizione delle Province anch’esse Enti Inutili che la Sinistra si ostina a volere tenere in piedi, gli Ammortizzatori Sociali distribuiti a pioggia, le Casse Integrazioni Perpetue con le quali si provoca “concorrenza occupazionale” alcuni lavoratori sono in regime di “assistenza senza lavorare” con l’70/80% dell’ultimo stipendio e vanno a lavorare in nero, in aziende compiacenti, sottraendo lavoro anche ai giovani che sono del tutto ignorato da quel mondo.
      L’Italia è il Paese che ha più tipologie di contratti nazionali di lavoro (quasi 46): nessun’altra nazione ha questa parcellizzazione. Se da un lato questo garantisce una migliore copertura (anche giuridica) delle professioni, dall’altro genera un senso di smarrimento dovuto alla quantità di articoli, leggi e regolamenti. Il risultato è che spesso si consulta il contratto nazionale solo quando sorgono controversie di lavoro o quando si ha necessità di avere precise informazioni su tematiche varie (ad es. ferie, permessi, infortunistica, diritti e doveri, modalità di recesso e licenziamento).

    2. C’è una strana “fermentazione” intorno alle Economie Mondiali, che ha messo in pericolo una delle Nazioni Forti del pianeta, USA,
      La stessa è riuscita per un certo verso a respingere, ma poi si è spostata in direzione del suo vero obbiettivo: l’Europa e le economie deboli del trattato di Maastricht e guarda caso quelle che si affacciano sul Mediterraneo
      Le fasi che stiamo vivendo ne sono la più chiara testimonianza.
      Ci siamo ritrovati ad essere pilotati “senza tregua” dalla Banca Centrale Europea verso la fine, sotto le vesti del fallimento finanziario.
      I banchieri prendono il posto dei politici e la democrazia viene messa a tacere, come è successo in Grecia, dove, invece del referendum “proposto e ritrattato”, è stato nominato primo ministro un ex vicepresidente della Bce.
      L’ Italia, dopo averla spinta nel baratro del debito con attacchi speculativi ai nostri titoli, è stato “ inviato “ dalla Bce, dove è stato arroccato per oltre vent’anni, il signor Mario Monti con l’incarico di liquidare qualsiasi volontà di governo democratico e gli ultimi beni che l’Italia possiede.
      Giunto al Colle per acclamazione “quasi unanime”, mi permetto di diffidare e provare a raccomandare che bisogna vigilare su questo “Governo Tecnico”.
      Tutto ciò avviene sotto i nostri occhi e con la complicità manifesta dei democratici, liberisti, progressisti.
      I primi per evitare forse un altro fallimento elettorale,dovendo prima di tutto far comprendere alla base che non ci può essere ripresa se si mettono le mani in tasca per “prelevare”, oltre alle difficoltà oggettive che sono sempre alla base delle coalizioni del centro sinistra di Bersani, Veltroni, Vendola, D’Alema, Franceschini, Di Pietro, Letta, Bindi… oltre ai leader in predicato di aderire al progetto, che secondo me sono ancora più inaffidabili, come Casini, Rutelli, Fini, Lombardo… ai quali si aggiungano le Sirene Afone del PDL, il quale per mantenere un proprio tornaconto viaggia a braccetto con Lega e UDC, dimostrando di essere ancora un Partito di maggioranza relativa, ma lasciando intendere anche un utopico sogno di realizzare una coalizione trasversale, “un compromesso storico” del secondo Millennio.
      Chi vivrà vedrà. Auguriamoci che la Politica ricominci il suo cammino annullando gli sprechi con un ricambio generazionale. E’ un bisogno urgente

    3. 00 per te.
      MI AUGURO CHE TU ABBIA GLI STESSI 00 ALLE ORECCHIE, VISTO CHE NON SEI CAPACE DI IMPOSTARE UN QUALUNQUE DIALOGO, BUCOLICO O TRINARICIUTO CHE TU SIA. CI PUO’ STARE ANCHE UN “ORRORE” ORTOGRAFICO. SPERO AL PIU’ PRESTO DI VEDERE UN INTERVENTO DA PARTE TUA, PIU’ FORBITO E COSTRUTTIVO SE NE SEI CAPACE.
      MI SIA CONSENTITO QUESTO SFOGO REDAZIONE.

    4. interventi? ne ho già fatti, stia pur tranquillo il mio “trinariciuto”……In questo caso, la sintesi era più che opportuna, e questo intervento me lo ha confermato 😉

    5. Ci volevo passare sopra, ma forse è meglio intervenire. Al mio simpatico 00, sei sempre così ottuso, oppure ci sei di tuo? Il mio difensore, “d’ufficio” aveva apostrofato il tuo commento con due sostantivi!
      Il vocabolario è un optional a perdere?
      Per tornare a bomba sull’argomento, riguardante l’articolo della redazione, mi sembra sempre più reale la possibilità che “poteri forti” della economia internazionale hanno deciso di ridimensionare l’Europa, anche in considerazione delle sue manie espansionistiche nel mondo arabo. Vedi gli interventi per “portare” la pace nei paesi Asiatici e del Nord Africa.
      Il Potere del Capitale è stato da sempre l’unico che ha regolamentato gli equilibri del mondo, quindi non può permettere a Nazioni in Armi di impossessarsi dei tesori del sottosuolo (Oro-Diamanti-Petrolio-Gas). Le leve più importanti per guidare ogni nazione civilizzata. I paesi sottosviluppati non interessano. Questa è la mia analisi.
      (Convengo anche con quella di Preambolo) 00 permettendo.

    6. Caro il mio “bucolico” “trinariciuto”…Il vocabolario non è certo un optional a perdere, anche se dall’abuso che ne fate così sembrerebbe.
      Ripeto, casomai non aveste capito: ANDATE A ZAPPARE!!!!
      Quali privilegi difendete, con questi discorsi contorti ed involuti?? Non avete capito che la pacchia è finita?? Che tra poco tornerà Robespierre?? Che i parassiti verranno presi coi forconi??
      ANDATE A ZAPPARE!!

    7. Allora ho ben capito, 00 stai scrivendo dinanzi allo specchio? Il tuo invito non è da me raccolto, in quanto lavoro tutti i giorni per la comunità.
      Non avendo interpretato il mio pensiero e quello dell’altro commentatore, sei arrivato al capolinea, approfitta a scendere. Le mie considerazioni erano rivolte a tutti coloro, che pensano di potersi attaccare alla zinna della vacca, non vorrei svegliarti da questo dolce torpore.
      I bisogni devono essere solo “essenziali” e civilmente condivisi.
      Se questo concetto non ti è chiaro allora:
      “Va a ciapà i rat”; oppure un contributo più tangibile:smacchia il giaguaro!

    8. Anacronistici!! I giri di parole, le chiacchiere, il politichese, il politacally correct non sono in grado di giustificare più lo spreco e lo schifo.
      Repetita juvant: ANDATE A ZAPPAREEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!
      PS: l’insulto è tipico di chi non ha argomenti validi da opporre 😉

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