Un’occasione per i più piccoli per sapere cosa è avvenuto dalle nostre parti negli anni del Risorgimento, capire quale è stato il ruolo di Cerignola e della Capitanata nei moti che poi portarono alla liberazione dell’Italia dalla dominazione straniera e alla proclamazione dell’indipendenza nazionale. E’ stato questo l’incontro svoltosi stamane in Sala Consiliare, dove, alla presenza di numerose classi del II Circolo Didattico “Marconi” e delle classi prime della Scuola Media “Pavoncelli”, è stato presentato “Verso la libertà, Cerignola dal feudalesimo al Risorgimento”, un libro scritto da Franco Conte, presidente della Consulta comunale per la Cultura, e dal professor Antonio Galli, presidente della Pro Loco. Un libro di cui si è parlato alla presenza anche dell’assessore provinciale ai Lavori Pubblici Domenico Farina, di Vincenzo Specchio, funzionario dell’Archivio di Stato di Foggia, e della dirigente scolastica della “Marconi”, Maria Luigia Di Staso. La presenza dei ragazzi, che hanno anche intonato l’Inno di Mameli, è motivata dalla partecipazione delle due scuole all’iniziativa che conclude le celebrazioni a Cerignola del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia: la mostra documentaria: “La Capitanata e l’Unità d’Italia dal 1860 al 1865”, voluta dall’Amministrazione Provinciale di Foggia e dall’Archivio di Stato di Foggia, patrocinata dal Comune di Cerignola, inaugurata oggi e che rimarrà aperta fino al 15 dicembre. I dirigenti scolastici degli istituti cittadini programmeranno con la collega dell’Istituto ospitante la visita dei propri studenti.

Nel suo intervento, Conte ha posto l’accento sulla necessità di recuperare la coesione nazionale in un momento difficilissimo per il Paese, ricordando che “mentre all’epoca dei moti risorgimentali si unirono le forze delle diverse popolazioni della Penisola, negli ultimi tempi si assiste ad una disgregazione delle autonomie locali che non sta facendo altro che allargare lo storico divario tra Nord e Sud d’Italia. E’ necessario impegnarci tutti, ognuno nel suo piccolo, perché si creino le condizioni per una rinnovata unità culturale e sociale del Paese”. Una unità di intenti che Cerignola, nella sua storia, ha sempre cercato, “attraverso le lotte per la difesa dei lavoratori italiani da parte di Giuseppe Di Vittorio”. Concetti ribaditi anche dall’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Domenico Farina, secondo il quale “per capire chi siamo dobbiamo guardare indietro, studiare la nostra storia. In questo senso, ci è di grande aiuto la mostra inaugurata oggi, il cui allestimento è stato reso possibile grazie ai numerosi documenti fotografici messi a nostra disposizione dall’Archivio di Stato”.

“Se vogliamo crescere come popolo – ha detto invece la dirigente scolastica Di Staso – è assolutamente necessaria una riflessione attenta sulla nostra identità. Un uomo senza memoria non ha radici. La mostra è uno strumento importante da questo punto di vista, ed io ringrazio il Sindaco e l’Amministrazione Comunale per aver scelto la nostra scuola come sede di un appuntamento così significativo”. Le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia si chiuderanno simbolicamente il 18 dicembre con la posa di una lapide all’interno della Scuola Elementare “Carducci”.