Pare si trattasse di vecchi rancori mai sopiti sfociati poi in una violenta aggressione. E’ successo in piazza Umberto, nel cuore di Carbonara (Bari). Ad avere la peggio un vigile urbano barese, in servizio a Cerignola, di 33 anni, finito in ospedale, al DiVenere, con gravi ustioni su tutto il corpo.
Responsabile dell’accaduto Nicola Sfarzetta, pregiudicato di 32 anni. Si sarebbe avvicinato su uno scooter versandogli addosso una tanica di acido muriatico. Il pregiudicato ha, di preciso, prima colpito il rivale con un pugno e poi ha provveduto a gettargli l’acido sul corpo. Fortunatamente non ha colpito gli occhi. Sfarzetta poi è stato arrestato dalla Polizia della questura di Bari. Sul luogo dell’accaduto gli agenti hanno anche trovato l’auto del vigile ricoperta di acido. L’uomo ha una prognosi di 15 giorni. Sfarzetta è in carcere, con l’accusa di lesioni aggravate.
E ma sai……poi c’è lo scambio 😉
MA SAPETE SOLO SPARLARE E BASTA , LA COLPA DI QUESTI ATTACCHI RIPETUTI E’ ANCHE COLPA DI QUELLI CHE SPARLANO E METTONO IN RIDICOLO L’OPERATO DI QUESTI GIOVANI CHE HANNO LA SOLA COLPA DI FARE I VIGILI.,VISTO CHE OGGI E’ DIFFICILE TROVARE LAVORO. NO HO SENTITO NESSUN COMMENTO DA PARTE DEI SOLITI DEI VARI MOVIMENTI ESISTENTI A CERIGNOLA, NON UNA PAROLA DI SOLIDARIETA’ MI ASPETTAVO CHE ALMENO PATRIZIO MAGGIO ANDASSE ANCHE A CARBONARA A FARE QUALCHE RIPRESA VISIVA INSIEME ALL’AMICO ASSESSORE OMBRA LIONETTI,NEANCHE IL LORO CAPO HA COMMENTATO L’ACCADUTO, LORO SANNO SOLTANTO ATTACCARE I VIGILI E MAI LA POLIZIA E CARABINIERI CHE QUANDO LI CHIAMI IN AIUTO SONO SEMPRE IMPEGNATI, IL COMITATO SA SOLO MOSTRARE I DENTI CONTRO QUESTI GIOVANI LAVORATORI CHE STANNO FACENDO IL LORO DOVERE IN QUESTA CITTA’ DOVE ALCUNI FACINOROSI FANNO I PREPOTENTI,ALLORA INVECE DI DIVIDERCI E DI STARE SEMPRE CON IL DITO PUNTATO,UNIAMOCI E METTIAMO DA PARTE QUESTI DELINQUENTI
Per Russo@, la solidarietà.
La solidarietà come sentimento sociale è una delle rivoluzioni del terzo millennio, proprio come l’aver compreso che la giustizia deve essere un sentimento sociale che si esprime con la legge è stata un’importante conquista. Ognuno di noi ha insito in sé il concetto di giustizia e vorrebbe che la propria giustizia trionfasse: l’attuazione individuale del concetto di giustizia senza appellarsi alla legge (giustiziere) è però ormai condannata moralmente da tutti come una pratica incivile e violenta. Mentre quella che solitamente si auspica che dinanzi ad episodi di tale gravità non si vadano a fare le pulci a questo o quell’individuo prendendo spunto da un increscioso e deprecable gesto consumato ai danni di un giovane che ha trovato, forse, una propria collocazione occupazionale. Non starò a fare il distinguo, non spetta a me giudicare se fosse opportuno chiamare esterni per ricoprire tale ruolo, ma comunque il vile gesto compiuto è da condannare. Rivolgo un sentito augurio di pronta guarigione per il tutore dell’ordine della nostra città.
La giustizia provvederà a dare una esemplare condanna a quel codardo, magari con la stessa “moneta”.