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    Aiutare i randagi è un gesto d’amore. Basta una ciotola d’acqua

    Pubblicato il

    Negli ultimi mesi Cerignola è stata teatro di spiacevoli episodi nei confronti dei cani. Nel mese di Marzo sei cani sono sono stati avvelenati nei pressi di viale Russia, morendo dopo atroci sofferenze. In Maggio una cagnetta randagia mentre allattava e con i cuccioli ancora attaccati a lei, è stata letteralmente decapitata davanti ai suoi piccoli. Tre dei sei cuccioli sono morti in seguito allo shock subito.

    Questi atti di crudeltà gratuita, deprecabili e da condannare non possono più essere tollerati. E’ una triste realtà quella degli amici a quattro zampe che, se allo stato libero, il più delle volte vengono visti come esseri inutili di cui liberarsi. Caso recente è quello di Bianca, un meraviglioso cane di quartiere che veniva accudito quotidianamente da alcuni volontari nel rione Assunta. Nonostante il cane sia sempre stato al suo posto, innocuo e pacifico, amato dai bambini della zona, a qualcuno, non piaceva; così è stata inoltrata una segnalazione per farla accalappiare e sbattere in canile dove, dimenticata dal mondo, sotto il sole, sotto la pioggia, senza nessuna carezza, avrebbe perso libertà e la gioia di vivere. Per fortuna alcuni residenti che accudivano il cane si sono opposti a questa decisione e sono riusciti a bloccare gli incaricati venuti a portarla in canile. Così, le stesse persone hanno deciso che l’unico modo per salvaguardarla da possibili atti futuri di crudeltà, fosse quello di adottarla. Quindi la storia di Bianca è finita, per fortuna, a lieto fine.

    Ma non sempre le cose vanno così. Molte volte, i residenti della zona, vietano di aiutare questi animali, buttando le ciotole d’acqua e cibo che i volontari portano dalle proprie case sul posto e minacciando chiunque si avvicini per riempire d’acqua una ciotola. Ricordiamo che per legge (14 agosto 1991, n. 281) aiutare e sostenere gli animali liberi del territorio è un obbligo morale e di dignità, per questo il legislatore incoraggia la sensibilità umana verso i più deboli. Con la stagione estiva, a causa del caldo torrido, la situazione già di per sé difficile di cani e gatti randagi diventa ancor più drammatica. In questo periodo dell’anno il caldo rovente non perdona e, spesso, molti animali sofferenti che vagano per ore e ore alla ricerca di acqua e cibo muoiono disidratati. Nell’estate del 1877 in occasione di una forte ondata di calore, molti sindaci e magistrati civici ordinarono ai propri concittadini di lasciare sempre una ciotola d’acqua fresca fuori dalla porta per permettere ai randagi di dissetarsi. Il non adempimento era punito con una multa. Nell’estate del 2012 caratterizzata dal caldo record degli ultimi giorni c’è un assoluto bisogno di guardare al passato, riproponendo questa civilissima usanza ormai perduta!

    Per tutti i concittadini che si sono indignati per i gravissimi episodi di violenza degli scorsi mesi, per chi è rimasto allibito da tali azioni di crudeltà e per chi dice di amare gli animali ma poi, indifferente, gira la testa alla vista di un povero randagio stanco e affamato, un appello: una ciotola d’acqua fresca posizionata all’esterno delle abitazioni e degli esercizi commerciali oltre a permettere ai randagi e ai cani a passeggio con i propri padroni di trovare un po’ d’acqua fresca a disposizione, è una grande dimostrazione di senso civico, un piccolo gesto di amore e una grande lezione di vita perché essere solidali nei confronti di chi non ha voce è un dovere di tutti.

    10 COMMENTS

    1. Come non si fa’ a criticare Giannatempo e le precedenti amministrazioni?
      Conoscete lo scempio di via Manfredonia?
      Un canile fatto chi CONTRAMUSTAZ da DIVERSI ANNI, PER FREGARE SOLDI AL COMUNE DI CERIGNOLA, cioè a chi? A NOI CITTADINI!
      Ci dobbiamo sempre ripetere???
      Metta mi pare che tu non abbia mai affrontato questo tema! E se l’hai fatto ti chiedo scusa anticipatamente.
      PERO’ SENZA RISULTATI!!!
      Non potete immaginare l’amore che danno gli animali.
      Se il destino vorrà, realizzero un canile a 5 stelle, tempo 18 mesi e vedrete.

    2. magari fosse vero! comunque convido in pieno ciò che dici!
      si strumentalizza per questioni politiche e poi?

    3. I cani randagi possono essere portatori di malattie oltre a sporcare e ad essere un pericolo per adulti e bambini.
      Trovo assurdo questo articolo;
      in un Paese che già abbonda di immondizia e senso civico quasi nullo, si aggiunge l’appello di scendere giù in strada con ciotole d’acqua e buste di residui alimentari che poi vengono lasciate lì ovviamente!
      Chiaramente questo si aggiunge all’inciviltà di molti “padroni” i quali fanno liberamente pascolare i propri amici fidati sui marciapiedi, sulle fosse granaie appena restaurate come se fossero
      normali luoghi per i “bisognini” che logicamente non vengono raccolti.
      Il problema è il contesto in cui viviamo;
      probabilmente in Paesi o Città organizzate questo dei cani randagi, è un problema superato con canili organizzati e senso civico totale nel pieno rispetto degli altri.
      Qui da noi invece, dobbiamo fare i conti con la nostra maleducazione e la perenne sonnolenza amministrativa.
      Detto questo, mi auguro che non succeda mai nulla di sgradevole che abbia come protagonista un cane randagio altrimenti ritorneremo qui a parlare del perchè ci sono tanti cani in città e a maledire coloro che non prendono iniziative in merito, ricordando che prima dei cani ci sono uomini “randagi”, i famosi “barboni”, di cui la nostra cara Cerignola si stà popolando…ma forse questo non fà notizia.
      Luigi

      • qnche tu puoi essere un portatore di malattie,anzi di una malattia pericolosissima: la demenza.

    4. Il barbone lo fa per scelta, il randagio no!
      comunque sei cinofobo e la cinofobia è una malattia !!!! fatti curare

    5. Mi sembra che ultimamente il piano di sterilizzazione per i cani randagi sia stato messo in difficoltà dalla mancanza di fondi…a che punto è adesso?? Una domanda alla Redazione da girare a chi di competenza…possibile che a Cerignola il Comune non abbia un piccolo appezzamento incolto da dare in gestione a qualche associazione per adibirlo ad Area Cani (come ci sono da tempo nelle città aggiornate?) Non credo ci vogliono grandi risorse per attrezzarlo,si eviterebbero discussioni con chi odia i cani nei giardini pubblici,anche se chi rovina e sporca sono sempre gli incivili(pochi)cerignolani che la sera cenano fuori e poi lasciano di tutto dagli avanzi alle bottiglie vuote,,,e poi è+ colpa dei cani se i parchi sono sporchi…Basterebbe davvero poco per rendere più vivibile questo paese,ma purtroppo chi ci amministra ha altro a cui pensare!!

    6. il pericoloso sei tu e quelli ignoranti come te,persone insensibili verso animali indifesi e abbandonati, da persone con la tua sensibilità.

    7. Tam tam, ci conosciamo? Vorrei avere informazioni sul tuo progetto se possibile.
      Rispondo a Luigi e all’ignorante… vedete i randagi molto spesso non nascono randagi, ma sono vittime di abbandoni. In ogni caso, la cosa dei randagi che attaccano è superata…specialmente poi i randagi accuditi dall’uomo, diventano mansueti e se sono satolli non hanno motivo di allontanarsi o attaccare nessuno…alle volte dimentichiamo che è la fame uno dei grandi problemi dei randagi…se ci fosse gente che anzichè parlare, andasse sul posto e mettesse una ciotola d’acqua e del cibo, il problema potrebbe già diminuire. Che poi trovo proprio disumano il fatto che li chiudiamo tutti nei canili e poi quei pochi rimasti liberi siano pure da condannare? Per le malattie, invece è assurdo? Le malattie si trasmettono a contatto con le feci, il sangue ecc… e noi umani siamo ottimamente vaccinati già da piccoli… che malattia dobbiamo prendere oltre a quella che già si ha, cioè l’ignoranza? E se proprio vogliamo dirla, io avrei più paura dei rifuti pericolosi che abbiamo, senza saperlo nelle discariche, nei cassonetti e che contaminano le acque dove andiamo a farci il bagno…
      Concordo con chi dice che a cerignola abbiamo bisogno di aree apposite per cani recintate. Questo ci manca e in città più piccole si è già ovviati a questa mancanza…

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