Un risparmio di oltre 40mila euro all’anno sui costi di gestione del servizio per il Comune e una significativa riduzione del tasso di inquinamento atmosferico. Sono questi i vantaggi derivanti dall’utilizzazione, per il trasporto pubblico locale, di autobus alimentati a metano. A Cerignola sono quattro: per due di questi, il passaggio dal diesel al metano (euro 3) è avvenuto rispettivamente il 23 gennaio ed il 20 marzo. In tutto, il Comune ne ha in dotazione sette. I restanti tre vengono alimentati a diesel: due di questi, in particolare, quando raggiungeranno i 15 anni di anzianità, cioè nel 2016, verranno sostituiti da nuovi mezzi, come prevede la legge, che dovranno anche essi essere alimentati a metano. “Il metano costa 98 centesimi al chilo, mentre un litro di diesel costa quasi 1.80 euro – dice il Sindaco Antonio Giannatempo -. Dal primo al 15 aprile abbiamo speso per il metano 3553 euro, mentre, se i quattro autobus sopracitati fossero stati alimentati a diesel, la spesa per lo stesso periodo sarebbe stata di 5360 euro. Sono dunque 1767 euro in meno, che fanno 3534 in un mese e 42408 euro in meno all’anno. Se consideriamo la difficile situazione finanziaria del Comune, ci rendiamo conto di quello che significa tutto ciò. A questo si aggiunge il basso tasso di inquinamento di questi mezzi in una città in cui circola un numero spropositato di autoveicoli e in cui, proprio per questo, è necessario incentivare l’uso dei mezzi pubblici, che pure non mancano”. Anche perché questi comportano, per i cittadini, un esborso di denaro di molto inferiore a quello a cui costringe un uso costante del mezzo privato: un biglietto costa 80 centesimi, un abbonamento settimanale 7,50 euro, un abbonamento mensile 36 euro. La “Società Trasporti Cerignola”, l’impresa che gestisce il servizio, offre quattro linee di collegamento all’interno del centro abitato: tre, dalle 7 alle 22, la quarta dalle 7 alle 13. Ci sono poi i due collegamenti con lo scalo ferroviario di Cerignola Campagna, nelle fasce orarie non coperte dai pullman di Ferrovie del Gargano, vale a dire dalle 4 alle 8.30 e dalle 19.50 alle 00.30.
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Colgo con ammirazione questa buona notizia ,però senza fare polemica vorrei una risposta alla domanda che pongo.Il 26 marzo c.a. è stato pubblicata da questa redazione il comunicato da PARTE del Sig Pece del F.L.I. il quale lamentava la mancata partecipazione da parte dell’ amministrazione al contributo per gli autoveicoli per il passaggio al gpl per i comuni .Chiedo a chi sa come mai è avvenuto questo visto che l’amministrazione non è indifferente a questo tema ? e sopratutto sono vere le affermazioni di Pece? grazie in anticipo per la risposta.
ciao roberto altro
se leggi bene non era riferito ai mezzi comunali ma era un contributo per i privati esempio me te etc etc
un impianto costa in media dai 1000 ai 1500 se il comune aderiva si poteva avere un contributo che oscilava dai 300 sino ai 600 euri sul costo di istalazione ps il comune non ci rimetteva nessun euro poi al posto di avere 3 4 5 bus cerano 100 200 300 auto ecologiche che inquinavano meno ciaooo
x povero…….. forse non mi sono spiegato bene ho capito che era per i nostri mezzi proprio per questo mi pongo il problema se l’amministrazione aderiva era meglio per tutti .Mi sto accingendo a trasformare la mia auto per questo so i costi e per questo mi sento di bruciare di più. All’amministrazione su temi del genere, di comune interesse ponete più attenzione.
Roberto l’altro
se il comune aderiva risparmiavi te e altre moltissime persone 500 circa a testa ciaoooooooooooooo
UN’occasione persa per aiutare Cerignola e i Cerignolani.