Cerignola è mal fatta, per tante ragioni. Si è fatto del nostro peggio e purtroppo si continua. Cerignola è edificata male. Strade piccole con palazzine di oltre 10 metri d’altezza, colori variopinti sulle facciate, rientranze, sporgenze, ‘scappucci’ e molte altre creative trovate di professionisti, ‘mast’ e ‘cucchiarott’. I quartieri vecchi non vengono nemmeno presi in considerazione (nell’ottica di una rivalutazione). Nuovi agglomerati di palazzine, villette e costruzioni di vario genere sono invece il pallino di molti. Si costruisce ovunque senza organicità, ma sopratutto senza un chiaro progetto di espansione della città (se di un progetto d’espansione c’è bisogno).
Cerignola è mal pensante. A pensar male non si sbaglia, ma, se si legge in cuor d’altri ciò che giace nel proprio, la vera natura è proprio questa. Cerignola è moralista, pronta a sbandierare un perbenismo interessato, sempre pronto a scagliarsi verso la Taide di turno. Cerignola è omertosa, non parla ma vede e riporta tutto. Chiaro. Vede quel che gli interessa vedere. Riporta ciò che gli interessa riportare. E per le voci fuori dal coro c’è pronto l’esilio e l’emarginazione. Cerignola è libera. Libera di esser razzista, contro gli extracomunitari, utili per lo scarico di gran parte delle colpe (nostre?). Libera di dar parola a chiunque (almeno a parole, si intende). Libera di non rispettare le regole, perché ‘se non le rispettano loro, figuriamoci noi’.
Le eccellenze esistono…ma esisteranno ancora? O magari andranno via e qui rimarranno i peggiori? Cerignola, purtroppo, è al Pronto Soccorso…pronta, si spera, per esser curata, per ricevere conforto, per esser trasportata subito in rianimazione, con l’aiuto di tutti…anche della vigilanza che, volontariamente, da una mano come può.