AGGIORNAMENTO ORE 00.15 La discussione sulla convenzione con Ac Foggia prosegue. Metta afferma: «Essa sarà un affare per l’Ac, i servizi che offre andranno comunque pagati, aldilà del possibile recesso». L’avvocato invita a riflettere sulla bontà della delibera, affermando che nessuno controllerà le spese della società e che gli emendamenti, a suo dire, non possono essere approntati dal Consiglio. Il presidente de La Cicogna chiude dicendo che c’è tempo per riconsiderare il tutto e c’è spazio per migliorare ancora l’atto. Laguardia (Gam) è dubbioso e chiede lumi al segretario sulla possibilità di apportare emendamenti al segretario comunale, ipotizzando se sia praticabile modificare ulteriormente la convenzione, per giungere a una decisione consapevole. Si susseguono altri interventi, come quelli di Allamprese e Casarella, i quali rassicurano sulle perplessità e confortano sulla bontà di quanto proposto, che porterà diversi benefici alla città. Chiusura affidata al sindaco Giannatempo, che si felicita per il contributo fattivo delle opposizioni, le quali hanno migliorato con il loro apporto le criticità del testo. A prescindere dal no de La Cicogna, prosegue, è strana la posizione del Pd, perché la convenzione è nel segno della continuità con quanto pensato dall’Amministrazione precedente. Si va dunque al voto, non prima di aver approvato alcuni emendamenti: il testo è approvato con i voti della maggioranza oggi compatta e presente in tutti i suoi componenti. Passa anche il quinto punto all’odg sulla videosorveglianza, con le opposizioni ormai uscite fuori dall’aula. Qualche minuto dopo la mezzanotte, il presidente del Consiglio, Curiello, dichiara chiusa la seduta.

AGGIORNAMENTO ORE 21.50 Dopo la comunicazione ufficiale e l’ingresso tra i consiglieri di Borraccino, il punto successivo affrontato dal Consiglio è le interrogazioni: a tal proposito, Ruocco propone, tra le misure da adottare per solidarietà nei confronti delle popolazioni terremotate, di devolvere i gettoni di presenza degli ultimi sei mesi maturati dai componenti dell’assise. Viene proposta dal Pd (e poi respinta) l’anticipazione del punto 7 dell’ordine del giorno, relativo alle quote rosa in giunta. Si passa così all’esame del quarto accapo, la convenzione con Ac Foggia. Il primo intervento è del consigliere Specchio (La Cicogna), il quale esprime la contrarietà alla convenzione, in virtù di alcuni motivi, fra cui la mancanza delle autorizzazioni Anas e la mancanza di convenienza per l’Ente comunale; poco o nulla è cambiato e l’intervento si chiude con una domanda: perché l’affidamento è concesso a una società esterna? Rocco Dalessandro (Pd), sostiene che in ospedale non si può far pagare la sosta, poiché il Comune non ha competenza per adottare una tale misura. La parola passa a Ruocco, che pur affermando di essere giunti a chiarimenti nei punti “oscuri”, restano alcune incognite, come ad esempio sulle somme definite esagerate per la formazione dei docenti per l’educazione stradale o per l’edificazione del nuovo comando della Polizia municipale. Altro punto discutibile, secondo il farmacista, i 708mila euro sulla segnaletica stradale, dove nella fattispecie si ravvisa un’omissione dell’Ac Foggia sulla manutenzione stradale che essa deve fornire. C’è una discrepanza tra i documenti in mano alle opposizioni e quelli presenti in Presidenza: qualche leggera occhiata di smarrimento tra la maggioranza, così Ruocco propone il ritiro del punto. Il consigliere di maggioranza Carbone (PdL), propone di inserire la “clausola di salvaguardia”, nella quale le parti controllano le condizioni contrattuali ogni anno; Longo (Pd) sostiene il ritiro del punto, asserendo la difficoltà per il Comune di contrarre la convenzione nelle difficili condizioni in cui versano le casse comunali. Si susseguono altri interventi fra maggioranza e opposizione, con proposte di emendamenti: al momento la discussione prosegue.

AGGIORNAMENTO ORE 18.40 L’odierna assise comunale comincia alle 17.15 circa, con qualche posto vuoto tra le fila di entrambi gli schieramenti; dopo l’ascolto dell’inno nazionale ed il minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Emilia, prende la parola il sindaco per le comunicazioni. Giannatempo esordisce ringraziando gli assessori uscenti ed augurando buon lavoro ai neo nominati, snocciolando poi l’intera composizione della nuova Giunta. Poi, riguardo al caso Gema, il primo cittadino afferma che l’Amministrazione si è mossa in tempo, chiedendo un piano di rientro alla concessionaria che però non si è potuto concretizzare per l’inadempienza  della Gema (tre tranche non corrisposte). Domani, informa il sindaco, si terrà un incontro in Prefettura con le parti interessate per riuscire a trovare un punto d’incontro e risolvere la delicata questione; «il problema riguarda la città, perciò pretendiamo le somme dovute. Il clamore non serve a nulla», conclude Giannatempo, che poi dà notizia che gli imprenditori emiliani stanno valutando la possibilità di trasferire temporaneamente nell’Interporto le proprie attività, bloccate a causa del sisma. Il consigliere Dalessandro (Pd), interviene sulle comunicazioni, chiedendo al sindaco le dimissioni del vicesindaco Ruocco, annunciando un esposto alla Corte dei Conti per «sperpero di denaro pubblico, inaccettabile nelle situazioni di crisi attuali». Inoltre, preannuncia un’autoconvocazione del Consiglio sul caso Gema. A questo punto, si apre una sorta di dibattito su quanto riferito da Giannatempo: Ruocco (MpT) chiede di informare costantemente a ogni Consiglio l’evolversi della vicenda con la Gema, opinione condivisa anche da La Cicogna. Laguardia (Gam) nel prendere atto della composizione della nuova Giunta, ricorda al sindaco i punti programmatici del gruppo che rappresenta, dichiarando di fidarsi ancora una volta della parola loro data dal ginecologo.