More

    HomeNotizieCulturaDi Vittorio: 55 anni dopo, 55 anni senza

    Di Vittorio: 55 anni dopo, 55 anni senza

    Pubblicato il

    E’ tornato nelle menti e nei cuori. Da dove, forse, non se n’era mai andato. Giuseppe di Vittorio, Peppino per i cafoni dell’epoca e per i conterranei di oggi, è stato celebrato nella sua Capitanata a 55 anni dalla scomparsa, da quel 3 novembre 1957 in cui, dopo un comizio tenuto a Lecco, fu colpito da un malore. Lo hanno ricordato la Cgil di Foggia, la Cgil di Cerignola e l’associazione Casa Di Vittorio (presente la nipote, Silvia Berti), in una giornata che ha avuto come teatro prima il Palazzetto dell’Arte di Foggia e poi il Mercadante di Cerignola.

    Vendola: un nuovo Piano del Lavoro è l’alternativa a Marchionne Tanta, tantissima attesa per il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Sarà stata la recente sentenza di assoluzione o il clima sempre più caldo delle primarie del centro-sinistra, certo è che erano in tanti, nel Palazzetto dell’arte di Foggia (dove era ospitata la mostra fotografica che celebrava anche i 110 anni dalla nascita della prima Camera del Lavoro), ad aspettare le parole del leader di Sinistra Ecologia e Libertà. E’ un Vendola che lascia poco spazio alla retorica, preferendo scagliare il pensiero e l’opera di Di Vittorio nel vivo dell’attualità politica: «Oggi non è in pericolo soltanto il diritto soggettivo del singolo lavoratore. Il sindacato, proprio come all’epoca di Peppino, si trova a lottare, nei luoghi di lavoro ma non solo, una battaglia che è per la democrazia. Un nuovo Piano del Lavoro, carico d’innovazione e di audacia, è l’unica via d’uscita dalla crisi, l’unico modello culturale da contrapporre alle rappresaglie di Marchionne ed al tecnicismo dell’economia (ed oggi anche della politica) che ha mortificato qualsiasi prospettiva di crescita per questo Paese».

    Camusso: obbligo d’istruzione innalzato a 18 anni Il cafone che diventa padre costituente. Lo scaccia-corvi che abbandona la scuola alla seconda classe e poi contribuisce a scrivere la Carta fondamentale di questo paese. E’ scritta nella biografia di Peppino di Vittorio l’importanza della conoscenza, il legame indissolubile tra formazione e progresso del Paese. E’ da qui che riparte Susanna Camusso, Segretario Generale della Cgil: «L’obbligo d’istruzione deve ritornare a 18 anni. Sono tanti i padri e le madri che incontro e che mi dicono di essere costretti a ritirare i propri figli dalle università perché non ce la fanno a sostenere le spese che queste comportano. Stiamo correndo il serio rischio di buttare all’aria le conquiste fatte nel secolo scorso, di tornare ad un diritto alla conoscenza come un diritto di censo. Io ripartirei dalla riforma dei saperi, in continuità con quel Piano del lavoro che non era solo economia e materialità, bensì un programma di rinnovamento che guardava all’intero sistema Paese».

    Baruffa al Mercadante Prima uno striscione con su scritto “Traditori” e poi qualche urla dalla platea («Di Vittorio era digiuno, voi c’avete le pance piene») hanno portato un po’ di scompiglio nell’appuntamento pomeridiano. Un parapiglia scatenato anche da un litigio tra il servizio d’ordine della Cgil ed un ragazzo che voleva riprendere con il cellulare quel che accadeva. Momenti d’imbarazzo, anche per la Camusso, che si guarda attorno interdetta, invitando poi tutti «a metter fine all’intervallo». Alla fine ristabilita la calma e stretta di mano tra i sindacalisti ed il ragazzo.

    Murale: dalle parole ai fatti E’ stato il duo Vendola-Gentile, nella mattinata, ad annunciare l’esistenza (già da almeno una settimana) del bando che potrebbe dare la possibilità di recuperare finalmente il murale dedicato a Giuseppe Di Vittorio, finito in uno scantinato di Cerignola e rispolverato dalla tenacia e perseveranza di un comitato spontaneo. «Abbiamo mantenuto quell’impegno preso a fine aprile – dichiara l’assessore al Welfare della Regione Puglia -. Con questo bando sarà possibile recuperare diversi luoghi legati alla memoria del lavoro nella nostra Regione. Sono sicura che un progetto ben scritto e ben pensato che miri al recupero del murale avrebbe buone chances di ottenere un finanziamento. Adesso la palla della responsabilità passa al Comune (ente proprietario dell’opera) ed ai soggetti che in questi anni hanno manifestato il loro interesse. Ma soprattutto, con l’interessamento della Regione e del mio assessorato, dopo le mille speculazioni e strumentalizzazioni della vicenda, si può dire che Di Vittorio torna finalmente a casa sua».

    33 COMMENTS

    1. Prime degli anni 80, 4 pali di ferro, 3 cartelloni, e figure strane dalle quali parecchi cittadini, si chiedevano ma cos’è un tabellone di cartoni animati?? Tolto, non se ne parlato per più di 30 anni e poi…
      E’ tornato nelle menti e nei cuori. Da dove, forse, non se n’era mai andato.
      Mo vi dico io da dove: da uno scantinato di Cerignola e rispolverato dalla tenacia e perseveranza di un comitato spontaneo.
      Poi il GRANDE CAPO AUGH dice Sono sicura che un progetto ben scritto e ben pensato che miri al recupero del murale avrebbe buone chances di ottenere un FINANZIAMENTO. sI CON LA LEGGE 488, MA Và……
      Poi dice, Adesso la palla della responsabilità passa al Comune (ente proprietario dell’opera).
      Poi non contenta dice, dopo le mille speculazioni e strumentalizzazioni della vicenda, si può dire che Di Vittorio torna finalmente a casa sua». Ci rendiamo conto che siamo veramente circondati da un manicomio ambulante??
      Provo ribrezzo e vergogna, senza aver fatto nulla, VOI non lo sò.

    2. E poi avete notato, sul filmato, hanno finito di parlare i politici, tutti che applaudono. Che poi applaudono che cosa…..bòòò.
      Poi riesce a parlare un anziano signore, arrabbiato in quanto gli avevano negato la parola………..attenzione la PAROLA, e dopo aver detto la sua nessuno che lo ha sostenuto e nessuno che lo ha applaudito.
      La colpa, anzi tutte le colpe, cari signori sono nostre e non dei POVERI POLITICI………..
      Questo è quanto ci MERITIAMO.
      Saluti a tutti.

    3. Complimenti all anziano signore del video, che con tutta la voce che aveva in corpo, trattenuta x molti anni,avendone passate chissà quante, ha tirato fuori TUTTA la nostra triste realtà.

    4. Amicone mio Tam Tam, sorpresa!!!!!
      Sono riuscito a trovare il sito, ora posso dire pure io la mia.
      Lo sai benissimo, con questi personaggi, puoi farti solo il sangue amaro.
      Conoscendoti molto bene, so che le cose che senti nell’aria, non le nascondi,Le conosci a memoria ma non ci puoi fare nulla.

      Mi rendo conto a malincuore che Più invecchio e meno credo nell’uguaglianza.
      Ciao amicone mio.

    5. Tutti ammirano questo grande signore di nome:Giuseppe Di Vittorio..
      Peccato nessuno ne prenda esempio e ne faccia modello di vita sociale e politica.
      Ci si limita solo ad esaltarlo e ringraziarlo.
      Sono convinta che il nostro concittadino avrebbe voluto più fatti e meno parole(chiacchiere)..
      Vendola nn è degno manco di nominarlo!!

    6. Ciao Pinuccio, questi fanno una politica pratica che consiste nell’ignorare i fatti, ma a noi non potranno mai metterci nel taschino.Tanto la situazione politica in Italia è grave ma non è seria.
      Mi dispiace e ne soffro tremendamente solo per i giovani.
      Ciao Pinò.

    7. Che vergogna, a’Camusso? ‘Na xxxxxxx!!!
      E se quelli da’CGIL non danno la parola ar popolo, figurate i politici!
      Er sindacato uguale ai politici: xxxxxxxxxxxx.
      VERGOGNATEVE!!!

    8. La grandezza del passato non è l’ultimo espediente cui ricorrere e aggrapparsi per cercare di soffocare il magma del malcontento sociale. Se si commemora un uomo come Di Vittorio, si evitino le pantomime e i castighi intellettuali. Di Vittorio si imita. O se proprio non vi si riesce, lo si ricordi con la sobrietà di una preghiera, o con un decoroso minuto di silenzio zen.

    9. Bruno de’ castelli
      Sei un grande cafone, ma non come il compianto DiVittorio amava definirsi, ma cafone moralmente e idealmente.
      Scrivi fesserie in continuazione e ti permetti il lusso di giudicare un personaggio sindacale tra i più eqilibrati in un momento delicato del nostro paese.
      e a tutti voi che applaudite il vecchietto che voleva parlare, dovete sapere che “quel vecchietto” non voleva solo parlare ma voleva insultare pesantemente , perchè aveva iniziato a farlo già nella camera del lavoro, che lui frequenta spesso e dove si comporta sempre così , per il gusto di parlare di una figura importante come quella di Di Vittorio.
      Non basta la figuraccia che come Cerignolani abbiamo fatto???
      Ci piace pure applaudire a situazioni come queste?
      Si commemorava “DiVittorio” non si manifestava per altre cose.
      Come è stato detto queste cose il vecchietto le va a dire alla camera del Lavoro non in queste assisi.
      Questa siu chiama EDUCAZIONE:

    10. Di Vittorio non si sarebbe comportato in quel modo con quel anziano signore, Di Vittorio è nato ed ha progredito fianco a fianco con i “cafoni”. La differenza tra Di Vittorio e la Camusso, che è a capo di un sindacato ormai venduto, è che Di Vittorio era uno di noi, loro non sono neanche degni di usare il nome di Di Vittorio in un discorso. VERGOGNA!!! E le pecore ad applaudire, che schifo!

    11. guaradvo il video” intervista a Vendola…” ma redazione voi lo sapete chi lo fece abbattere il murales? mi sa che in quel momento ti stava guardando.

    12. quante parole, parole, parole dal poeta…….. e poi????? camen vet spec ca cia cut…..tant i primar i pird….e fra poc per pur la pugli…..a fatghei!!!!!

    13. ALLA REDAZIONE:

      CON QUESTO SERVIZIO E CON I VOSTRI FILMATI VOI LANOTIZIAWEB VI STATE SEMPRE PIU’ METTENDO ALLA TESTA DI QUEI SERVIZI ONLINE CHE A TUTTI I COSTI E SEMPRE CON MENO CENSURE PORTATE LA NOTIZIA COSI’ COM’E’ TALE E QUALE SENZA VELI, QUELLO CHE E’ SUCCESSO AL MERCADANTE CON IL SIGNORE CHE PROTESTA, NON PROTESTA CERTO CONTRO LA CAMUSSO, ANNI FA CIO’ NON SAREBBE SUCCESSO, MA ORA LA GENTE NON NE PUO’ PROPRIO PIU’, STA COVANDO FORSE QUACOSA SOTTO LA CENERE, UN FUOCO CHE DA PIU’ PARTI IL POPOLO CIVILMENTE VUOLE PORTARE AVANTI PER FARSI SENTIRE, MA SI STA ACCORGENDO CHE ORMAI NON SERVE PIU’ LO SCIOPERO, LA PROTESTA, ILPOPOLO E’ ALLA FAME E RIMANE SEMPRE PIU’ EMARGINATO, ACCORGENDOSI CHE INVECE LA PARTE POLITICA HA VERAMENTE LA PANCIA PIENA E NON SOLO PERCHE’ IN TEMPI DI SACRIFICI LA GENTE NON ARRIVA PIU’ CON QUEL CHE GUADAGNA ALLA SECONDA SETTIMANA DA UN LATO, MENTRE DALL’ ALTRA PARTE (E LE NOTIZIE DI QUESTI ULTIMI GIORNI NE DANNO CONFERMA) I SOLDI PUBBLICI DI NOI ITALIANI VANNO A FINIRE NELLE TASCHE DI GENTE CORROTTA.

      • Gentile lettore, la pacifica e pacata protesta del signore è stata riportata “di striscio”. Non si vuol render notizia a tutti i costi, anzi.

    14. Tutto Vero…Tutto Giusto . Un solo dato : Responsabilità .
      Decidere ciò che è giusto : Validare l’Individuo ed il suo diritto a fare; la Famiglia (ed i figli ) con il dìritto di esistere e sopravvivere;il Gruppo (gli amici -il quartiere-la città) con il diritto ad essere utili ;la materia (la casa-l’auto-le scarpe-i vestiti) con il diritto a possederli .
      Compiere Azioni a beneficio di queste dinamiche dell’esistenza sono le basi conosciute e dimenticate per il caos creato ad arte da parte dei seminatori di zizzania.Fare chiarezza dei termini e assumere il diritto ad avere e dare Rispetto.”Una stretta di mano” dève assumere quel senso di “garanzia” che assicuri la Responsabile Qualità dell’individuo.Dipende SOLO DA CIASCUNO DI NOI .

      • IL TEMPO DELLE STRETTE DI MANO E’ FINITO, E’ CON LA STRETTA DI MANO CHE CE LO HANNO MESSO IN QUEL POSTO. LA RESPONSABILITA’? E QUALE? FATTI UN GIRO NEL TUO PAESE, FATTI UN GIRO IN ITALIA, E VEDI……

    15. Michele Grasso perdonami, ma presupponi e sottintendi una qualche rivoluzione cosmica affinché ciò che dici avvenga?

      • Le “Rivoluzioni” si fanno quando si ha “veramente” la pancia vuota. Fino a quando le “coscienze” generalizzate hanno la consapevolezza di poter assicurare il minimo indispensabile di sopravvivenza, la “rivoluzione” resta nel cassetto.
        E fortunatamente quel minimo, anche se con scarsa dignità, c’è.
        Chi incita alla “rivoluzione” lo fa, probabilmente perché non conosce cos’è una “rivoluzione”.
        Una rivoluzione presuppone una consapevolezza “ideologica” che non si può possedere a pancia piena.
        Bisogna aspettare tempi migliori, diceva “Edoardo”… adda passà a’ nuttat’ …….

    16. Si, cittadino, per definizione le rivoluzioni si verificano in condizioni di perfetta esasperazione, è vero. Ma è probabile che questo stillicidio cui alludi, sia un’invenzione moderna del potere, volta a creare un freno psicologico ad ogni possibile scatto ammutinato. E il potere chi è? Di certo non è il governo. La funzione dei governi credo sia oramai, solamente una funzione di controllo. Il potere vero è del mercato e delle forze economico finanziarie. Un potere che appare invulnerabile perché probabilmente manca di connotati fisici. La gente cioè, non ha un tiranno su cui accanirsi e su cui riversare la propria rabbia. Ha solo un malcontento controllato e controllabile. E’ scontenta, spiazzata, disorientata. E ha solo la forza emotiva di parlarne al bar e di aggiungere qualche altro nevrotico intercalare nell’abitudine dei suoi discorsi.

      • E’ esattamente ciò !
        La tecnica di chi non auspica “rivoluzioni”, è quella concepita dall’occulta “entità” inventrice del “consumismo”, che però,non sono certamente i “governi”, quest’ultimi nel ruolo di “asserviti” ai poteri economico/finanziari, adepti del controllo del livello di esasperazione generale, che non deve oltrepassare “mai” la soglia dell’intolleranza.

    17. Ma avete visto il “SERVIZIO D’ORDINE” che ci stava? Tutti personaggi sistemati a furor di popolo all’ospedale (ausiliari) scuola (bidelli) ecc… MA CHI LI HA SISTEMATI questi?? Questi non sanno fare l’O col BIcchiere. xxxxxxxxxx che ci fai in mezzo a questi qua? Poi hanno il coraggio di criticare i metodi della DcPsi ecc..

    18. CREDO CHE BISOGNA PRENDERE ESEMPIO DALL’ANZIANO SIGNORE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI PER TUTTI NOI.

    19. Lo stato di disagio, la frustrazione, la necessità e permettetemi anche l’ignoranza a volte fanno commettere azioni insensate.
      Riguardo all’episodio brutto e disdicevole che non ci ha fatto fare una bella figura, voglio solo ricordare a qualcuno che è la stessa e medesima circostanza di comportamento che il “CERIGNOLANO” attua quando si trova alla Posta e non vuole fare la fila, quando va in pronto soccorso e non vuole aspettare la priorità degli interventi……….siamo alle solite, concordo con chi dice che è una questione di EDUCAZIONE ed aggiungerei anche che geneticamente siamo fatti così .. nel sangue……. solo che quando andiamo fuori dalle mure cittadine ci comportiamo come bravi e integerrimi cittadini.

    20. Cosa cavolo centra la Gentile con la CGIL e Divittorio? Proprio lei che son anni che usurpa la buona fede dei più deboli….a casa mangiapane a tradimento

    21. Envece de slinguazzà co ‘sti articoli, annate a intervistà er signore che protestava. Fate i giornalisti!

      • QUANTO E’ FINE SOCRATE E IL NOME LA DICE TUTTA, PERO’ IN FONDO IN FONDO, DOPO LA PRIMA RISATA INIZIALE LEGGENDO IL SUO COMMENTO, LUI NON HA TUTTI I TORTI, NON PER PEPPINO DIVITTORIO MA PER LA GENTE CHE STA USANDO IL SUO NOME E CIO’ CHE HA FATTO SOLO PER FARSI BELLO E NON PARLO DELLA GENTILE CHE STA FACENDO MOLTO PER CERIGNOLA, MA MOLTE PERSONE USANO DIVITTORIO SOLO PER COPRIRE LA LORO NULLITA’, ED E’ PER QUESTO CHE CE LE STANNO DISINTEGRANDO. BRAVO SOCRATE.

    22. Nella giornata di Sabato, mentre il corteo tornava da palazzo Carmelo dopo aver sostato al monumento a DIVITTORIO, chi scrive si antepone al corteo stesso e lo ferma. Presentatomi e qualificatomi alla Camusso, le faccio notare il tavolino allestito di fianco all’edicola, nel quale si raccoglievano le firme per i referendum, atti ad abrogare le modifiche all’ art.18 ( licenziamento senza giusta causa), e all’ art8 dello statuto dei lavoratori, nonché i referendum per abrogare le modifiche fatte dalla Fornero in materia di pensioni ,( vedi pensioni a 70 anni e senza soldi ). Data l’importanza dei temi proposti e la scarsità di informazione ( infatti non né parla nessuno, né TV e nemmeno i Giornali, forse perché “ scomodi” ). Tornando a noi, mi rivolgo alla Camusso dicendole: ” Segretario, potrebbe invitare, a conclusione del suo intervento, i compagni presenti nel teatro a firmare i referendum?”. Lei mi risponde con un secco NO! Senza sé e senza ma. A questo punto non mi resta che ribattere con queste parole: “ E Lei dovrebbe rappresentare il Lavoro e i Lavoratori? Lei dovrebbe rappresentare PEPPINO DIVITTORIO? Si VERGOGNI!”. Ora guardate e ascoltate l’intervento della Camusso e rileggete quanto ho appena detto. Pensate in quali mani vogliamo mettere il futuro nostro, e dei nostri figli. Ah! Dimenticavo, un altro referendum proposto vuole abolire tutte le diarie extra della casta, e forse per questo che i referendum risultano particolarmente ostici ai nostri “ cari “ rappresentanti democraticamente votati ma scelti dal porcellum.
      Michele Conte della segreteria regionale PRC Puglia.

    23. Quante belle parole…al teatro c’era una vera e propria gara dell’auto celebrazione, a farsi bello/a…nel fare tutto suo, il pensiero e l’ideale di Giuseppe Di Vittorio!! …su alcuni aspetti sembravano facsimile/cafoni ( senza offendere i veri cafoni ) che avevano combattuto e lottato gomito a gomito con peppino…è grazie alla macchina del tempo, erano arrivati fino a noi per illuminarci ! …ma l’unica vera luce, la sintesi del pensiero di peppino, e’ stata la figura di quel contadino analfabeta che voleva a tutti i costi dire la “sua”, e nonostante volevano “soffocarlo” ….la sua voce diventava sempre più forte, e nessuno dei sei “farisei” sul palco, si è’ sognato di dire: parla “cafone” ti ascolto, anche la tua opinione e’ importante….muti come sfingi assistevano al teatro degli orrori !

      p.s: No Comment sul servizio d’ordine !!

    24. A proposito degli inviti alla commemorazione del nostro illustre concittadino Peppino Di Vittorio……. è stata fatta una selezione settariamente discriminante………. solo i leccapiedi ( mercemari ) della CGIL e loro prezzolati accoliti sono stati invitati……….gli altri cittadini ( di diverso o agnostico pensiero politico ) , per loro, non sono neanche da considerare esseri umani ! ! !…………….. ma questa è solo una conferma di una sinistra miope, ottusa e
      ” politicamente razzista ” ! ! !

    Comments are closed.

    Ultimora

    Concerto di fine Anno Accademico per la Max Music Academy di Cerignola

    Si è svolta lunedì 24 giugno 2024 la cerimonia del 23° Anno Accademico della...

    Cerignola, in ritiro a San Giovanni Rotondo dal 19 luglio. Possibile il ritorno in gialloblù di Achik?

    L’Audace Cerignola ha sciolto le riserve ed ha comunicato luogo e tempi del ritiro...

    Granaio Italia, Xylella e filiere, CIA Puglia: “Emendamenti positivi”

    “Dopo mesi di lotte, mobilitazioni, petizioni nazionali e iniziative, finalmente, con l’emendamento dal Decreto...

    Cerignola, tre “World Cafè” per riflettere e parlare di politiche di genere

    Si svolgerà venerdì 5 luglio 2024 alle ore 18.00, a Cerignola presso Karma Cafè (Via...

    Successo e Talento al ‘Summer Show’ di Cerignola

    Venerdì scorso il palco di piazza Giacomo Matteotti è stato fulcro di talento e...

    Muraro e Fuoco, prende sempre più forma la rosa della Pallavolo Cerignola

    La Mandwinery Pallavolo Cerignola SSD arl è lieta di annunciare l'ingaggio di Sara Muraro, laterale...

    Altro su lanotiziaweb.it

    Concerto di fine Anno Accademico per la Max Music Academy di Cerignola

    Si è svolta lunedì 24 giugno 2024 la cerimonia del 23° Anno Accademico della...

    Cerignola, in ritiro a San Giovanni Rotondo dal 19 luglio. Possibile il ritorno in gialloblù di Achik?

    L’Audace Cerignola ha sciolto le riserve ed ha comunicato luogo e tempi del ritiro...

    Granaio Italia, Xylella e filiere, CIA Puglia: “Emendamenti positivi”

    “Dopo mesi di lotte, mobilitazioni, petizioni nazionali e iniziative, finalmente, con l’emendamento dal Decreto...