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    Docu-fiction su Di Vittorio: il progetto che potrebbe “lanciare” Cerignola

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    Di Vittorio sulla cresta dell’onda. E’ un periodo di rinnovato interesse per lo storico sindacalista cerignolano che, dopo la “vertenza murale” che ha visto scendere in campo persino il presidente Vendola, sarà protagonista di una docu-fiction realizzata dal regista italo americano, con origini cerignolane, Toni Occhiello. Il progetto sembrerebbe in fase avanzata e proietterebbe Cerignola al centro di una macchina organizzativa, artistica ed economica di assoluto livello.

    La trama La docu-fiction, della durata provvisoria di 25 minuti, vede al centro del racconto un giornalista del Tg1, autore di un servizio di cronaca di un Primo Maggio dei giorni nostri. L’occasione lavorativa proietta il protagonista nel suo passato, quando da bambino, nella natia Cerignola, aveva assistito allo spettacolo di un cantastorie che narrava le gesta del “nostro Peppino”. «E’ un film dedicato ai più giovani – commenta Occhiello a Lanotiziaweb -, nella speranza che le istanze di cambiamento portate avanti da Di Vittorio diventino anche per i ragazzi incentivo e sprone per la lotta al conformismo ed alla rassegnazione cui sembrano condannati».

    I nomi E’ partendo dai personaggi, più o meno noti al grande pubblico, ma tutti con curriculum di altissimo profilo, che si può comprendere il livello del progetto. Interpreti del film saranno Nino Frassica (nel ruolo del cantastorie) e Sergio Rubini (nel ruolo dell’anchorman televisivo). Nel cast, nel ruolo di se stessi, anche Baldina Di Vittorio, Silvia Berti e Michele Sacco. La colonna sonora sarà affidata alla canzone su di Vittorio scritta da Pinuccio Patruno in una nuova versione rivisitata da Tonino Piacentino. Contattato, sul fronte musicale, anche il pugliese Caparezza, che parteciperebbe con un proprio pezzo scritto appositamente sulla figura di Di Vittorio. Ma è sul fronte delle collaborazioni italo-americane che il progetto potrebbe conoscere il suo momento di svolta. I capi reparto, infatti, saranno i seguenti: Massimo Zeri (direttore della fotografia), Cosimo Gomez (scenografo), Marlene Stewart (costumista, anche del film “The Doors”), Tonia Moreo (Capo contabile), Roberto Silvi (montatore), Michela Forbicioni (casting director), Mauro Castellini (produttore).

    I costi Il prodotto costerà in tutto 247 mila euro. Il reperimento fondi è già cominciato, riscuotendo le prime risposte positive dal Ministero delle Attività Culturali, dalla Regione, dall’Apulia Film Commision e dalla Provincia. Sul fronte dei “privati” Toni Occhiello ha le idee chiare: «Punteremo molto sul cosidetto “tax credit”, già fortemente utilizzato negli Usa, e previsto anche dalle leggi italiane. Lo schema è semplice: all’impresa che finanzierà il film verrà riconosciuto il 40% dell’investimento come credito d’imposta oltre ad una percentuale sugli incassi. “This must be the place” di Sorrentino è stato quasi completamente finanziato con il “tax credit”». E dal Comune ? «Mi hanno detto che le casse sono vuote – rivela Occhiello -. Al massimo mi hanno promesso d’impegnarsi per recuperare sponsor dalle aziende che operano nel campo delle energie alternative».

    E Cerignola? La nostra città potrebbe “subire” gli effetti positivi di un progetto che si annuncia comunque ambizioso. Innanzitutto sarebbe uno dei set naturali del film, le cui riprese dureranno almeno 2 settimane, così ripartite: sei giorni a Cerignola, due a Bari, un giorno ciascuno per Lucera e Minervino. «A Cerignola potrebbero arrivare dei grandissimi professionisti internazionali– incalza Occhiello -. Ci pensate che le sartorie locali potrebbero lavorare con Marlene Stewart, una delle più grandi costumiste al mondo? E poi mi piacerebbe avere delle giovani maestranze locali, retribuite, ragazzi con la passione del cinema che coglierebbero l’occasione per un vero e proprio stage formativo. Cerignola dev’essere capace di cogliere questa opportunità, di andare oltre se stessa. Negli Usa diremmo che dovrebbe essere capace di uscire “out of the box” (fuori dalla scatola, ndr)».

    1 COMMENT

    1. Stu povr Pppein stej addvndann cume Padre Pej, chi u rappsent a destr e chi a snestr. Ma non sarà scheet ch fe cass. Spriom bun.

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