Una gara assolutamente vietata ai deboli di cuore, in questo caso del colore della Solenergy Udas, la quale ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie contro la Cest Bari in gara 1 della finale per la promozione in Serie C. Prima della palla a due, il commosso ricordo per le vittime della strage di Brindisi e del terremoto in Emilia Romagna: la splendida coreografia della tifoseria accompagna l’avvio della gara, cominciata con una Cest attenta che ragiona bene, mentre i solisti guidati da Rosario Saracino stentano a decollare. Il temuto Traversa segna la prima tripla della serata e si va avanti così fino a metà del primo quarto, con il risultato favorevole agli ospiti per 17-6. I ragazzi biancoazzurri sono in evidente difficoltà e rimangono spiazzati dal gioco degli avversari, tant’è che la prima sirena va in archivio con il punteggio di 16-27 per la Cest Bari. Nel secondo quarto, la Solenergy Udas prova a reagire a questa incredibile situazione, ma la testa è altrove e la formazione barese continua a giganteggiare, approfittando degli errori evidenti dei padroni di casa, che sembrano incapaci di effettuare una rimonta degna di questo nome. Pian piano però, Visaggio, Sierra e gli altri si risvegliano, grazie anche alle sollecitazioni del pubblico di casa ed all’intervallo lungo il punteggio è 35-45. Un distacco di 10 punti è recuperabile, se si torna in campo con altra mentalità, la stessa che aveva portato gli udassini a vincere il campionato: Sierra torna ad essere l’extraterrestre che conosciamo, ed insieme a Susbielles, Visaggio, Procacci ed all’inossidabile capitan Totaro effettuano una rimonta monumentale, concretizzatasi nell’ultimo quarto di gara con il pareggio dell’uruguaiano (66-66), poi il sorpasso con Visaggio. Gli ultimi minuti di partita sono emozionanti, fra sorpassi e controsorpassi reciproci, la Solenergy Udas vince per 81-79, successo che fa felice una intera città e la tifoseria, che ha tremato per metà gara e che esce dal Palasport Nando Dileo felice per un’affermazione indimenticabile. La Cest Bari esce comunque a testa alta da questa prima partita, poiché per quasi 28 minuti ha tenuto in mano le redini di una partita che si è lasciata sfuggire, cercando di mantenere fino in fondo il vantaggio acquisito. Per i ragazzi di Rosario Saracino una gara in cui hanno concesso troppo, non riuscendo ad imporre il proprio gioco dall’avvìo: ma l’Udas deve essere più concentrata se vuole approdare in Serie C. La gara 2 di giovedì di certo non sarà una passeggiata, anche perché i baresi in casa sanno farsi rispettare.
E’ un’Udas che non muore mai: rimonta 22 punti e batte nel finale la Cestistica Bari (81-79)
Pubblicato il
9 COMMENTS
Comments are closed.
è ANCHE VERO CHE NEL PRIMO TEMPO QUELLI SEMBRAVANO DOPATI.
% ASSURDE DAL CAMPO
COSI’ COME ASSURDE SEMBRAVANO LE NOSTRE , MA IN NEGATIVO.
DOPO LORO SONO TORNATI NORMALI.
NOI SIAMO USCITI ALLA DISTANZA…..E GLI ULTIMI 3 MINUTI SONO STATI INDIMENTICABILI!
ORA GIOVEDI CONSEGNAMOLI ALLA STORIA.
Gara spettacolare, una di quelle in cui è importante poter affermare ” IO C’ ERO!!!!”
FORZA RAGAZZI!
Super partita! e se hanno fatto arrabbiare addirittura il ns super presidente di giorgio vuol dire che si meritavano proprio di perdere!
Di super abbiamo visto tante cose ieri….una super tifoseria una super compattezza di squadra ….una super squadra ma piano con i super presidenti….
ieri il meglio di cerignola era al palazzetto. famiglie in festa, una corsa del pubblicoper abbracciare i propri beniamini. i sudamericani ormai parlano cerignolano!!! forza solenergy udaas…facci sognare
No, no, lo ribadisco con forza: Giuseppe Di Giorgio è veramente il migliore. Continua così Pè
Per udassino allora chiedi a di giorgio che tu reputi il migliore chiedi di chi e il merito di tutto questo. se e una una persona corretta non avrà problemi a raccontati le cose come stanno. noi lo sappiamo. rosa…..cambia squadra
Probabilmente mi risponderebbe: della squadra, dei dirigenti, dei tifosi…Non saresti d’accordo? Ma quando dici “noi” lo sappiamo, a chi ti riferisci?
Mi riferisco a coloro che amano e seguono il basket di questa città e non solo. ma dalle risposte che dai ogni dialogo e chiuso. almeno i vostri dirigenti sanno che la palla a spicchi non e un arancia?