Ci sono due verità che Cerignola vuol conoscere. La prima riguarda Gema (cosa è successo davvero?). La seconda riguarda il mare (pulito o no?). Le risposte di questi giorni più che fugar dubbi ne aprono di nuovi. A cominciare dal «rapporto elastico» con Gema, ingiustificabile legalmente parlando. Che si tratti di 2 euro o di 2 milioni di euro non vi è differenza. Ogni 10 giorni ‘devi versarli’, lo dice la norma. Se poi ‘tra noi non c’è problema‘ è un’altra storia. Anche se oggi è necessario cercare di ‘prendere’ quanto più possibile del debito, che quasi certamente non vedremo restituito nella sua totalità.
Cerignola trova consolazione nel mare, o almeno ci prova. Diverse infatti le voci dei giorni scorsi, che hanno disorientato ulteriormente i cittadini, insinuando sempre più il dubbio che il mare potrebbe non esser ‘batteriologicamente pulito’. La soluzione? Si indaghi approfonditamente, e lo facciano tutti gli enti preposti, non solo l’ARPA. Le verità non interessano quando arrivano tardi. Serve averle subito tra le mani, prima che sia troppo…