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    Genova, Carlo e le sentenze: il torto aveva ragione

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    “Piazza Carlo Giuliani, ragazzo”. Una bomboletta spray, un segno blu elettrico, con cui una mano sconosciuta, scrive la sua verità su Genova. Un segno che fece giustizia, a caldo, undici anni prima che la “giustizia” delle aule dei Tribunali ci restituisse la vera Genova. 20 luglio 2001, ore 17.27: muore Carlo Giuliani. Viene ammazzato Carlo Giuliani. Piazza Alimonda diventa piazza “Carlo Giuliani”. Erano i tre giorni delle manifestazioni contro il G8 di Genova: una mobilitazione enorme, di quello che allora si amava definire “movimento no-global”, contro uno dei più inutili summit mondiali che la storia abbia mai conosciuto. Genova blindata e militarizzata, finisce nella spirale di violenza che in tanti si aspettavano, in molti non hanno evitato e che qualcuno ha voluto. Le forze dell’ordine da una parte, il “blocco nero” dall’altra. La questione del debito, del divario tra le economie mondiali e della critica al sistema capitalistico finiscono cancellate dalla questione “ordine pubblico”, inghiottite in quel buco nero che, nella storia di questo Paese, ha più volte fiaccato movimenti, disperso energie, bruciato generazioni. Carlo aveva un estintore in mano ed un cappuccio nero sulla testa. Carlo viene sparato da un braccio che le immagini ritraggono proteso ad altezza uomo. Questi sono i fatti. La storia del proiettile deviato dal calcinaccio non sarebbe sostenibile neanche in una puntata di “Voyager”. Da allora il nome di Carlo, la sua immagine e la sua azione sono state prese ad esempio, strumentalizzate, svilite e banalizzate. I plotoni contrapposti, tutori del (dis)ordine pubblico vs ribelli di professione, si sono scannati. La sua faccia ed il suo nome li puoi trovare nei circoli Arci, nei blog di estrema destra che inneggiano alla sua morte, nelle curve degli stadi, sui murales degli autonomi. “Se restava a casa sua non sarebbe morto” è una delle chiose più in voga. Peccato che Genova era casa di Carlo. E che qualcun altro in quei giorni la stava occupando. Per alcuni è morto un partigiano, per altri un teppista. Magari molto più banalmente, il 20 luglio di 11 anni fa, è morto Carlo Giuliani, ragazzo. E con lui i sogni e le illusioni di una generazione che si sta ancora leccando le ferite.

    30 COMMENTS

    1. I fatti sono che se quell’estintore avesse colpito il carabiniere, probabilmente il carabiniere sarebbe morto…
      Anche il carabiniere era un ragazzo, che stava lì a lavorare…..

    2. I fatti sono che il carabiniere ha puntato la pistola ad altezza uomo, e un ragazzo è morto; i fatti non ammetto il “se..”, nè il “probabilmente..”

    3. il carabiniere si è sentito minacciato da quel ragazzo e si è difeso. Il problema è accertare la responsabilità di chi avrebbe dovuto formare quel carabiere facendogli capire prima di mandarlo in strada come avrebbe dovuto comportarsi in quella situazione.

    4. I fatti sono ke un ragazzo è morto e poteva essere il carabiniere, ma è stato Carlo Giuliani….la differenza è ke nessuno ha detto a Giuliani ke per manifestare il proprio disappunto bisogna minacciare il prossimo e ridurre al macello una città, c’è modo e modo di agire, mi dispiace non condivido assolutamente questo tipo di protesta….

    5. Questa volta francamente l’articolo è un po incopleto e un pò fazioso .Premesso che la morte di un ragazzo è sempre una pena al cuore,lo scrivente distorce un po la realtà dei fatti.Infatti Carlo non aveva l’estintore semplicemente in mano,ma era proteso nel gesto di lanciarlo verso il GIOVANISSIMO (come lui)carabiniere.Con questo ovviamente non voglio assolvere il gesto del militare che ha pagato anche lui a caro prezzo per la vicenda,però in un certo senso bisogna riconoscerLI diverse attenuanti.In una giornata vissuta ad altissima tensione ,dove si sono succeduti scene di guerra e devastazioni ,scontri con le forze dell’ordine in tutta la città e,tanto altro,Vistosi accerchiato tra fuoco sassi e gente in stato di PURO DELIRIO e,visto il ragazzo(Carlo )in procinto di lanciare l’estintore ,HA purtroppo (per paura)perso il controllo.Anche il termine ”AMMAZZATO”,citato nell’articolo lo ritengo inesatto ,Carlo è morto a causa di un giorno di ordinaria follia,dove tante persone avevano Perso il comune senso della realtà.

      ps SIg campese non me ne voglia ,il mio è semplicemente un punto di vista,lungi da me l’intenzione di giudicare il suo lavoro(che ho sempre apprezzato).

      saluti

    6. Una domanda facile facile: ma se un tizio incappucciato tentasse di sfondarvi il cranio con un estintore di una ventina di kg, e voi foste..malauguratamente, armati, che fareste? Gli sparereste oppure all’incappucciato chiedereste se per favore può andare a rompere la testa a qualche altro?

      Alla fine, uno ha perso la vita, l’altro se l’ è distrutta, col la differenza che uno tentava di fare il proprio lavoro, l’altro..protestava.

      E poi, sono stato anch’io “ragazzo”, ma non mi è mai passato per l’anticamera del cervello di tirare estintori in testa ai Carabinieri.

    7. quindi assaltare con cappucci neri camionette dei carabinieri, vuol dire protestare….
      ecco perchè qui si assaltano blindati, è per protestare l’IMU….
      ma tanto sono ragazzate.

    8. Poverino, piangiamo un santo….servizio giusto un pò da blog di centro sociale, più che da testata giornalistica…

    9. G8, un agente portò le molotov
      Oggi 20/07/2012 la sentenza sul massacro della Diaz
      Dovrebbe arrivare a breve la sentenza per il blitz nella scuola Diaz durante il G8 di Genova. I pm hanno chiesto 109 anni per 28 imputati. Tra di loro due ex Sisde , al vertice dell’Antiterrorismo. In aula saranno presenti molte delle 93 vittime. Tra di loro anche il giornalista inglese di 40 anni presente nella scuola durante l’irruzione nella scuola, che ha ricostruito tutto il percorso fatto dalle molotov: quella che potrebbe essere la «regina» delle prove false.

      Questi sono purtroppo i fatti, chi vuol capire capisca.

    10. Secondo me c’è modo e modo di manifestare, in quel periodo il g8 e stato un pretesto per manifestare contro lo stato e le potenze del mondo, le organizzazioni dei centri sociali insieme alle teste nere i black block hanno fatto un massacro hanno distrutto tutto come è successo alcuni mesi fa a roma, mi dispiace molto per la morte del ragazzo carlo giuliani, ma il ragazzo carabiniere non molto esperto e stato mandato in guerra con uno stipendio pari ad € 800/900 al mese a rischio della propria vita, il carabienere si è visto un estintore in direzione della faccia che stava per essere lanciato, secondo voi per istinto e per difese cosa dove fare? si doveva difendere, sfido chiunque a trovare un’altra soluzione. Le colpe sono di chi ha deciso di inviare ragazzi non esperti in guerra. A mio parere il g10 attuale ho altri incontri si devono fare in località segrete, si evitano danni e massacri, vedi ultima manifestazione a roma quel che è successo.

    11. XXXXXXXXXXXXX
      Non facciamo gli ipocriti…dispiace per un ragazzo etc. Erano migliaia di ragazzi e se uno è morto perché stava aggredendo un militare è solo da imputare al gesto…altrimenti se protestare significa essere sparati…ad ogni corteo avremmo una carneficina!
      Sciot a fat’ghè parassiti!

    12. Il diritto a manifestare il proprio dissenso verso la politica o l’atteggiamento dello stato nei confronti dei cittadini è un sacrosanto diritto sancito dalla costituzione.
      “MANIFESTARE”• v.intr. (aus. avere) [sogg-v] Prendere parte a una pubblica manifestazione, frequentemente con specificazione del luogo o della causa (definizione da dizionario).
      Spaccare le vetrine dei negozi non è MANIFESTARE;
      sfondare bancomat non è MANIFESTARE;
      lanciare molotov (anche se gratuitamente fornite) non è MANIFESTARE;
      bruciare cassonetti, negozi e camionette dei CC non è MANIFESTARE;
      minacciare chicchessia non è MANIFESTARE;
      minacciare un ragazzino in divisa impaurito ed armato, è da cretini, non è MANIFESTARE.
      Quelli che ho elencato sono reati serissimi che, a causa della difficoltà a rintracciare chi li compie, spesso sono impuniti.
      La morte di un ragazzo è sempre brutta cosa, ma non facciamo di un idiota un martire…
      Tale era il ragazzo in questione (pace all’anima sua) e tali sono tutti quelli cha agiscono in questo modo:
      IDIOTI!!!!!

    13. redazione sovversiva! 🙂
      Il punto è che quel giorno a Genova è stata guerriglia voluta e con precise responsabilità politiche. Ricordo Fini nella stanza operativa dove si pianificava la mattanza, il min. Castelli nella caserma di Bolzaneto e nella Diaz, e ricordo SCAJOLA… Quei giorni in ITALIA è STATO SOSPESO LO STATO DI DIRITTO, quei giorni in ITALIA è STATA SOSPESA LA DEMOCRAZIA. Non ci vuole tanto per riconoscere quanto accaduto, e quanto accaduto ha il volto (purtroppo) di un ragazzo , semplicemente un ragazzo: CARLO GIULIANI. I buonismi e la demagogia quando si analizzano e fatti, la storia, servono a molto poco. Quanto successo a Genova resta una pagina buia e non ancora chiusa della storia democratica d’Italia. Non serve cercare eroi, serve cercare la verità e la verità è che i responsabili di quanto accaduto sono stati puniti, a oggi, solo in minima parte…

    14. quoto Tom in tutto.
      Aggiungo che, se anche Carlo Giuliani fosse riuscito a lanciare l’estintore, difficilmente sarebbe riuscito a colpirlo, tantomeno ad ucciderlo, visto che sarebbe dovuto passare dal finestrino di un blindato.
      il carabiniere, avendo avuto il tempo di mirare, avrebbe potuto attingerlo in una zona non vitale.
      sebbene fossero momenti convulsi, mi sembra che la reazione sia stata sproporzionata rispetto all’azione.
      per il resto (SCUOLA DIAZ), ci sono le sentenze.

    15. Se un uomo qualsiasi mi minaccia in qualsiasi modo ,con un estintore con un coltello o con una pistola a me passerebbe in un minuto tutta la mia vita e quella della mia famiglia e il male che mi potrebbe fare a me e il dolore che darebbe ai miei familiari in poche parole se avessi la possibilità non esiterei un solo minuto a sparargli mi dispiace ma è cosi meglio il suono delle catene che quello delle campane.

    16. Mi sa che quì stiamo rasentando il ridicolo….
      Guerriglia organizzata e voluta dallo stato?
      Democrazia sospesa?
      Cari difensori di questo “ragazzo” vi ricordo che non è morto per difendere un ideale, semplicemente ha voluto fare la cosa sbagliata nel momento sbagliato?
      L’estintore non avrebbe colpito? Il Carabiniere ha mirato per uccidere? Vi siete dimenticati la perizia sull’estintore? Il proiettile non era mirato; il ragazzino in divisa era talmente spaventato che non avrebbe colpito un elefante a 10 metri in maniera volontaria. Il proiettile è rimbalzato sull’estintore ed ha finito la sua corsa uccidendo quel povero ragazzo che lo teneva sollevato sulla testa per mostrarlo al mondo!!!!
      Vorrei vedere se, durante una manifestazione,un gruppo di questi animali (tali sono e non illudetevi siano altro) entrasse nel vostro negozio e, in nome di una protesta (legittima o meno) vi sfondasse la vetrina e gli scaffali….. altro che “poverino lui” “ACAB” loro…. il colpo in fronte, se vi fosse possibile, glielo sparereste voi, cari Tom e”mai più DIAZ”
      Tutto scaturisce da quello…. da quello che dite sembra che lo stato li abbia quasi pagati per fare i cretini…. non è così, mi rifiuto di crederlo!
      Credo, piuttosto, che si prendano queste manifestazioni, come quelle sportive, come momento di sfogo per certi malati violenti che vogliono scaricarsi un po’.
      Se il vostro caro Carlo non avesse avuto in mano un estintore, non avesse assaltato una camionetta e avessa urlato tutto il suo sdegno per qualcosa che non condivideva, e l’avesse fatto ordinatamente, pacificamente, secondo quanto previsto dalla legge, oggi sarebbe ancora quì. Per la scuola Diaz… la giustizia ha fatto il suo corso ed ha tratto le sue conclusioni.. ed emesso le sue sentenze.
      Ma, ne sono convinto, nulla sarebbe successo se non ci fosse stato il ricorso alla violenza da parte di quei finti manifestanti, tra cui il caro estinto, che, nulla aveva da fare a Genova, casa sua (invasa e militarizzata…che belle parole inutili redazione!!!! Vorreste l’esercito a Cerignola per rimettere a posto i problemi di sicurezza? Io si!!!!) se non mischiarsi ad un gruppo di imbecilli che fa il gioco del “Dagli allo sbirro”. Di tutto ciò che è successo non provo dispiacere per quello che ci ha rimesso le penne, nè per quelli che le hanno prese nella scuola, nè tantomeno, per i condannati per essersi abbassati al livello dei facinorosi… mi dispiace solo per quello che ra un ragazzo che stava facendo il suo dovere ed ha dovuto subire una esperienza drammatica come quella…..
      La morte di un idiota non mi commuove affatto!!!

    17. …la storia non è fatta dalle opinioni personali ma da fatti e documenti che dicono l’esatto contrario di quello che tu scrivi. Te ne consiglio vivamente lo studio se vuoi parlare dell’argomento, altrimenti le chiacchiere stanno a zero. Genova è stata un operazione d’ingegneria politica per screditare un movimento per lo più pacifico. Carlo Giuliani resta il volto martoriato di un maledetto giorno in cui il morto è stato voluto, calcolato; Diaz, Bolzaneto parte del copione, non la conseguenza… Le pene ridicole rispetto al danno subito dalla democrazia italiana e dalle persone brutalmente torturate e pestate come nella peggiori delle dittature africane… Girarsi dall’altra parte non serve a nulla; io più che con i poliziotti che in quella bolgia ci sono stati e hanno rischiato in proprio, me la prendo con gli uomini in giacca e cravatta che ce li hanno mandati e organizzato quello spettacolo degli orrori.

      P.S. do per scontato che ognuno può esprimere la propria opinione ma tale rimane, non diventa né verità, né tanto meno storia…

    18. Gentile Tom, ragioni (scusami se te lo dico)come il classico sfigato di sinistra frequentatore di centri sociali ,che di sociale hanno poco ma di sovversivo hanno molto.

      saluti

    19. La morte di qualcuno mette tristezza ed è più angosciante quando a morire è un ragazzo. Mi chiedo se a morire fosse stato il carabiniere. Non vedo alcun atto di eroismo nel comportamento di Giuliani, ne tanto meno segni di un martirio. Probabilmente quel ragazzo è vittima di se stesso, io personalmente non andrei in giro in piazza a protestare con un estintore, le immagini sono evidenti e chiare. Forse potremmo azzardare una ipotesi di eccesso di legittima difesa nei confronti del carabiniere; però non è facile giudicare visto il contesto, magari in quei casi fosse stato meglio attrezzare le forze dell’ordine con proiettili di gomma.

    20. forse a qualcuno gli sfugge dei particolari, se una persona o un ragazzo va in un corteo a manifestare , mica si porta i caschi, le imbottiture sul corpo, occhiali, mascherine. non posso pensare che abbiano trovato tutto quel materiale li per caso e nel momento giusto, pero’ e anche vero che c era gente pacifica che protestava civilmente, ma guardiamoci dietro a tutto c ho ma ki ha pagato realmente ?? sono solo ed sclusivamente i genovesi agrediti , minacciati, e gli hanno distrutto parte della loro vita fatta di sacrificio per avviare un attivita’. se questo ragazzo era di genova doveva far di tutto per preservare la sua citta’ e non distruggerla con la scusa di far valere i propri ideali.mi dispiace per i suoi genitori.

    21. *** La questione del debito, del divario tra le economie
      mondiali e della critica al sistema capitalistico finiscono
      cancellate dalla questione “ordine pubblico”, INGHIOTTITE
      in quel BUCO NERO

      ***Carlo viene sparato da un braccio che le immagini ritraggono
      proteso ad altezza uomo. Questi sono i fatti.
      La storia del proiettile deviato dal calcinaccio non sarebbe
      sostenibile neanche in una puntata di “Voyager”.

      *** il 2o luglio di 11 anni fa, è morto Carlo Giuliani, ragazzo.
      E con lui i sogni e le illusioni di una generazione che si sta
      ancora leccando le ferite

      • LE HAI VISTE LE IMMAGINI O TU, COME GLI ALTRI TUOI PARI, NON FAI ALTRO CHE NUTRIRTI DI STUPIDI IDEOLOGISMI?
        LA PERIZIA FINALE PARLA DI PROIETTILE DEVIATO DALL’ESTINTORE, ED è QUELLA ACCETTATA NEGLI ATTI PROCESSUALI.
        L’ECONOMIA MONDIALE SE NE FOTTE DELLE MANIFESTAZIONI…..
        SE NE FOTTE DEI “RAGAZZI” CHE, CREDENDOLO UN LORO DIRITTO, MANIFESTANO SPACCANDO TUTTO…..
        SE NE FOTTE DEI CELERINI, CARABINIERI, POLIZIOTTI E CHI PER LORO, CHE RISCHIANO LA PELLE PER 900€ AL MESE MA CHE, AMMETTILO, STANNO DALLA PARTE GIUSTA DELLA BARRICATA… ALTRIMENTI NON INVOCHERESTI MAGGIORI CONTROLLI SUL NOSTRO PAESE, COME MI SEMBRA DI RICORDARE, HAI GIA’ FATTO.
        SENZA I “CARLO GIULIANI RAGAZZO” LA MANIFESTAZIONE AVREBBE AVUTO UNA RISONANZA MAGGIORE E SAREBBE STATA CONSIDERATA PER QUELLO CHE VALEVA….
        INVECE ARRIVANO I SOLITI IDIOTI ( NON QUELLI DEL FILM, PURTROPPO) E ROVINANO TUTTO PER DIMOSTRARE COSA?
        SOLO UNA COSA, SECONDO ME, CHE LA MAMMA DEGLI IMBECILLI E’ SEMPRE INCINTA E FA SOLO PARTI PLURIGEMELLARI.
        BUONA SALUTE!!

    22. Ti ringrazio del sostegno, Sergio. Sono certo anch’io che molta gente lapensi come noi. Per l’amico Tom un adomanda?
      Può un cuoco cucinare senza ingredienti?
      L’operazione di ingegneria politica di cui parli non avrebbe avuto mezzi di attuazione se non fossero esistiti gli esseri come il tuo caro Carlo a fornire la materia prima per questo episodio.
      Da quello che dici (che è la stessa versione tirata fuori da centri sociali e vetero-comunisti sovversivi) pare che gli “ingeneri politici” abbiano ordinato ai black-block di sconquassare una città per mettere in cattiva luce un movimento pacifico.
      SE AVESSI FATTO PARTE DI QUEL MOVIMENTO MI SAREI IMMEDIATAMENTE ADOPERATO PER FERMARE I CORTEI ALMENO PER IL TEMPO NECESSARIO A BLOCCARE QUEI DELINQUENTI E CONSEGNARLI ALLA GIUSTIZIA, IN MODO DA RIPRENDERE LA MANIFESTAZIONE NELLE GIUSTA MANIERA; NON AVREI FATTO DA SCUDO E RIFUGIO A CHI VA ALLE MANIFESTAZIONI SOLO PER FARE CASINO….
      Vai mai a manifestare? Ti porti anche il casco le pietre e le sciarpe per celarti il viso? Se è così…. allora chi dovrebbe smattere di parlare di questi argomenti sei proprio tu! AD MAJORA!

    23. ditemi un solo passaggio in cui ho dato la responsabilità al carabiniere…Se permettete io ho ben chiare le Parole di Pasolini sull’argomento polizia/figlia del popolo…se non le conoscete bhé, andatele a cercare. Io accuso i mandati che sono nomi noti e ancora nelle camere del governo… Che piaccia o no, io non parlo per ideologismi, né tanto meno con parole prese da un centro sociale… parlo rispetto a quello che accaduto sulla base di tutto quello che c’è stato dopo comprese le condanne di alte cariche dello stato per quanto accaduto alla Diaz…
      La realtà potrà anche non piacervi ma è quella; a me non piace che quel giorno in quella piazza sia morto un ragazzo, semplicemente un ragazzo…e che ci siano persone come voi che a 11 anni di distanza si girano dall’altra parte perchè non sanno non vogliono vedere! E pensare che quel ragazzo era lì quel giorno per lottare contro coloro i quali 11 anni dopo sarebbero stati i responsabili della “crisi economica mondiale”…

    24. Mi dispiace, Tom, ma, sebbene quello che dici sia perfettamente comprensibile e condivisibile, quello che è successo a Genova 11 anni fa non sarebbe successo se quel ragazzo e tutti gli altri suoi “amici” si fossero comportati da persone civili e non da teppisti..
      Non cerchiamo di trovare dietrologie..in questo…
      Se mandanti ci sono stati, loro non hanno fatto altro che fornirgli l’appiglio per portare a termine le loro trame.
      Combattere per i propri diritti è sacrosanto ma non credo che il Carlo neanche capisse per quale motivo si tesse protestando… semplicemente, e vai a vedere i suoi precedenti, era lì per fare casino.
      E’ questo che contesto… dare fuoco ai cassonetti, rompere vetrine di negozi e bancomat, tirare sanpietrini ai poliziotti non è protestare.. è solo fare casino.
      Solo quando il casino lo fa un popolo intero… diventa rivoluzione!!

    25. E’ evidente che il dibattito in merito alla sentenza, già dalle sue prime battute si connota ideologicamente, con giudizi sinistrorso/giustizialisti e destrorso/garantisti ma resta comunque stigmatizzabile la morale che sia la vittima che il carnefice sono stati e saranno sempre strumenti di un meccanismo superiore che ha sempre deciso e sempre deciderà delle sorti dei popoli.

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