Pubblichiamo di seguito un comunicato del Consigliere Pd, Giurato, sulla crisi di governo dell’attuale maggioranza. Ecco il documento completo.
“La crisi politica in cui versa la maggioranza guidata da Antonio Giannatempo è di un’evidenza ormai disarmante, peraltro da lui stesso riconosciuta nel corso dell’ultimo consiglio comunale che ha certificato, di fatto, il venir meno del numero minimo necessario al primo cittadino per governare la città. Delegittimato dai suoi stessi consiglieri di riferimento (in perenne attesa di non meglio definiti “riconoscimenti politici), Giannatempo sia oggi consequenziale, riconosca il fallimento e, responsabilmente, prenda atto della necessità di rimettere il mandato per il bene della comunità”. Il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Luigi Giurato, torna a sollecitare le dimissioni del primo cittadino “per mettere fine, una volta per tutte, ad un’esperienza politico-amministrativa disastrosa, che è sotto gli occhi di tutti e che rischia oggi di produrre seri e deleteri effetti sul piano amministrativo, condannando Cerignola alla paralisi”.
“Più volte – ed in tempi non sospetti- abbiamo rappresentato e provato a portare allo scoperto le contraddizioni interne ad una compagine ed un esecutivo litigiosi, alle prese con una crisi che si trascina da oltre un anno ed incapaci di rappresentare e dare risposte alle istanze della comunità cerignolana. Ma oggi la misura è colma. Le irresponsabili defezioni e ‘fughe’ dai banchi del centrodestra di numerosi esponenti della maggioranza durante l’ultimo consiglio comunale hanno di fatto impedito che l’assemblea (convocata, va ricordato, solo grazie al senso di responsabilità del Pd) si pronunciasse ed operasse su su temi di rilevante interesse per la collettività come l’ampliamento del cimitero e le zone 167”. “Il re oggi è nudo. E’ per questo che torniamo a chiedere a Giannatempo un gesto di responsabilità: ufficializzi lo stato di crisi e rassegni le dimissioni. Per il bene di Cerignola”.
Certo che la facciatosta di questi del PD non ha limiti nè confini (citando il grande Lucio). Ma dove stava Giurato quando a Cerignola “governava” Valentino, in Provincia spadroneggiava l’assessorissimo Summa , in Regione c’era la sempreverde Elena e a Roma folleggiava Bonito? 4 lunghi anni di nulla. That’s incredible!
Giurato è assurdo chiedere a Giannatempo di dimettersi.
Non lo farà mai lui di propria iniziativa e nel caso in cui dovesse minimamente pensarci glielo impedirebbero coloro che lo circondano: Decosmo, Calice, Ruocco.
Questi resteranno finchè non avranno spremuto Cerignola fino all’ultima goccia a loro esclusivo vantaggio.
Al massimo le cose potranno cambiare se il GAM e qualche altro responsabile utilizzano gli strumenti che la politica gli fornisce per far cadere questa amministrazione inetta e privatistica.
hahahaha……..chiede le dimissioni uno di quelli che faceva parte dell’armata brancaleone Valentino….hahahaha!!!!! che politici, io voglio capire chi li vota a questi??????????mah………….
Steve jobs ripeteva “think different”; gino ma si puo’ veramente, almeno una volta, pensare in modo differente per fare qualcosa di buono per questo paese? Mi sembra il gioco dell’alternanza, perche’ non abbandoniamo questo modo di pensare e non facciamo, insieme, l’elenco di 10 argomenti sui quali siamo tutti d’accordo? Li discutiamo, li portiamo in consiglio comunale, li votiamo e se passano con una larghissima maggioranza, deleghiamo i dirigenti preposti a dare veloce attuazione ai provvedimenti necessari a farli diventare immediatamente esecutivi. Difficile? Forse, ma in questo momento dovremmo pensare piu’ al paese che agli interessi di partito. Se riusciamo in questo intento, forse qualcuno puo’ ancora capire che la politica e’ servizio alla collettivita’ e, probabilmente, potremmo recuperare tutti un pochetto di credibilita’ nei confronti di chi vede i politici solo in campagna elettorale e, quando li senti tanto lontani gli ricorda i defunti ” i ga’stmoisc i murt”.
Condivisibile quanto detto dall’assessore Santoro, ma forse avrebbe dovuto rivolgersi al Sindaco e ai suoi colleghi assessori e non all’opposizione.
Assessore fino a pochi giorni fa il consigliere Reddavide Luca diceva peste e corna sull’intera maggioranza. Avute le promesse di cui lei sa, siè ridimensionato, anzi per lui ora Giannatempo andrebbe fatto santo subito.
Assessore avrà letto anche lei i giornali in questi giorni, il GAM continua a chiedere l’azzeramento della giunta, degli incarichi dirigenziali e il rispeto di altri 6 punti programmatici.
Con questo sistema si renderà conto che nonostante la buona volontà di altri non si costruisce nulla di buono.
La macchina amministrativa è ferma, la città in declino spaventoso.
Ci sarebbe tanto altro da dire, ma il tutto porterebbe alla conclusione che quest’amministrazione fin’ora è stata fallimentare.
E le dimissioni sarebbero, a questo punto, davvero un atto di responsabilità.
ma si puo’ una volta sola dico una sola volta far si che questa macchina amministrativa cammini per il bene della collettività
lo avete capito tutti che alle prossime votazioni nn vi voterà + nessuno o di dx o di sx o centro che siate !!!!!!!!!!!!!
vorrei porre all’attenzione di voi tutti un particolare che sfugge all’analisi comune. Dunque, il caro dr. giannatempo sindaco indefesso di questa città come sempre non lascia il suo posto di lavoro e sempre indefessamente continua a fare anche i turni notturni in ospedale, poi al mattino fresco e riposato va in comune e risolve tutti i problemi, poi il pomeriggio seguente visita le sue clienti sempre in ospedale e poi ritorna in comune a fare altre riunioni……………ora vogliamo chiederci se a governare questa città c’è l’uomo ragno?????? o come qualcuno dell’ospedale riferisce che non si trova mai quando lo cercano in ospedale e nemmeno sul comune!!!!!!! ucchiu vivl uagnu quidd c pigghh c coul.
a proposito ma il consigliere di opposizione tale direttore sanitario non dovrebbe controllare le presenze di tutti i dipendenti dell’ospedale?????? cominci a controllare il sindico e poi tutti gli altri consiglieri di altre estrazioni ca vann arann la neghh.