Tutte le scuole della città riunite in Piazza Duomo per gridare il proprio sdegno ed invitare le persone oneste a riappropriarsi della città. La manifestazione è dedicata a Melissa Bassi, la ragazza che ha perso la vita nell’attentato alla scuola di Brindisi. La dirigente scolastica Giuliana Colucci dell’IISS Zingarelli, tra le organizzatrici: “I nostri ragazzi non vogliono cedere alla paura e al ricatto della forza criminale”. Il Sindaco Giannatempo: “Dagli studenti un invito a tutti a reagire alla violenza della malavita”

Una risposta chiara ed inequivocabile alla criminalità, un atto di coraggio civile per dire basta all’arroganza di chi pensa che a Cerignola sia tutto consentito, che non vi siano regole da rispettare, che l’unica logica alla quale sottostare sia quella del ricatto e dell’intimidazione. Vuole essere questo “Noi libera…mente leg@li”, la manifestazione per la legalità che si svolgerà nella mattinata di martedì 29 maggio in Piazza Duomo, organizzata dall’I.I.S.S “Nicola Zingarelli”, dall’I.I.S.S. “Augusto Righi”, dall’I.T.C. “Dante Alighieri” e dalla Scuola Secondaria di primo grado “Padre Pio”, in partenariato rispettivamente con la Polizia di Stato, Altereco, l’Università degli Studi di Foggia e Libera. L’evento, che coinvolgerà tutte le scuole di ogni ordine e grado di Cerignola; è patrocinato dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Foggia, dal Comune di Cerignola e dalla Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano. E’ il frutto di un lavoro durato due anni, con la partecipazione all’iniziativa denominata “Leg@li al Sud: un progetto per la legalità in ogni scuola”, nell’ambito della programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007-2013 (Pon C3 “Competenze per lo Sviluppo”), finanziato attraverso il Fondo Sociale Europeo.

La manifestazione prenderà il via alle 9.30. Gli alunni delle diverse scuole partiranno dalle sedi di ogni istituto e poi affluiranno in Piazza Duomo, arrivando dalle due estremità del corso principale della città. Verranno accolti dagli Sbandieratori del Borgo Antico. Dopo l’esecuzione degli inni d’Italia e d’Europa, ci sarà un momento di riflessione sulla morte di Melissa Bassi, la ragazza morta nell’attentato alla scuola di Brindisi a cui è dedicata la giornata, con l’intervento di una studentessa dell’I.I.S.S “Nicola Zingarelli”. Poi, spazio alle performance degli studenti dei 13 istituti: Ogni scuola avrà a disposizione tra i 5 e i 7 minuti durante i quali parlerà di legalità in tutti i modi possibili: declamando poesie, recitando versi danteschi, leggendo testi prodotti dai ragazzi, parlando dei valori fondamentali della Costituzione, eseguendo brani musicali. Sono stati invitati i vertici della Regione Puglia, della Provincia di Foggia, quelli delle forze dell’ordine; dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Ufficio Scolastico Provinciale, il Rettore dell’Università degli Studi di Foggia, Giuliano Volpe, le associazioni di categoria, i gruppi di volontariato, le parrocchie, gli ordini professionali. E’ un invito alla mobilitazione generale nel segno della creatività giovanile, espressione del desiderio dei ragazzi di vivere ed esprimere le proprie idee in una città che desiderano cambiare e all’interno della quale non è tollerata la presenza di chi non ne è degno, cioè i criminali.

<<E’ motivo di grande soddisfazione la risposta entusiastica fornita alla nostra proposta dai diversi istituti scolastici della città – afferma la dottoressa Giuliana Colucci, dirigente scolastico dell’I.I.S.S. “Nicola Zingarelli” -. Si è creato un fronte comune per chiedere legalità e giustizia, a poche settimane di distanza dall’attentato al carabiniere di Cerignola e pochi giorni dopo quello avvenuto a Brindisi in cui ha perso la vita Melissa Bassi. Dedicando alla giovane brindisina questa manifestazione, i nostri ragazzi fanno sapere di non voler cedere alla paura e al ricatto della forza criminale che non ha alcun rispetto per la vita umana. Gli studenti vogliono convogliare la loro rabbia in energia positiva, realizzando progetti imperniati sull’affermazione di valori come la legalità e il rispetto delle regole, sapendo di poter contare sul sostegno delle istituzioni, come in questa occasione>>. La dottoressa Colucci prende come esempio <<l’aiuto fornito agli studenti dal dottor Patruno, dirigente del locale Commissariato di P.S, con il quale è partita una collaborazione importante, tanto è vero che domani, alla Festa della Polizia, in Piazza Duomo, ci saranno anche i nostri alunni. Allo stesso modo devo sottolineare la grande disponibilità dell’ Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco Antonio Giannatempo, e l’Amministrazione Provinciale di Foggia, in particolare la vicepresidente Consiglio, così come la Regione Puglia e le associazioni di categoria che non stanno facendo mancare il loro sostegno. Ed un grazie particolare va a Sua Eccellenza Monsignor Felice di Molfetta, il nostro vescovo, che ci ha supportato spiritualmente, e a tutta la Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano>>.

<<La manifestazione di martedì 29 e soprattutto la passione con cui gli studenti l’hanno preparata dimostrano quanto sia forte il rifiuto, da parte dei nostri giovani, delle logiche che da troppo tempo rendono difficile una serena convivenza civile a Cerignola -. Nel giro di poche settimane si sono consumati due episodi raccapriccianti: l’attentato al maresciallo dei carabinieri cerignolano Sabino Natale, che avrebbe meritato ben altra attenzione a livello nazionale, e l’infame attacco alla scuola di Brindisi costato la vita a una studentessa. La decisione della Polizia di celebrare la sua Festa provinciale domani a Cerignola e la manifestazione di martedì 29 dicono che c’è una città che, nonostante sia assediata dalla criminalità, non vuole assolutamente arrendersi ai delinquenti che sfregiano la nostra immagine e cercano, con tracotanza, di impedirci di vivere tranquillamente>>. Giannatempo invita tutti i cittadini di Cerignola a reagire seguendo l’esempio dei giovani, a non farsi intimidire dai malavitosi che non meritano di calpestare il nostro suolo: <<Si può reagire, si deve reagire. Bisogna capire che quella in corso contro i criminali non può essere una guerra solo delle forze dell’ordine ma deve essere la guerra di una comunità che non ne può più di chi vuole piegare un’intera città ai propri sporchi disegni>>.