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    I rigori e la sfortuna fatali al Cerignola: il Città de la Cava in finale playoff

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    Una partita eterna, palpitante decisa alla lotteria dei rigori: l’Audace Cerignola cede solo dal dischetto al Città de la Cava. Un verdetto forse ingiusto per quanto visto oggi sul prato del “Monterisi”, ma una sola distrazione difensiva è costata molto cara. Nello schieramento iniziale, Trallo vara un undici d’attacco: Vurchio in porta; linea difensiva da destra a sinistra con Colucci, D’Arienzo, Colangione, Papagno; a centrocampo Riontino e Millan e sulle fasce Russo e Malerba; in attacco Rossi Finarelli e Di Pinto. Il Città de la Cava risponde mettendo in campo i suoi uomini migliori, domenica squalificati, tra cui Tranfa in avanti e Vitagliano e Lordi in mediana, più Manzi e Calabrese in difesa. I padroni di casa subito pimpanti in avvio, nel 4-4-2 disegnato dal mister cerignolano; cavesi in attesa, con un 5-3-2 pronto a distendersi in contropiede nel 4-4-3. La prima nota di cronaca e del 10’, quando il più che mediocre arbitro cesenate Colinucci, espelle dalla panchina Modesto per qualche parola di troppo (si presume): primo tiro verso la porta degli ospiti, con Claudio De Rosa che non impegna eccessivamente Vurchio. Al 26’ D’Arienzo di testa su corner è sfortunato, perché sulla traiettoria c’è un difensore avversario. L’Audace spinge, così al 31’ arriva il vantaggio, costruito sull’out destro dai giovani virgulti gialloblu: Russo serve in profondità Colucci, il quale penetra in area e centra un cross, maldestramente deviato nella propria rete da Calabrese. Due minuti dopo, opportunità per il raddoppio, ma Rossi Finarelli spara alto su corta respinta di Adinolfi. Tegola sulla squadra al 39’, quando il capitano Papagno deve abbandonare il campo per infortunio: dentro Lombardi, che fa scalare Malerba come terzino. All’ultimo secondo della prima frazione, grande occasione per il Cava: la conclusione a botta sicura di Rosario De Rosa finisce di poco a lato. Vantaggio meritato del Cerignola, mentre i campani deludono, chiusi ermeticamente a difesa del 2-1 dell’andata.

    Il banco sembra saltare già dopo un giro di lancette nella ripresa: Colucci (il migliore in campo tra i suoi, davvero in gamba l’under) si incunea in area e calcia verso la porta; la presa difettosa di Adinolfi è punita da Di Pinto, che da due passi deposita in fondo al sacco. Ora la qualificazione è gialloblu, tuttavia mai dare nulla per scontato: l’Audace continua ad interpretare bene la gara e non concede nulla. Al 65’ però, una disattenzione su corner ospite costa la rete di Rosario De Rosa, libero di colpire: tutto da rifare. Poco dopo finisce ko anche MIllan, già non al top, e dentro l’altro acciaccato Cossu. Tuttavia le “cicogne” non demordono, ci prova Di Pinto (alto) e Cossu non arriva di un nulla a correggere in porta un nuovo traversone teso dell’imprendibile Colucci. Nuove emozioni all’85’, quando Rossi Finarelli esalta i riflessi di Adinolfi e, dall’altro versante, Lupico coglie la traversa di testa. Supplementari: le squadre sono stanche, sia per il gran caldo sia per gli strascichi della lunga stagione. Ma è sempre il Cerignola è farsi pericoloso: nel primo extra time Rossi Finarelli non aggancia su assist di Di Pinto; nel secondo, episodio da moviola per un gol fantasma ofantino non ravvisato dalla terna, più una nuova palla ballerina che attraversa lo specchio senza che nessuno ci metta il piede decisivo. E dunque, il verdetto finale viene espresso dagli undici metri: comincia l’Audace con Cossu, che manda alto. Non sbaglia nessuno fino al rigore che può risultare decisivo: palla a Claudio De Rosa, ma Vurchio si esalta e para; si va ad oltranza e ci vuole l’ottavo tiro per stabilire la finalissima. Angelo Pio Colucci, classe ’93, si fa ipnotizzare da Adinolfi, Manzi invece non sbaglia: festeggia il Città de la Cava, lacrime tra i gialloblu, soprattutto per l’esterno under, il quale però ha grandi capacità e sicuramente avrà modo di rifarsi. Termina così la stagione 2011/2012 per il Cerignola, con molti rimpianti per quanto visto oggi tra un pubblico caloroso e di categoria superiore: i salernitani aspettano l’Akragas in finale. Grande amarezza nello spogliatoio dell’Audace, tuttavia -oltre all’ipotesi ripescaggio- passata la delusione, c’è una solida base da cui ripartire, a cominciare dai giovani del vivaio, davvero molto promettenti.

    8 COMMENTS

    1. Colucci ottimo esterno è sicuramente una grande promessa …mi ha stupito di categoria superiore…bravo Angelo

    2. Onore agli uomini scesi in campo che hanno sudato e lottato per un ideale chiamato Audace.

    3. Grazie a tutti i ragazzi, meritavamo il passaggio ma il destino ci ha condannatoper l’ennesima volta….. FORZA AUDACE e forza Ultras

    4. peccato per ieri.
      ma nn sono d’accordo sul fatto che ci sia da ben sperare per il futuro.
      ogni anno la stessa storia.
      dxxxxxx, mette fuori i soldi….. il sxxxxxx trova i soldi dagli imprenditori locali, attratti da vere o false promesse fatte da dxxxxxx.
      poi i soldi….nn si sa che fine facciano.
      o meglio si sa….
      basta fare due conti….
      in tasca a chi fa i conti

    5. Io non credo nella sfortuna, perchè i nostri 2 gol sono stati causati da 2 errori della difesa avversaria.Quindi secondo il mio modesto parere non siamo ancora pronti a poter vincre il campionato,figuriamoci i playoff:Vedi il campionato scorso.

    6. mi sono emozionato ieri…per sincerità non ho seguito il Cerignola durante il campionato…ma ho voluto che mio figlio di 3 anni indossasse la sciarpa dell’Audace…
      permettetemi di ringraziare TUTTI i tifosi in particolare PASQUALE IZZI…quasi in lacrime dopo la partita….e GIGI TRALLO…che ha tenuto unito un gruppo che meritava il passaggio del turno.
      Ma il calcio è cosi’…
      Cari tifosi se posso esservi utile per il prossimo anno sono a vostra disposizione.
      GRAZIE PER IERI

      LUCA REDDAVIDE

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