L’Amministrazione Comunale cederà ad un secondo esponente delle associazioni ambientaliste la propria rappresentanza nel comitato di controllo ambientale sull’attività dell’impianto di Contrada Paglia. Il primo cittadino: “Una scelta motivata da una reale volontà di trasparenza. Le associazioni si muoveranno, ne siamo convinti, come se fossero essere stesse un’istituzione”.

“Confidiamo nel ricorso straordinario presentato al Presidente della Repubblica dal Comune di Cerignola per l’annullamento dell’autorizzazione alla realizzazione dell’inceneritore a suo tempo rilasciata dalla Regione Puglia alla società Eta Spa. Ma dobbiamo riconoscere che l’esito del ricorso è assolutamente incerto, per cui dobbiamo fare in modo, lo ribadisco ancora una volta, che l’eventuale entrata in funzione dell’impianto di Contrada Paglia non determini danni irreversibili per l’ambiente e le persone”. Il Sindaco, Antonio Giannatempo, interviene con queste parole sulla vicenda riguardante la costruzione dell’inceneritore del gruppo Marcegaglia, ricordando la netta contrarietà manifestata nei confronti della presenza dell’impianto da parte dell’Amministrazione Comunale e del Consiglio Comunale, che nella seduta del 22 settembre 2010 aveva detto no all’inceneritore.

“Il 9 novembre dello scorso anno – ricorda l’assessore all’Ambiente Stefano Palladino – il Consiglio di Stato si è espresso circa il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, comunicando che, per procedere all’esame di merito, deve necessariamente acquisire la prevista relazione istruttoria del Ministero dell’Ambiente, nonché le eventuali deduzioni della Regione Puglia ed in attesa della trasmissione di tali atti rinvia il seguito dell’esame. Queste, è stato disposto, vanno trasmesse al Comune di Cerignola per consentire eventuali osservazioni. La Regione Puglia è stata già sollecitata a fornire quelle deduzioni e documenti necessari al Consiglio di Stato per esprimersi sul ricorso presentato”. Insomma, dice l’assessore, è stato fatto quanto era nelle possibilità dell’Amministrazione Comunale. Ma la costruzione dell’inceneritore è quasi ultimata, e anche per questo è necessario affrettarsi a dare esecuzione alla delibera di Giunta comunale del 6 ottobre 2011, che decretava l’istituzione di un Comitato di Controllo Ambientale Tecnico Scientifico (C.A.T.S.) finalizzato ad analizzare i possibili impatti generati dall’eventuale entrata in funzione dell’inceneritore di Borgo Tressanti.

“Con senso di responsabilità – afferma Palladino – dobbiamo renderci conto che l’istituzione di un comitato di controllo, totalmente a spese dell’ETA spa, potrebbe rappresentare il miglior strumento possibile per esercitare quell’azione di vigilanza che in casi analoghi, altrove, è mancata, creando disastri ambientali irreversibili”. Tale comitato dovrebbe essere composto da 4 membri, in rappresentanza del Comune di Cerignola, del Comune di Manfredonia, dell’ETA spa e delle associazioni ambientaliste. L’Amministrazione Comunale di Cerignola ha deciso di cedere la propria rappresentanza nel comitato ad un secondo esponente delle associazioni ambientaliste. “Nelle prossime settimane si avvierà un giro di consultazioni con tali associazioni per ottenere delle indicazioni – spiega il Sindaco Giannatempo -. Abbiamo optato in tal senso per dare una maggiore rappresentanza ai gruppi ambientalisti, per una reale volontà di trasparenza. Siamo convinti che questi, in un momento tanto importante, si muoveranno come se fossero essi stessi un’istituzione”.