Il Comitato di Cerignola contro gli inceneritori si rivolge ad amministrazione e cittadinanza nel dichiarare che non è il momento di occuparsi del Comitato Ambientale Tecnico Scientifico, pensando alla malaugurata ipotesi di accensione dell’inceneritore di Borgo Tressanti, ma di continuare la battaglia nelle sedi dei tribunali.
Il Ricorso presentato dal Comune è in una fase di istruttoria, in cui il Consiglio di Stato chiede una relazione al Ministero dell’Ambiente ed eventuali deduzioni alla Regione Puglia. Ci chiediamo quali carte possiede ora il nostro Comune. Sulla scorta della possibilità di presentare nuove Osservazioni, oltre ad individuare un pool di tecnici che si occupi di sostenere e rafforzare la documentazione già esibita nel Ricorso, si può chiedere la collaborazione di associazioni, comitati e singoli cittadini per produrre altra documentazione da fornire agli organi di indagine. Tali osservazioni e documentazioni sono già disponibili.
L’Amministrazione di Cerignola già nel 2007 incaricò il dott. Stefano Montanari per una consulenza su questo impianto, sulla base della quale è stata fondata la propria contrarietà. Nel 2011 è stato dato mandato all’avv. Tommaso Esposito di istruire Ricorso Straordinario al Capo di Stato per impugnare le autorizzazioni concesse. Questi due impegni sono costati circa 17.000 euro al nostro Comune. Motivo in più per contrastare la messa in esercizio di questo impianto, usando ogni mezzo legale, anche nella prospettiva di chiedere risarcimento agli Enti responsabili delle autorizzazioni. Regione e Comune di Manfredonia su tutti. Domenica 25 marzo, dinanzi alla Villa Comunale, per tutta la mattina, alcuni rappresentati del Comitato saranno a disposizione della cittadinanza per fornire ulteriori informazioni.