Dopo l’arrivo del dott. Nicola Dalessandro, il reparto di Ortopedia, guidato dal dott. Vincenzo Scarano, ha ripreso pian piano la sua attività e non è solo questa la notizia. Infatti, laddove si chiude una porta, spesso si apre un portone. Gli 8 posti letto sono stati occupati e si è ripreso ad operare, ma fin qui tutto regolare. «So con certezza – afferma Rocco Dalessandro, delegato del Direttore Sanitario, fino a pochi mesi fa Direttore Sanitario f.f. – che diversi altri ortopedici stanno pensando a Cerignola come prossima destinazione. Non si tratta, infatti, di un reparto che mira a svolgere attività di routine. Tra gli interventi già effettuati ci sono delle protesi di ginocchio, ben più complessi delle classiche protesi d’anca. E in futuro si opererà anche la colonna vertebrale, intervento delicato e non effettuabile ovunque. Inoltre, posso con certezza annunciare che da oggi, 1 marzo, i posti da 8 passeranno a 16 e che cresceranno anche le attuali due sedute operatorie settimanali».

È una rivincita importante per un ospedale, e ancor di più per un reparto, ‘chiacchierati’ per mesi. E a margine di questa notizia positiva per Cerignola il territorio foggiano conosce, purtroppo, situazioni decisamente meno rosee rispetto alla nostra città. A parlarne è il Capogruppo del Pd alla Provincia, Antonio Prencipe, per il quale «continuando a chiudere ospedali e tagliare posti letto si ridurrà la qualità del servizio e si aggraverà il deficit sanitario a causa dell’incremento della mobilità passiva». Il riferimento è ai tre ospedali chiusi nel piano di tagli nazionale a cui anche la Puglia ha dovuto allinearsi. Per Cerignola e per il Tatarella restano i riflettori puntati, in positivo s’intende. Anche La Cicogna stamane si complimenta per il nuovo corso di Ortopedia. Bisognerà ora riconquistare la fiducia della città, luogo in cui il negativo si esalta e il positivo passa in sordina, con molte complicità.