E’ bastato poco più di un mese dalla riapertura del reparto di Ortopedia dell’Ospedale “G. Tatarella”, per smentire tutte le voci relative la fine certa della divisione ospedaliera diretta dal primario, il dottor Vincenzo Scarano. In soli quaranta giorni si può dire che Ortopedia è ritornata a funzionare a pieno regime, raddoppiando i posti letto (ora il reparto ne conta ben sedici), grazie all’arrivo del dottor Nicola D’Alessandro, giunto nel nostro nosocomio dall’ospedale di Lucera, attraverso una mobilità volontaria. Ma l’arrivo del dottor D’Alessandro non resterà l’unico. Entro fine maggio la pianta organica del reparto sarà al completo e ai tre medici operativi se ne aggiungerà un quarto.

Nuovo arrivo entro maggio «Ci sono voluti alcuni mesi – racconta in esclusiva a lanotiziaweb.it il dott. Vincenzo Scarano – ma alla fine siamo riusciti a riaprire. Abbiamo dovuto aspettare l’arrivo del nuovo medico, richiamare tutti gli infermieri, impiegati nei mesi di chiusura in altri reparti e collaudare nuovamente tutte le apparecchiature. Il numero sufficiente di personale ha permesso di garantire non solo un orario di assistenza continuato ma anche l’aumento dei posti letto. Per la fine di maggio il reparto di Ortopedia si doterà di una nuova unità medica che completerà l’assetto del personale. Per ora non c’è ancora un nome, di sicuro posso dire che non sarà di Cerignola». Sbilanciarsi sull’identità del nuovo arrivo è azzardato. Di sicuro il primario Scarano ha ben presente la situazione ospedaliera della nostra regione. La vociferata chiusura dell’ospedale di Canosa di Puglia potrebbe garantire la quarta unità che completerebbe il quadro del personale del reparto ortopedico cittadino. «Ho una serie di contatti – rivela il dottor Scarano – ma per il momento non è stato deciso nulla. Verrà valutato tutto. Mi sento di dire che questo arrivo permetterà di avere una continuità finora non consentita, per andare verso nuove tipologie di interventi. Inoltre posso già anticipare che la Regione Puglia ha adottato un nuovo provvedimento relativo allo spostamento nel reparto di Ortopedia del Tatarella di altri medici. Si parla di un organico con sei o sette sanitari, aspettiamo solo i tempi tecnici dalla pubblicazione dell’avviso di mobilità e di quello pubblico».

Le innovazioni chirurgiche e diagnostiche Una risposta forte a chi non credeva nel recupero di un reparto indispensabile per un ospedale come il Tatarella. Alla classica attività ospedaliera verranno affiancate nuove procedure mediche in linea con le nuove tendenze della medicina non invasiva. A breve si riattiverà il servizio di diagnosi ad ultrasuoni dell’osteoporosi, metodo che permetterà di evitare sul paziente il monitoraggio attraverso i dannosi raggi x. «Stiamo valutando di inserire anche la chirurgia vertebrale da me già utilizzata nell’ospedale di Lucera – dichiara il nuovo ortopedico Nicola D’Alessandro -. Questo tipo di intervento è importantissimo per correggere scoliosi, cifosi, discopatie e fratture vertebrali. E’ inoltre il caso di fornire il reparto di figure quali fisioterapisti, in modo da offrire un valido intervento nel post operatorio».

La risposta all’assessore Romano «La mia soddisfazione più grande – conclude il dottor Scarano – è rivolta a coloro che hanno creduto nella riapertura del reparto nonostante le continue voci contrarie. A chi ha sempre sostenuto che non sarebbe accaduto io rispondo con questo proverbio latino: “Promissio boni viri est obbligatio”, ovvero la promessa è debito per l’uomo onesto. Invito così l’assessore Michele Romano a dare una festa in piazza Duomo e fare così una tavolata in allegria, per mantenere la promessa fatta qualche tempo fa».