Operazione antidroga tra Canosa e Cerignola: quindici in manette

Fiumi di cocaina, hashish e marijuana, provenienti da Cerignola e che veniva distribuita a Canosa e nei comuni limitrofi attraverso 4 pusher. Centinaia di dosi vendute che fruttavano un volume d’affari pari a 6mila euro al giorno. Alcuni tra i pusher erano incensurati, insospettabili e figli di famiglie per bene. E’ infatti da questo dettaglio che ha origine il nome l’operazione compiuta dalla polizia all’alba denominata “New Generation”. Quindici i provvedimenti restrittivi disposti ed eseguiti (tredici arresti a Canosa e due a Cerignola) su disposizione della procura di Trani. Le accuse sono di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di armi da sparo, favoreggiamento personale finalizzato alla divulgazione di notizie riservate e coperte da segreto istruttorio. Quest’ultima accusa riguarda il canosino Francesco Malcangio, titolare di una tipografia e parente di uno dei coinvolti in una precedente indagine denominata Bella Vita, compiuta nel dicembre del 2010 in collaborazione con i carabinieri e che portò all’arresto di 15 spacciatori. L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe copiato un file che gli investigatori avevano portato in tipografia per realizzare un tabellone con nomi e cognomi delle persone coinvolte nell’indagine. Un file dal quale Malcangio avrebbe recuperato informazioni riservate e che avrebbe riferito agli indagati. Altro personaggio coinvolto nell’indagine odierna è Cosimo Damiano Campanella. Erano a lui che le nuove leve del traffico di droga facevano capo la gestione del traffico illecito. E’ ritenuto uno dei personaggi della mala più in vista di Canosa. Lo spaccio dello stupefacente avveniva anche nel centro di Canosa e in pieno giorno. I pusher raggiungevano gli acquirenti a bordo di scooter, dietro appuntamento telefonico. Nell’operazione è finita in manette anche una donna, compagna di uno dei capi dell’organizzazione che aveva il compito di nascondere la droga in casa. Dal 2011 ad oggi durante le indagini è stato recuperato oltre un chilo di stupefacente di vario genere. (fonte: antennasud.com)

7 COMMENTS

Giuseppe 10 Ottobre 2012 At 17:21

Lo sterco non finisce mai……!
Tam Tam 10 Ottobre 2012 At 18:29

In una precedente indagine denominata Bella Vita.

Se questa è bella vita, io mi sento un Rè.

Ma smettetela per favore, possibile che non riuscite ad immaginare che grosso danno arrecate alle famiglie.
Ricordatevi che La famiglia è Sacra.
Puliamo il mondo dai ladri 10 Ottobre 2012 At 19:30

30 anni di galera…e basta lamentarsi delle carceri sovraffollate…chi delinque è meglio che lo sappia..in galera si sta male e in quella di Foggia ,ancora peggio!!!pensateci prima di rovinare la vita ai ragazzi di oggi che non sanno quello che fanno!Scettet i cchiev ed avast!
ciro caggiani 10 Ottobre 2012 At 23:22

ci sono più malavitosi a Cerignola o corrotti nella politica Italiana? sembra una gara la loro
Demik 11 Ottobre 2012 At 16:29

Ciro Caggiani ma sei di Canosa? La nomea c’è l’ha Cerignola e gli altri fanno i fatti, poi quando la fanno i cerignolani sono tutti delle merde. A Cerignola ci sono persone per bene che ne vogliono 100000 di te e che se ti avessero a tiro ti farebbero il culo solo per quello che dici ma non perchè sono cattivi ma perchè li offendi e lo stesso farei io. Ricorda che chi sbaglia deve pagare Cerignolano o non ma devono pagare tutti, magari ci vorrebbe anche la pena di morte così si sfoltiscono un po’ le carceri e magari prendono un po’ paura e prima di fare qualcosa ci pensano. Ricorda che prima di giudicare prova a giudicare te stesso.
nikolino67 11 Ottobre 2012 At 20:08

pena di morte per gli spacciatori di morte…….
linda 14 Ottobre 2012 At 00:51

Fossero solo questi i criminali ! Criminali a Canosa ce ne sono tanti …la mentalità criminale si è inserita nel tessuto sociale e ormai certi comportamenti che andrebbero perseguiti per legge , sono ammessi dalla comunità . A partire da quei disonesti proprietari di negozi che sfruttano i ragazzi pagandoli 4 soldi e facendoli lavorare in nero , a quelli malati di gioco che rubano soldi ai genitori anziani. Comunque c’è da sperare che lo shock del carcere li faccia rinsavire . Stiamo arrivando alla frutta.