Pubblichiamo di seguito una lettera aperta del Segretario del Partito Democratico di Cerignola, Silvana Ladogana, sulle agevolazioni previste in materia fiscale per il pagamento dell’IMU. Ecco il documento completo.
OGGETTO: articolo 13 legge 214/11 recante “anticipazione sperimentale dell’imposta municipale propria”. Lettera aperta.
La norma in oggetto anticipa all’anno 2012 l’introduzione dell’IMU – imposta municipale unica – ampliandone notevolmente il carico fiscale, soprattutto per il settore agricolo. Con la medesima disposizione, inoltre, il legislatore dà facoltà alle singole Amministrazioni comunali di dimezzare l’aliquota fiscale per i fabbricati rurali, nonché di ridurre sensibilmente quella prevista per i terreni agricoli. Con la presente, il Partito Democratico di Cerignola chiede all’Autorità in indirizzo, competente per materia, di prendere atto della predetta facoltà, concedendo le agevolazioni nella misura massima possibile. A fondamento della fondatezza e irrinunciabilità della richiesta non Le esponiamo il nostro pensiero (suscettibile di essere considerato di parte), ma quello dello stesso Ministro delle Politiche Agricole, Catania il quale, in una recentissima dichiarazione, ha affermato che “nei provvedimenti normativi del Governo Monti vi sono luci ed ombre e che l’introduzione dell’IMU sui fabbricati e terreni agricoli, essendo un provvedimento molto pesante a discapito dei soggetti interessati, è da considerarsi un’ombra”. Il problema, ha aggiunto il Ministro, è “far comprendere fino in fondo la realtà dell’impresa agricola, sottolineando che nel comparto non vi è ricchezza nascosta, né elusione fiscale, che la redditività è ai minimi termini e che, se dovesse ulteriormente calare per l’aumento indiscriminato della pressione tributaria, un settore vitale dell’economia nazionale ne sarebbe inevitabilmente compromesso”. Orbene, se le citate parole hanno un senso a livello nazionale, ancor più lo assumono in una realtà come la nostra, a vocazione economica prevalentemente agricola. Peraltro, che la questione abbia una rilevanza economica e sociale altissima è testimoniato altresì dall’impegno che le Associazioni agricole nazionali e territoriali (che ringraziamo) stanno profondendo nella medesima direzione. L’auspicio, dunque, è che sia attivato al più presto con le Associazioni Agricole un tavolo di concertazione sulla materia, in modo che la decisione finale sia assunta nella massima equità e nel pieno della consapevolezza della gravità del problema. In mancanza, nell’impossibilità di proseguire nella conduzione, agli agricoltori del territorio non resterà altro da fare che consegnare nelle mani della S.V. le chiavi delle rispettive aziende.