Pubblichiamo di seguito una nota del Partito Democratico, contenente le dichiarazioni del Consigliere Rino Pezzano, riguardante la manovra Regionale, in tema di rifiuti, contro il comune di San Nicandro Garganico. Finalmente Consiglieri provinciali e Regione riprendono il cammino comune verso il bene del paese, dopo le recenti esternazioni dello stesso Pezzano, contro la politica regionale. Ecco il documento completo.
“La Regione Puglia ha operato per il meglio” decidendo di impugnare dinanzi al Tar la delibera con cui il Comune di San Nicandro Garganico ha revocato la disponibilità ad ospitare un impianto complesso per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti. E’ il consigliere provinciale Rino Pezzano ad esprimere “pieno sostegno politico e istituzionale ad un’iniziativa sollecitata dalle rappresentanze istituzionali del PD, che nel Consiglio comunale di Cerignola ha riscontrato la convergenza di altri partiti e movimenti politici e dimostrato come sia decisivo fare sistema per raggiungere risultati positivi per il territorio”. Sempre dalla Regione Puglia giungono innovazioni normative e indicazioni operative “indirizzate a razionalizzare la gestione integrata dei ciclo dei rifiuti in Capitanata ed alleggerire la pressione ambientale sul territorio di Cerignola e Deliceto”, continua Pezzano. La discarica della cittadina del Basso Tavoliere, in particolare, raccoglierà i rifiuti di 13 degli attuali 30 Comuni: “un dato che il presidente dell’ATO FG/4 e l’amministratore unico di SIA non sembra abbiano colto, giacché hanno programmato la costruzione del VI lotto della discarica quando ancora non entra in funzione il V. Un investimento di dubbia utilità anche in considerazione del necessario incremento della raccolta differenziata e della conseguente riduzione del conferimento di rifiuti nell’impianto di Forcone Cafiero”. “Il sindaco Giannatempo dovrebbe avvertire il dovere, istituzionale e civico, di attivare processi di partecipazione democratica alla programmazione della gestione dei rifiuti – conclude Rino Pezzano – invece sta trasformando il territorio di Cerignola in un bidone d’immondizia”.
Ahahah immancabile!
Va benissimo l’azione della regione puglia, mi riferisco al ricorso al TAR. Ovviamente non cambierà nulla nella sostanza. E’ dal 2002 che esiste un piano regionale dei rifiuti, questo piano prevede la localizzazione di un impianto complesso nell’ATO FG/1. Dopo dieci anni abbiamo : un progetto, una delibera di revoca, un ricorso al TAR, e poca altra roba (comunicati sgangherati, consigli comunali improvvisati). Non so, speriamo cambi qualcosa…..almeno nei prossimi dieci anni, mica troppo presto, per carità troppo stress!!! Giusto per curiosità, mica in provincia avete notizie dell’impianto di Foggia, ATO FG/3 ? Comunque nel merito del “riequilibrio dei flussi” (che poi tredici comuni non significa niente come dato quantitativo,possono essere anche ventisei ma con metà popolazione…..vabbè) , abbiamo dato il nostro contributo significativo e “competente” al tavolo tecnico istituito presso la regione puglia. Speriamo che il lavoro che si sta facendo in questo difficile momento possa diventare elemento strutturale e di “sviluppo” nell’ambito del nuovo piano regionale dei rifiuti. Infine voglio tranquillizzare Pezzano, circa il fatto che sia il sottoscritto che il Presidente dell’ATO FG/4, abbiamo colto perfettamente non solo la futura programmazione regionale dei flussi e degli impianti (a cui ripeto abbiamo datoe stiamo dando il nostro prezioso contributo), ma ogni altro aspetto del “problema rifiuti” in Capitanata, ne è prova il fatto che ancora oggi stiamo “fronteggiando” un’emergenza ormai cronica (5 anni) e “supplendo” ad un’assenza spaventosa di consapevolezza e programmazione del ciclo dei rifiuti a livello locale. Che non è fatta di comunicati o di buone intenzioni, ma di scelte responsabili, concrete, condivise e speriamo economicamente sostenibili (!!!), il tutto supportato da un immenso lavoro di analisi tecnica e normativa. Ovviamente si può non condividere, obiettare e pensare diversamente ma con cognizione e consapevolezza, non buttandola sul generico e superficiale slogan da consenso “elettoralistico”. I retropensieri hanno solo e sempre portato miseria e degrado, prima culturale e poi economico. Tanto le scelte sbagliate vengono pagate solo da chi purtroppo le subisce, in genere semplici persone che lavorano ignare, mai da chi le ha fatte. Con affetto.
sej u numbr ghoun mbà cì!
😉