Nella giornata del 05/12 u.s., è stata eseguita nei confronti di MAGRONE Leonardo, di anni 22, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia, Dott. PROTANO, per il reato di rapina aggravata. I fatti risalgono agli inizi dell’anno, quando Cerignola venne messa sotto assedio da una banda di rapinatori che senza alcun scrupolo, nonostante la giovane età, non esitavano ad irrompere all’interno di esercizi commerciali, prediligendo le farmacie, armati di coltelli, facendosi consegnare l’intero incasso. Indagini serrate della Polizia di Stato riuscirono a identificare l’intero gruppo delinquenziale, portando dietro le sbarre ben sei componenti della banda. Nei mesi successivi all’arresto, il MAGRONE riuscì ad ottenere la libertà, durata fino alla mattinata di mercoledì quando il collegio presieduto dal Dott. PROTANO l’ha ritenuto colpevole dei reati per i quali era indagato, infliggendo una pena di 3 anni e 8 mesi. Appena avuta notizia dall’autorità giudiziaria, gli agenti del Commissariato di Cerignola si sono portati presso l’abitazione del MAGRONE per effettuare la notifica ed accompagnarlo presso il carcere di Foggia, ma lo stesso si era reso irreperibile non rientrando in casa fino al tardo pomeriggio. Sentendosi comunque “braccato” dalle forze dell’ordine, che mai hanno abbandonato le ricerche durante la giornata, il MAGRONE nella stessa serata decideva di presentarsi spontaneamente presso il carcere di Foggia ove gli veniva notificata la sentenza emessa. Indagini sono in corso per comprendere i motivi della breve fuga, tenendo presente che attività commerciali e soprattutto farmacie di Cerignola, nelle ultime settimane, sono state prese d’assalto da bande composte da giovani dall’età compresa fra i 18 e i 25 anni.
ai lavori forzati….
se non c’era vuol dire che era a lavoro, quante storie.
Buttate le chiavi..e non dite dove.Grazie!
IO ho un’attività,mia moglie anche e il solo pensiero che da mia moglie vanno i miei figli e che una faccia di merda del genere deve puntare un coltello alla gola di mio figlio mi fa venire voglia di sparargli in bocca .Per favore so di aver scritto una cosa forte ma guardate le immagini di quel ragazzo sotto minaccia e poi ditemi se non lo fareste anche voi .Ho scritto altri commenti e sapete che non offendo mai e non dico parolacce ma queste immagini mi toccano molto ,mi scuso con voi della redazione ma io non cambio il mio commento.
roberto l’altro
vedo la tua puntata e rilancio pure
Che animali, poi leggo commenti dove dicono che lo fanno xche non c’è lavoro.. Che schifo! Io li lascerei morti a terra.
conosco questa persona,vi assicuro ke fino a qlk tempo fa era un ragazzo bravissimo,poi la vita gli è “girata” male…è giusto ke paghi x i reati commessi,speriamo solo ke serva a qualcosa!
Un po di anni fa parlai con una persona che ora è un pregiudicato,a questo fu proposto un lavoro da un milione e mezzo di lire,sapete come rispose?”ma se io me li spendo in una serata!”Perciò a questi non gliene frega del lavoro,meglio i soldi facili e senza sudare!!!!
condivido ROBERTO…
anch’io spesso lascio mio figlio solo nella mia attività e il solo il pensiero che qualcuno….
nn voglio pensarci!!!!
una mia amica parrucchiera ha CHIUSO il suo salone aperto dopo tanti sacrifici a causa di una rapina subita durante la sua prima gravidanza!
hai ragione roby
Credo che questa gente non meriti di vivere. Perchè? Perchè se vivo fanno del male al prossimo, e fuori le cazzate del genere “la vita gli è girata male”! A quelli che vengono qui dall’Africa o chissà dove e si spezzano la schiena nei campi credete andasse meglio nel loro paese d’origine e giusto per fare una nuova esperienza vengono qui a sopravvivere? Non diciamo fesserie e se la vita ci gira male ma abbiamo un minimo di etica e di rispetto verso il prossimo piuttosto cerchiamo qualcosa per farci il culo, non per farlo a gente che lavora onestamente e deve vedere sto schifo entrare nella propria attività! Per me non ci sono giustificazioni e se qualcuno li piomba e rimangono freddati a terra non se li piangesse nessuno, sapevano a cosa sarebbero potuti andare incontro.
Hai ragione Roberto ma sparargli in bocca è un pò troppo poco, io gli scioglierei nell’acido!!!