Una bicicletta e spirito di osservazione hanno consentito agli operatori del Commissariato di PS di Cerignola di rinvenire numerosi capi di abbigliamento di griffe famose nonché numerose paia di scarpe della nota azienda marchigiana “Santoni” per un valore di svariate decine di migliaia di euro. La merce in questione era stata asportata durante la notte da una boutique del centro cittadino con la tecnica del furto mediante il buco nella parete posteriore del negozio, attraverso l’ingresso da una abitazione attigua al momento non occupata da alcuno. Nella mattinata di ieri alcuni passanti segnalavano che nei pressi di via San Samuele un “ciclista” con grossi pacchi a bordo aveva rischiato più di una volta di cadere. Immediatamente, gli investigatori, che ben conoscono il territorio, i suoi abitanti e i “segreti” che possono celare alcuni box e abitazioni risalivano, anche grazie alle descrizioni fornite sull’uomo che maneggiava i voluminosi scatoloni, al RUSSO NICOLA, classe 1982, pluripregiudicato, residente proprio in via San Samuele nr. 34.
Il passo successivo è stato proprio quello di effettuare una perquisizione locale e rinvenire oltre alla merce sopra descritta anche la bicicletta, compendio di furto, rubata dal vano adiacente e che, in sede di denuncia è stata restituita al legittimo proprietario. Russo è stato sottoposto a fermo di P.G..
Prima o poi dovranno finire i delinquenti…
tutto molto pittoresco…ormai.
Questi mariuoli di galline dovrebbero essere destinati a spalare la merda dagli allevamenti di maiali, senza gli stivali, ma con i sandali, senza altre protezioni, con l’equivalente di € 10, dalla quale cifra devono ricavare l’essenziale per vivere per un giorno intero. Gli stupefacenti quotidiani sarebbero gli odori inebrianti, con questi provvedimenti non ci sarebbe più pericolo di proseguire nell’attività del “delinquere”. Il fenomeno è destinato così a ridimensionarsi.
Buon lavoro.
stabbene Lupin , questo si che è parlare bene , altro che televisione a colori e letto caldo ecc. ecc…
Cerignola 60.000 abitanti, vorrei sapere quanti sono i ladri e quante sono le persone incensurate in questa povera, squallida, sporca e puzzolente città. Scusate quanto scritto sopra, ma non è possibile che qui con tutto questo malessere che c’è i nostri politicanti di maggioranza non vanno dal prefetto a Foggia per chiedere l’intervento dell’esercito almeno per un anno. Voglio vedere se a ogni angolo di città ci fossero militari armati se continuano le rapine, i furti di auto, la guida senza patente e assicurazione, il bullismo per strade,ecc… ecc…
Sono d’accordo con diabolik, questa non è monarchia ma anarchia e le soluzioni stanno nella forza……
Lla stessa forza che si una nei controlli fiscali deve essere applicata nei controlli penali…..
Giri senza patente? Ti sequestro la macchina e la vendo all’asta
Giri senza assicurazione? Ti arresto e ti faccio fare servizi sociali per un anno o più e ti vendo l’auto all’asta comunque.
Vai a rubare? No ti faccio scontare il carcere per qualche mese….ti faccio lavorare fin quanto non copri il tuo debito…
Speriamo bene……
Grazie Jack.
finalmente ho respirato una boccata di aria fresca leggendo i commenti di Diabolik e Jack. Forza ragazzi scriviamo e commentiamo ,con rispetto, ma ribelliamoci a questo modus vivendi che porta la nostra città allo scatafascio totale.
Cari amici, leggendo i vostri commenti denoto un senso di rabbia profonda che vi attraversa.
Essendo anch’io cerignolano doc come non potrei unirvi alla vostra/nostra sacrosanta rabbia, tuttavia ritengo che prima, al di là
della punizione giusta ed esemplare, ammesso che venga eseguita: alla base di tutto c’è la cultura dell’illegalità che vive e si nutre ormai da tempi immemorabili cerignolani di tutte le età e di qualsiasi ceto sociale. Come è difficile curare il cancro così è difficile punire in modo giusto ed esemplare i “cittadini” che delinquono.
La prevenzione è l’unica arma a disposizione. A meno ché non vogliamo lobotomizzarli. FORSE SAREBBE LA CURA MIGLIORE!!!
Caro Andrea, grazie per la tua condivisione, giustamente come denoti c’è molta rabbia, credo che siamo arrivati alla frutta, come si suol dire. La fiducia viene sempre per meno ogni giono che passa, che futuro avranno i nostri figli in questa città? questo è il dilemma che mi assilla sempre più, saluti.
Filippo io e te ci conosciamo personalmente, anzi facciamo parte dello stesso movimento, se vedemo, ciao.
Il problema è uno solo….La certezza della pena… Un pluripregiudicato che continua a delinquere,non ha paura di passare qualche mese in carcere(ammesso che ci vada per questi reati!) se al contrario chiunque delinquente prendesse il massimo della pena, senza sconti ed abbuoni vari.. forse qualche ladro di gallina ci penserebbe qualche volta in più prima di danneggiare il prossimo…Sono del parere che in carcere ci debba andare chi viene colto in flagranza di reato,e magari ci debba “marcire”.ma le nostre Leggi… Funzionano???
Il nostro sistema carcerario é concepito non per punire il reo ma come luogo di reintegro nella società del “povero malcapitato”.
Poiché, sempre, il nostre sistema giuridico é molto garantista e filosoficamente parlando, tollerante, poiché il sovraffollamento delle carceri é un vero problema eccoci arrivati al nocciolo del problema.
La prima cosa da fare, se mi consentite é revisionare giuridicamente e filosoficamente il concetto di pena e reintegro. Secondo costruire nuove carceri.
La Pena giusta e certa rende il cittadino sicuro e fiducioso, nelle istituzioni e nel paese. Al reo si dà certezza di scontare un pena certa ed esemplare. Distinguere penalmente sia i rei incalliti che quelli occasionali ed infine chi rea per la prima volta. Esempio: un furto eseguito da un reo incallito debba essere punito in maniera più incisiva da un reo occasionale o da chi rea per la prima volta.
Il reintegro debba valere solo per gli incensurati.
Ma questa e solo mera UTOPIA.
Grazie e buona democrazia a tutti