Ci scrive un giovane rispetto a un episodio di ordinaria amministrazione. Ogni preambolo risulterebbe inutile, pertanto lasciamo a lui ogni parola. Di seguito la nota integrale.
Sono un giovane di Cerignola e mi ritrovo qui a scrivere perché, dopo oggi, sono ormai certo della mia decisione ma credo anche quella di altri giovani miei concittadini: abbandonare la città appena possibile. Vi starete chiedendo perché “dopo oggi”? Un episodio breve ma che racchiude molto. Questa sera mi trovavo in una gelateria quasi in centro e molto frequentata da adulti e ragazzi. Al tavolo accanto al mio c’era quello di un gruppetto di cinque o sei ragazzi con età tra i 15 e i 16 anni, almeno così sembrava ad occhio. Dopo aver terminato il loro gelato seduti al tavolo, avevano iniziato a maneggiare oggetti presenti sul tavolo come il porta-tovagliolini o il piccolo cestino per le carte, senza recare disturbo ai tavoli vicini come il mio o agli oggetti. Si avvicina al tavolo dei giovani la cassiera, la quale come fosse infastidita, rimprovera i ragazzi “invitandoli” palesemente ad alzarsi e uscire fuori dalla gelateria. I giovani dopo il rimprovero e accortisi che avrebbero potuto parlare magari senza la necessità di porre il cestino sul porta-tovagliolini, si scusano ed escono dalla gelateria, così com’era stato loro detto.
Penso, allora: <<Ok, il rimprovero ci sta, ma cacciare i ragazzi dalla gelateria no! Hanno sbagliato e l’hanno capito immediatamente, lo si capiva dal fatto che uno di loro ha immediatamente posato ciò che aveva in mano. La cosa che più mi ha sbalordito è stato il modo in cui tutto ciò è stato detto ai ragazzi, con tono e atteggiamento molto molto protervo>>. Se al posto di ragazzi quindicenni ci fosse stato un gruppo di ventenni o di qualunque età, la cassiera si sarebbe rivolta loro nello stesso modo? Credo proprio di no. Perché questo? Anche loro sono clienti, anche loro hanno pagato per avere i loro gelati, anche loro hanno il diritto di star seduti al tavolino in maniera educata e se qualcosa non va li si riprende ma in maniera cortese, indipendentemente dall’età. Cos’hanno di diverso da un gruppo di quarantenni che decide di acquistare lì, il loro gelato?
Questa è una delle tante cose che a Cerignola non cambieranno mai. Sicuramente non tutti sono così, ma la maggior parte fa parte di questi. Personalmente posso dire che non tornerò in quella gelateria e credo anche quei ragazzi. Cerignola con le strade, fra un po’, impercorribili; Cerignola che non offre possibilità di lavoro; Cerignola che si sta distruggendo, da sola. Cosa possono mai desiderare i giovani di questa città se non scappare appena ne hanno la possibilità? Alla ricerca di un futuro in qualche altra parte d’Italia, del mondo, di quel futuro che Cerignola, ora, non può offrire.
” i ragazzi avranno pure sbagliato ,… ma la pecora a comportarsi in quel modo lì !!” ( defazio docet )
Appena letto l’incipit della lettera, credevo che i ragazzini avessero preso a calci e pugni la cassiera e incendiato il locale. Fossero questi i problemi di Cerignola…
Certo che passate proprio tutto!!!!!!!!!!!!!!
I ragazzi lasciano cerignola per motivi molto più seri di un rimprovero fatto male.
La tua sensibilità mi dice che non ti passano inosservati tutti quei quindicenni che vanno senza casco che salgono con i loro motorini sui marciapiedi, che vanno contro mano, che bevono 5 cocktail di seguito, che buttano carte per terra( come tutti del resto).
Non c’è prospettiva futura, ma nessuno se la crea. Non servono più i laureati, ma artigiani “professionali”.
Comunque ……quello che veramente manca a questa città, da sempre, è il rispetto per il bene comune……
ciao
Certo che se il giovane si è scandalizzato solo per questo, o è qui da pochi giorni o,non è mai uscito di casa.
Jack quella si chiama irresponsabilità. Irresponsabilità loro e dei baristi che servono (illegalmente) loro i cocktail. A Milano i motorini salgono sui marciapiedi? No. Ci siamo chiesti il perché? Magari oltre ad essere un po’ più educati c’è anche più controllo in città! Milano che è una grande città, questa invece, una piccola città e senza un minimo di controllo. Il futuro va creato dai cittadini, dai giovani ma soprattutto dalle istituzioni che sono invisibili.
Non mi pare sicuramente un motivo plausibile per scappare da Cerignola. E’ una polemica inutile che è stata sollevata. Ammiro il ragazzo che ha voluto fare questa denuncia per l’italiano perfetto con cui ha scritto la sua dimostranza, ma non supporto per niente il suo motivo di allontanamento dalla nostra città. Se la cassiera ha avuto quel comportamento, sicuramente è stato perchè davanti ai suoi occhi, ogni giorno, chissà quante bravate le combinano i ragazzetti. Normalmente si inizia con giochi stupidi, ma poi va a finire sempre a schifio. Ha sicuramente fatto bene ad allontanare il gruppo che, se pur in parte in torto, ha capito l’antifona e se n’è andato tranquillamente. Allora gli adulti o chi vede qualcosa di storto deve continuare a far finta di niente, deve continuare ad essere omertoso e a nascondersi? Il rimprovero deve essere necessario, altrimenti tutti continueranno a sfasciare le cose altrui o pubbliche, perchè tanto tra i giovani si fa così specie se si sta in gruppo. Ben sia se qualcuno comincia a far notare le cose storte e, se il rimprovero non è ben accetto, voi che siete suscettibili, andatevene via pure da Cerignola.
Esistono modi e modi però di comunicare con la gente, e quello (da ciò che dice il ragazzo) non è certo il modo migliore. Sicuramente non sarà per quello se i ragazzi lasceranno la città ma per tanti motivi e io ne vedo molti, a cominciare dalla civiltà fino al lavoro.
Credo che scappare dalla città non sia una buona soluzione. Troppo facile. Più difficile restare e fare qualcosa perchè Cerignola cominci a migliorare.