Si può morire davanti alla propria scuola? Dinanzi al tempio del futuro dove ogni giorno ci si reca per consacrare la propria crescita? Melissa è andata via chiedendosi cosa fosse successo, noi tutti cerchiamo con insistenza una spiegazione a un sabato ‘particolare’. Che ci sia dietro la mafia o si tratti del gesto sconsiderato di un folle il risultato tra la gente è il medesimo: paura. Il pericolo bombe c’è e si sente. Dopo quella al maresciallo Natale e i fatti di Brindisi tra i cittadini di Cerignola si avverte un pericolo. Leggittimo, indiscutibile. La crisi, innanzitutto umana, sta superando ogni limite.
La domanda di aiuto da parte dei ceti deboli, ma anche di quelli medio-borghesi è il segnale di un diffuso senso di precarietà al quale oggi la politica e le istituzioni non riescono a fornire risposta sufficiente. La trasformazione è in corso. La speranza vigila. «E il vento d’estate che viene dal mare intonerà un canto fra mille rovine, fra le macerie delle città, fra case e palazzi che lento il tempo sgretolerà, fra macchine e strade risorgerà il mondo nuovo…» (F. Guccini, Noi non ci saremo).